Proroga smart working lavoratori fragili, le dichiarazioni di Brunetta sulla semplificazione

Tommaso Gavi - Pubblica Amministrazione

Proroga smart working lavoratori fragili, la mancanza nel testo definitivo del decreto sarebbe legata al nodo delle risorse. Lo spiega il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, nell'audizione presso la commissione parlamentare per la semplificazione. I dettagli nella notizia pubblicata sul portale istituzionale il 20 aprile 2022.

Proroga smart working lavoratori fragili, le dichiarazioni di Brunetta sulla semplificazione

Proroga smart working lavoratori fragili, sarebbero stati necessari 60 milioni di euro e la mancanza ha impedito il prolungamento del periodo di lavoro agile.

Lo ha spiegato il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, nel corso di un’audizione presso la commissione parlamentare per la semplificazione, in merito all’indagine conoscitiva sulla semplificazione delle procedure amministrative connesse all’avvio e all’esercizio delle attività d’impresa.

Nella notizia pubblicata sul portale istituzionale oggi, 20 aprile 2022, il Ministro aggiunge che in parlamento è in discussione un pacchetto di emendamenti in merito allo smart working pubblico e privato.

Proroga smart working lavoratori fragili, le dichiarazioni di Brunetta sulla semplificazione

Il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, si esprime sulla mancata proroga dello smart working per i lavoratori fragili.

La misura, contenuta nella bozza del DL Covid, non è stata inserita nel testo definitivo.

Il testo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 marzo 2022, non prevede l’allungamento dal 31 marzo (termine dello stato di emergenza) al prossimo 30 giugno.

La data è stata invece indicata come ultimo giorno dopo la proroga dello smart working semplificato: l’obbligo di accordo individuale è slittato al 1° luglio 2022.

Le dichiarazioni del ministro sono riportate nella notizia pubblicata sul portale istituzionale il 20 aprile 2022, che sintetizza le risposte nel corso dell’audizione presso la commissione parlamentare per la semplificazione.

In merito Brunetta ha chiarito quanto segue:

“Ci è stato obiettato un costo di 60 milioni di euro da parte della Ragioneria Generale dello Stato. Non c’erano i 60 milioni e, quindi, non c’è stata la proroga.”

A far saltare l’estensione del lavoro agile sarebbe stato, quindi il nodo delle risorse.

Tuttavia è pronto in parlamento il pacchetto di emendamenti sul tema:

“C’è in discussione in Parlamento un pacchetto di emendamenti a cui abbiamo dato parere positivo, partendo dal presupposto che non serve la copertura di 60 milioni perché la circolare che ho firmato il 5 gennaio scorso, per quanto riguarda lo smart working pubblico e privato, consente alle amministrazioni di attribuire lo smart working ai lavoratori fragili senza costi, fruendo della flessibilità prevista dalla circolare, senza oneri.”

Attualmente il lavoro è ibrido, parte in presenza e parte da remoto. Brunetta si è detto convinto che nei prossimi giorni si possa trovare un equilibrio sulla questione.

Proroga smart working lavoratori fragili, semplificazione e tracciabilità dei provvedimenti

Nel corso dell’audizione presso la Commissione parlamentare per la semplificazione il ministro Brunetta ha affrontato diversi temi, tra i quali quello della semplificazione e della tracciabilità dei provvedimenti.

Sul primo tema, il Ministro lo ha indicato quale ingrediente necessario per l’efficienza, insieme al capitale umano e alla digitalizzazione.

In merito alle procedure da semplificare, grazie al PNRR, il ministro Brunetta ha spiegato:

“poiché il Pnrr richiede di semplificare 600 procedure amministrative entro il 2026, io voglio partire da quelle per la disabilità, a 360 gradi.”

Tra le azioni da intraprendere ci sono quelle per contrastare il digital divide e favorire la semplificazione per gli anziani.

Dopo la digitalizzazione dei concorsi pubblici e la nascita del portale inPA, il ministro ha parlato della previsione della completa tracciabilità dei procedimenti amministrativi.

In altre parole l’introduzione di un sistema di monitoraggio suddiviso in diversi passaggi, in grado di permettere di seguire l’iter di tali procedimenti.

Infine, il ministro Brunetta si è soffermato sulla necessità di ottimizzare e razionalizzare i controlli di routine ai quali sono sottoposti le imprese e misure di semplificazione per la realizzazione di impianti di energie rinnovabili, soprattutto sui tetti degli edifici pubblici.

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