Superbonus e crediti incagliati: proroga fino al 2024?

Tommaso Gavi - Irpef

Quali soluzioni per i crediti incagliati del superbonus? Oltre all'ipotesi di una moratoria per cittadini, imprese e professionisti per bloccare azioni civili e pignoramenti potrebbe arrivare la proroga fino al 2024

Superbonus e crediti incagliati: proroga fino al 2024?

Per i contribuenti con crediti incagliati del superbonus, oltre all’ipotesi di una moratoria, potrebbe arrivare la proroga al 2024?

Oltre allo studio del Ministero dell’Economia e delle Finanze un blocco delle azioni civili e dei pignoramenti, si lavora ad un rinvio per chi ha raggiunto un SAL del 30 per cento al 31 dicembre 2023.

In attesa di novità normative, alle possibilità già previste si è aggiunga la piattaforma per la cessione dei crediti di Federcontribuenti, FederBonus, operativa dalla scorsa settimana.

Per le somme da portare in detrazione, relative a spese sostenute nel 2022, si può scegliere l’agevolazione in 10 anni. L’allungamento per la fruizione dell’agevolazione è previsto anche per i crediti oggetto di comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo scorso.

Superbonus e crediti incagliati: proroga fino al 2024?

Il nodo dei crediti incagliati del superbonus è ancora tutto da sciogliere.

Nonostante le misure messe a punto dal Governo per venire incontro ai contribuenti e alle imprese che hanno ancora somme bloccate nei propri cassetti fiscali, la questione è tutt’altro che risolta.

Con il decreto 11 del 2023 è stato previsto il divieto di cessione del credito e sconto in fattura per gli interventi di superbonus ed i altri bonus edilizi iniziati a partire dal 17 febbraio scorso.

La legge di conversione del decreto Cessioni ha previsto poi dei correttivi per specifici interventi, che non dovranno applicare il divieto.

Resta tuttavia il nodo da sciogliere relativo alle spese sostenute in precedenza o a quelle che riguardano lavori già iniziati, per le quali il Governo aveva spinto verso una soluzione diversa da quella normativa.

Lo sblocco dovrebbe arrivare con la piattaforma affidata ad Enel X, anche se non c’è ancora certezza sui tempi.

In attesa del veicolo individuato dal Governo per fare da acquirente alle somme nei confronti di soggetti terzi, aveva già preso forma l’ipotesi di una moratoria per i contribuenti con crediti bloccati.

Tra le ipotesi allo studio del MEF c’è anche un rinvio al 2024 per chi ha raggiunto un SAL del 30 per cento entro il 31 dicembre 2023. La possibile soluzione è stata anticipata da Italia Oggi. In giornata l’incontro tra i tecnici e le associazioni degli esodati del superbonus, ABI, Sace e Cassa Depositi e Prestiti.

La nuova strada allo studio si aggiunge all’ipotesi di un blocco delle azioni civili e dei pignoramenti per cittadini, professionisti e imprese, che non sono riusciti a ricevere l’interezza delle somme spettanti per lavori di superbonus.

Si lavora a un provvedimento da adottare prima della fine dell’estate.

Superbonus e crediti incagliati: le possibilità per cittadini e imprese

Con buona probabilità si dovrà quindi attendere il mese di settembre per avere novità in merito a soluzioni per i crediti incagliati del superbonus.

Intanto, dalla scorsa settimana, è operativa la piattaforma FederBonus.

Il sistema per favorire lo scambio di crediti fiscali relativi al superbonus, in maniera sicura, è stato messo a punto da Federcontribuenti.

La piattaforma è raggiungibile dal portale dell’associazione e per l’avvio della procedura sono necessari:

  • la registrazione;
  • il caricamento dei propri dati.

Sono ancora poche le banche che hanno aperto a nuove pratiche, mentre sono percorribili soluzioni per l’allungamento dell’agevolazione.

A determinate condizioni è possibile, inoltre, diluire i tempi della fruizione dell’agevolazione per ottenere maggiore capienza fiscale e non perdere parte delle somme.

Nel caso di spese sostenute nel 2022, i contribuenti possono scegliere di beneficiare della detrazione in 10 anni a partire dall’anno d’imposta 2023 (ovvero dalla dichiarazione dei redditi 2024).

L’allungamento dell’agevolazione è previsto anche nel caso di crediti oggetto di comunicazione all’Agenzia delle Entrate effettuata entro il 31 marzo 2023.

La misura è stata prevista dalla legge di conversione parlamentare del DL 11/2023, che ha esteso la portata dell’intervento adottato dal decreto Aiuti quater.

Le istruzioni per optare per tale strada sono state fornite con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 18 aprile 2023.

La scelta può essere effettuata a partire dallo scorso 2 maggio mediante l’apposita piattaforma per la cessione dei crediti dell’Amministrazione finanziaria.

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