Pagamento bonus 200 euro non ricevuto? Domanda di riesame entro 90 giorni

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Autonomi e professionisti che non hanno ricevuto il pagamento del bonus 200 euro, e l'eventuale integrazione di 150 euro, sul portale INPS possono verificare le motivazioni dell'esito negativo della domanda e presentare istanza di riesame: ci sono 90 giorni di tempo per procedere

Pagamento bonus 200 euro non ricevuto? Domanda di riesame entro 90 giorni

Dall’INPS arrivano le istruzioni da seguire per le lavoratrici e i lavoratori autonomi e i professionisti e le professioniste che hanno presentato domanda all’INPS per ottenere il bonus 200 euro, e l’eventuale integrazione di 150 euro, entro la scadenza del 30 novembre scorso, ma non hanno ricevuto il pagamento.

Si hanno a disposizione 90 giorni di tempo per procedere con l’istanza di riesame verificando sul portale le motivazioni alla base del rifiuto della domanda e fornendo tutta la documentazione utile per fare chiarezza sul possesso dei requisiti.

I dettagli sono contenuti nel messaggio numero 317 del 19 gennaio 2023. Restano, in ogni caso, da chiarire gli effetti delle novità che derivano dall’estensione dell’indennità anche a chi non è titolare di partita IVA.

Bonus 200 euro autonomi e professionisti, pagamento non ricevuto: 90 giorni per il riesame

Dopo una lunga attesa ed entro la scadenza del 30 novembre, autonomi e professionisti con i requisiti richiesti dal decreto interministeriale del 19 agosto 2022 hanno potuto presentare domanda per ottenere il bonus 200 euro e l’integrazione di 150 euro, in caso di redditi fino a 20.000 euro, le due misure contro il caro prezzi messe in campo dal DL Aiuti e Aiuti ter.

Chi non ha ricevuto il pagamento delle somme perché la domanda non è andata a buon fine può presentare istanza di riesame entro 90 giorni:

  • a partire dalla pubblicazione del messaggio INPS con le istruzioni, quindi entro il 19 aprile;
  • dalla conoscenza della reiezione, se successiva.

Si tratta, in ogni caso, di un termine non perentorio, come specifica l’Istituto.

“La procedura utilizzata per verificare le domande pervenute è stata realizzata per consentire una centralizzazione delle istruttorie mediante controlli automatici sui requisiti, sulle incompatibilità e incumulabilità normativamente previsti”.

Si legge nel messaggio INPS.

Le istruzioni per richiedere il riesame della domanda in caso di pagamento del bonus 200 euro non ricevuto arrivano in seguito al completamento della prima fase di gestione centralizzata delle richieste e sono destinate proprio ad autonomi e professionisti che non hanno superato i controlli relativi ai requisiti richiesti:

  • avere un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021, 20.000 per ottenere anche l’integrazione;
  • iscrizione alla gestione autonoma con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
  • avere una partita IVA attiva e con attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti (requisito eliminato dal decreto interministeriale del 7 dicembre 2022 atteso in Gazzetta Ufficiale);
  • avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità;
  • non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022;
  • non essere percettore degli stessi aiuti in altre forme.

Pagamento bonus 200 euro non ricevuto? Istanza di riesame per autonomi e professionisti

La lente di ingrandimento dell’INPS, prima di concedere il via libera al pagamento del bonus 200 euro per autonomi e professionisti, si è posata proprio sulle condizioni di accesso ai benefici appena menzionate.

Con il messaggio del 19 gennaio 2023, l’Istituto non solo illustra più nel dettaglio i requisiti da rispettare per ottenere le somme messe in campo dai due decreti Aiuti ma fornisce anche una panoramica delle possibili motivazioni che ne hanno ostacolato l’erogazione: dall’irregolarità dell’iscrizione alla Gestione separata INPS all’assenza di una partita IVA attiva, su cui in realtà si attendono specifiche istruzioni alla luce delle novità annunciate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il 10 gennaio scorso.

Per ogni causa alla base dello scarto, il documento indica anche l’eventuale documentazione da fornire per presentare istanza di riesame.

INPS - Messaggio numero 317 del 19 gennaio 2023
Esiti di reiezione e documentazione da allegare

Per chiedere all’INPS di rivedere la sua posizione sul pagamento del bonus 200 euro e dell’integrazione di 150 euro bisogna seguire la stessa strada utilizzata per presentare domanda.

Dal portale INPS è necessario accedere alla sezione del sito INPS “Indennità una tantum 200 euro”.

Per le richieste che hanno come stato “Respinta”, il portale fornisce la lista dei motivi di reiezione e tramite il tasto “Chiedi riesame” è possibile presentare l’istanza e allegare i documenti utili per dimostrare di essere in possesso dei requisiti.

Tutti i dettagli e le istruzioni su come procedere sono contenute nel messaggio INPS numero 317 del 2023.

INPS - Messaggio numero 317 del 19 gennaio 2023
Esiti di reiezione e documentazione da allegare

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