Reddito di libertà: notizie dall’INPS su nuovi fondi per sbloccare le domande, ma la misura resta debole

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Reddito di libertà 2022, dall'INPS la suddivisione dei fondi per regione a sostegno delle donne vittime di violenza: una panoramica sulle (poche) risorse a disposizione per sbloccare le domande ed, eventualmente, accogliere nuove richieste. Le istruzioni nel messaggio numero 3363 del 13 settembre 2022.

Reddito di libertà: notizie dall'INPS su nuovi fondi per sbloccare le domande, ma la misura resta debole

Reddito di libertà, dall’INPS una panoramica sulle risorse a disposizione di ogni regione per garantire un sostegno economico alle donne vittime di violenza e le istruzioni per impiegarle nel messaggio numero 3363 del 13 settembre 2022.

La panoramica riguarda i fondi messi in campo per il 2021 e per il 2022: in totale, se si considera il valore massimo del beneficio accessibile, ovvero 400 euro per un totale di 12 mesi, possono beneficiarne in media solo 90 donne per territorio.

Ma l’Istituto specifica:

“Resta ferma la possibilità che le risorse attribuite a ciascuna Regione/Provincia autonoma possano essere incrementate dalle medesime Regioni/Province autonome con ulteriori risorse proprie”.

INPS - Messaggio numero 3363 del 13 settembre 2022
Reddito di libertà. Ulteriore finanziamento della misura di cui al «Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza», istituito dall’articolo 105-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, e relativi criteri di ripartizione

Reddito di libertà 2022, INPS: regione per regione nuovi fondi per sbloccare le domande

Il reddito di libertà è stato introdotto dal Decreto Rilancio con l’articolo 105 bis: puntando a un obiettivo ambizioso, la libertà da raggiungere anche con l’indipendenza economica, si metteva in campo una cifra irrisoria: 3 milioni di euro.

Si è provato a fare meglio con le Leggi di Bilancio 2021 e 2022, per sostenere economicamente le donne vittime di violenza sono stati previsti 9 milioni di euro totali per le due annualità.

Dal momento che è ogni singola regione a gestire i fondi a disposizione, con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° giugno 2022, sono stati definiti i criteri per la ripartizione delle risorse sulla base della popolazione femminile, nella fascia di età 18-67 anni, residente nei comuni delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano al 1° gennaio 2021.

Si va dai 18.000 euro circa destinati alla Valle D’Aosta al milione e mezzo previsto per la Lombardia.

I territori dovranno impiegare i fondi per erogare il sostegno economico alle donne che non hanno ricevuto il reddito di libertà per mancanza di budget, pur avendone diritto.

Soddisfatte le richieste rimaste in stand by, potranno essere accolte nuove domande.

INPS - Messaggio numero 3363 del 13 settembre 2022, Allegato 1
Reddito di libertà - Quote regionali di stanziamento

Reddito di libertà 2022: notizie dall’INPS sui nuovi fondi, sempre troppo pochi

Il sostegno economico consiste in un contributo fino a un massimo di 400 euro mensili pro capite, concesso in un’unica soluzione per massimo 12 mesi, alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali e inserite in percorsi di autonomia.

La misura, lodevole a un primo sguardo, nasce e si conferma troppo debole per essere registrata come azione concreta di contrasto alla violenza di genere.

Il difetto principale è nel contrasto tra parole e numeri, tra la libertà e quei 3 e poi 9 milioni di euro messi in campo, tra la volontà di assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale, il percorso scolastico e formativo dei figli o delle figlie minori e il valore massimo di 400 euro che può essere erogato a ciascuna donna.

In ogni caso, considerando la cifra più alta accessibile, sono circa 2.000 le donne che possono beneficiare del reddito di libertà in tutta Italia per il 2021 e il 2022: neanche 4 in Valle d’Aosta e circa 312 in Lombardia, se si guarda alla ripartizione regionale dei fondi.

Prendendo in considerazione solo i dati del 2021, sono state 11.337 le chiamate al numero antiviolenza e stalking 1522 per richiedere supporto e informazioni. Le donne vittime di violenza che hanno composto questo numero sono state 3.967.

Non stupisce che, fin dal primo stanziamento, ci siano donne che restano in attesa di ricevere il sostegno economico: i conti tra i bisogni e le risposte non tornano, ma la libertà non dovrebbe mai aspettare.

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