Pubblico impiego, 5.000 nuove assunzioni tramite concorsi e scorrimento graduatorie

Stefano Paterna - Pubblica Amministrazione

Nuovi concorsi e scorrimento delle graduatorie per l'assunzione di 5.000 nuove risorse tra ministeri e Agenzie. La novità arriva dal decreto del 20 agosto 2019 firmato dal Ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e dal Ministro dell'Economia Giovanni Tria. Una prima risposta alle uscite previste con Quota 100.

Pubblico impiego, 5.000 nuove assunzioni tramite concorsi e scorrimento graduatorie

Concorsi pubblici e scorrimento graduatorie: si aprono le porte della Pubblica Amministrazione per più di 5.000 persone.

Il Ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno e il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria hanno firmato il 20 agosto il decreto che autorizza i nuovi ingressi.

Le risorse economiche necessarie all’operazione saranno tratte non solo da quelle stanziate con la scorsa Legge di Stabilità, ma anche con i budget disponibili derivanti dai bilanci degli anni precedenti. Peraltro, proprio le risorse “fresche” derivanti dalla manovra per il 2019 non saranno disponibili allo scopo fino al 15 novembre prossimo in base come previsto dall’accordo tra governo e Unione Europea per motivi di disciplina di bilancio.

Il fatto che l’ok alle nuove assunzioni sia avvenuto in pratica a Ferragosto e in piena crisi di governo è solo il segnale dello stress a cui è sottoposta la macchina dello Stato per il sommarsi di fattori diversi: l’invecchiamento e la carenza del personale e il potenziamento dell’esodo fisiologico dal lavoro dovuto a Quota 100.

Concorsi Pubblica Amministrazione: in 5.000 entrano, ma in 300.000 escono

Per il solo anno in corso il fabbisogno di personale della Pubblica Amministrazione è quantificato in 250.000 da fonti confindustriali o da 300.000 da fonti sindacali.

Ma bisogna tener conto che si tratta solo di rimpiazzi nel quadro di un apparato dello Stato ridotto all’osso da anni di blocchi delle assunzioni. Anche gli enti pubblici locali che non sono inclusi nel decreto in questione dovranno procedere a immissioni di personale, che pertanto si aggiungerà al numero dei 5.000.

L’emergenza, pertanto, ha indotto il superamento della tradizionale stasi ferragostana e anche l’adozione di molteplici misure di riduzione dei tempi burocratici delle assunzioni: quindi non solo indizione di nuovi concorsi, ma l’utilizzo delle graduatorie aperte degli idonei e controlli sulla regolarità dei nuovi ingressi posteriori e non preventivi all’immissione del personale.

Saranno pertanto pescati nuovi dipendenti:

  • dalle graduatorie approvate nel 2015 fino al 30 settembre prossimo;
  • da quelle del 2015 fino al 31 marzo 2020,
  • da quelle del 2016 sino 30 settembre 2020,
  • da quelle del 2017 fino al 31 marzo 2021
  • da quelle del 2018 fino al 31 dicembre 2021, mentre dal 1° gennaio 2019 la validità delle graduatorie è triennale.

Ministeri e Agenzie: qualche numero

In particolare, il decreto di agosto autorizza l’ingresso dei nuovi arrivati in ministeri e agenzie come le Entrate, l’Inail, l’Automobil Club d’Italia. Per fare qualche esempio:

  • 107 unità per la Presidenza del Consiglio;
  • 19 per la Protezione Civile;
  • 411 al Mef;
  • 877 al Ministero dell’Interno.

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