Verso la Legge di Bilancio 2024: conferme per bonus bollette, cuneo fiscale e premi in busta paga

Rosy D’Elia - Fisco

Al termine dell'incontro tra Governo e opposizioni sul salario minimo che si è tenuto lo scorso 11 agosto, sono arrivate le prime anticipazioni sulla Legge di Bilancio 2024: conferme per bonus bollette, taglio del cuneo fiscale e detassazione dei primi in busta paga. È quello che la premier Meloni definisce il filone lavoro-redditi

Verso la Legge di Bilancio 2024: conferme per bonus bollette, cuneo fiscale e premi in busta paga

Si seguirà anche per la definizione della Legge di Bilancio 2024 il filone lavoro redditi. È quanto anticipato dalla premier Giorgia Meloni al termine dell’incontro tra Governo e opposizioni sul salario minimo l’11 agosto scorso.

Che cosa vuol dire? Si confermeranno alcune linee di intervento già previste per la precedente Manovra per quanto riguarda i bonus bollette, per luce e gas, per una platea più estesa di cittadini e cittadine, il taglio del cuneo fiscale e la detassazione dei premi di produttività.

Un riepilogo di quello che è stato previsto su questi tre punti con la Legge n. 197 del 2022 e uno sguardo all’attualità, diversa dallo scorso anno.

Verso la Legge di Bilancio 2024 tra conferme e novità: arrivano le prime anticipazioni

I tempi sono già maturi per aprire ufficialmente il cantiere della Legge di Bilancio 2024: a fine settembre, infatti, bisogna presentare la Nota di Aggiornamento al DEF, Documento di Economia e Finanza.

Questa tappa del cosiddetto ciclo di Bilancio serve per attualizzare quanto stabilito nei mesi precedenti sulla base dei dati del quadro macroeconomico del primo e del secondo trimestre dell’anno e deve essere presentata alle Camere entro il 27 settembre di ogni anno.

Nel percorso che porta alla definizione della Manovra rappresenta il secondo appuntamento ma, di fatto, è la prima occasione per cominciare a delineare intenzioni di intervento e possibilità di renderle concrete in relazioni alle previsioni economiche.

PROGRAMMAZIONESCADENZA
Presentazione del DEF al Parlamento 10 aprile
Presentazione alle Camere della Nota di aggiornamento del DEF 27 settembre
Presentazione del Documento Programmatico di Bilancio 15 ottobre
Presentazione alle Camere del disegno di legge del bilancio dello Stato 20 ottobre
Parere dalla Commissione UE sul DPB 30 novembre
Approvazione del Parlamento della Legge di Bilancio 31 dicembre
Eventuali disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica entro il mese di gennaio

Per questo motivo la discussione sulla prossima Legge di Bilancio è stata già avviata e dalla premier Giorgia Meloni arrivano le prime anticipazioni:

“Io posso annunciarvi da ora che la Legge di Bilancio che noi presenteremo segue il filone della precedente, cioè lavoro-redditi, che è quello che abbiamo già fatto con tutti i provvedimenti principali della precedente, a partire dall’estensione della platea di chi beneficiava del bonus per il gas e la luce, fino ad arrivare ai primi segnali che abbiamo dato sui premi di produttività, adesso con l’abbattimento del cuneo contributivo”.

Ha dichiarato al termine dell’incontro tra Governo e opposizioni l’11 agosto sul salario minimo, su cui allo stesso modo si punta ad arrivare a una proposta in tempo per la Manovra. Tutto, come sempre, dovrà passare dalle coperture.

Legge di Bilancio 2024 in preparazione: conferme per bonus bollette, taglio del cuneo fiscale e premi in busta paga

Nel frattempo vale la pena guardare indietro alle misure già approvate richiamate in causa dalla Presidente del Consiglio:

  • l’innalzamento della soglia ISEE da 12.000 a 15.000 euro per estendere a nuovi nuclei familiari il bonus sociale bollette dedicato alle famiglie con basso reddito;
  • la riduzione dell’imposta sostitutiva da applicare, nel rispetto di determinati requisiti, ai premi di produttività che vengono riconosciuti alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti nel 2023;
  • il taglio del cuneo fiscale e contributivo pari al 2 per cento per le retribuzioni fino a 35.000 euro e pari al 3 per cento per quelle fino a 25.000 euro, aumentato di 4 punti percentuali dalla seconda metà dell’anno grazie alle novità introdotte dal Decreto Lavoro.

Tutti i punti citati da Meloni, dopo un anno, sono senza dubbio ancora attuali, ma l’attualità in questi mesi è profondamente cambiata:

  • la Legge di Bilancio dello scorso anno è stata definita in tempi record e al termine della staffetta con il precedente Governo proprio perché le elezioni sono state fissate a ridosso della presentazione della NADEF che, come evidenziato in precedenza, avviano i lavori per la definizione della Manovra;
  • la legge delega per la riforma fiscale che prevede interventi anche sulle somme riconosciute in via straordinaria alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti è stata approvata definitivamente in Parlamento e si avvia ad essere attuata;
  • diventa sempre più urgente prevedere un intervento strutturale per garantire stipendi più alti in busta paga:
    • da un lato l’Italia, nei dati diffusi dall’OCSE l’11 luglio scorso, risulta il Paese che ha registrato il calo dei salari reali più forte tra le principali economie: al crescere dell’inflazione non c’è stato un aumento delle somme percepite e al termine del 2022, rispetto al periodo precedente la pandemia, si è registrato un 7,5 per cento con segno meno;
    • dall’altro le raccomandazioni per l’Italia sul programma di riforma del 2023 arrivate dall’UE il 24 maggio hanno evidenziato la necessità di “ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema fiscale mediante l’adozione e la corretta attuazione della legge delega di riforma fiscale”. La motivazione? “Nonostante la riduzione delle imposte sul reddito delle persone fisiche attuata nel 2022, in Italia il cuneo fiscale sul lavoro rimane elevato a tutti i livelli di reddito rispetto ad altri Stati membri dell’UE”.

Le esigenze da certi punti di vista non sono cambiate, al massimo sono diventate più forti, ma quelle che sono cambiate sono le condizioni di partenza. Ciò che non cambia, oggi come ieri, nella definizione della Legge di Bilancio è la necessità di far quadrare i conti: per qualsiasi conferma o novità, dai bonus bollette al taglio del cuneo fiscale, è necessario trovare e prevedere adeguate coperture.

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