Legge di bilancio 2022, le novità in attesa: contributi Covid, parità di genere e formazione lavoratori

Rosy D’Elia - Fisco

Legge di bilancio 2022, a distanza di tre mesi pieni dall'entrata in vigore ci sono ancora tante novità che esistono solo su carta. Dai contributi Covid per turismo e spettacolo alle misure per favorire la parità di genere: una panoramica delle misure in stand by. I ritardi sono ormai la regola.

Legge di bilancio 2022, le novità in attesa: contributi Covid, parità di genere e formazione lavoratori

Dall’entrata in vigore della Legge di bilancio 2022 sono passati tre mesi pieni, ma la maggior parte delle novità, che hanno bisogno dell’approvazione di un decreto attuativo, esistono ancora solo sulla carta.

Tra le misure che restano in stand by ci sono gli attesissimi contributi Covid per turismo e spettacolo, ma anche le misure per favorire la parità di genere e la formazione per i lavoratori che accedono alla CIGS e ai Fondi di Solidarietà.

I tempi lenti, però, non stupiscono. Anzi uno sguardo al passato dimostra che quasi mai vengono rispettate le scadenze inserite nel testo della Manovra.

Legge di bilancio 2022, le novità in attesa: contributi Covid, parità di genere e formazione lavoratori

In termini percentuali a inizio aprile solo il 32 per cento del lavoro sui decreti attuativi previsti dalla Legge di Bilancio 2022 è stato portato a termine: sono stati approvati 48 provvedimenti su 152.

Risultato? Buona parte delle misure non autoapplicative inserite nella Legge n. 234 del 2021, e che quindi richiedono un ulteriore passaggio, esistono per ora solo in teoria.

Provvedimenti adottati Legge di Bilancio 2022Provvedimenti ancora da adottareTotale
48 104 152

In questi casi tutto quello che la norma prevede, dalle regole alle agevolazioni, diventa concreto e tangibile solo quando la definizione di criteri e modalità di attuazione prendono forma in un documento ad hoc.. In altre parole, senza questo passaggio burocratico le novità sono solo teoriche.

Se è vero che tre mesi non sono un tempo lunghissimo, è anche vero che sono un tempo ragionevole per poter fare un primo bilancio.

Stando al testo della Manovra 2022, infatti, per molte delle misure che restano in stand by, la scadenza per procedere con l’adozione del decreto attuativo era fissata al 2 marzo ed è già superata da più di un mese.

Dai contributi Covid alle misure per favorire la parità di genere tramite una certificazione, sono numerose e di ampia portata le novità di Fisco e Lavoro che non sono ancora diventate operative.

In tabella una carrellata delle principali.

Riferimento normativoOggetto del provvedimentoScadenza prevista
L. 234/2021, art. 1, comma 30 Criteri, modalità e termini per l’attuazione delle misure di contrasto alle frodi in materia di cessione dei crediti -
L. 234/2021, art. 1, comma 377 Termini e modalità di ripartizione del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria 31 marzo 2022
L. 234/2021, art. 1, comma 202.4 Modalità di attuazione delle iniziative di carattere formativo per i lavoratori beneficiari di integrazione salariale 2 marzo 2022
L. 234/2021, art. 1, comma 138 Definizione delle procedure per l’acquisizione da parte delle imprese pubbliche e private di una certificazione di parità di genere, per la concessione di benefici contributivi in favore del datore di lavoro, per il raggiungimento della parità di salariale di genere -
L. 234/2021, art. 1, comma 147 Indicazione dei parametri minimi per il conseguimento della certificazione della parità di genere con particolare riferimento alla retribuzione corrisposta e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, nonché le modalità di coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e delle Consigliere di parità nel controllo e verifica del rispetto dei requisiti necessari al loro mantenimento -
L. 234/2021, art. 1, comma 670 Termini e modalità di riparto delle risorse di cui ai Fondi per le politiche della famiglia, per le politiche giovanili e per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, per favorire attraverso l’indipendenza economica percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizioni di povertà
L. 234/2021, art. 1, comma 249 Individuazione dei progetti formativi e di inserimento nel lavoro nei settori della transizione ecologica e digitale -
L. 234/2021, art. 1, comma 177 Disposizioni per la realizzazione degli interventi per sostenere l’offerta turistica rivolta alle persone con disabilità -
L. 234/2021, art. 1, comma 660 Indicazione delle misure formative che consentono l’accesso alle erogazioni di cui al Fondo per le attività di formazione propedeutiche per l’ottenimento della certificazione di parità di genere -
L. 234/2021, art. 1, comma 357 Criteri e modalità di attribuzione di una carta elettronica per l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali, cinematografiche e spettacoli da vivo 2 marzo 2022
L. 234/2021, art. 1, comma 479 Termini e modalità per la concessione di agevolazioni di cui al fondo per il sostegno alla transizione industriale in favore delle imprese l’erogazione, alle imprese, in particolare a quelle operanti nei settori ad alta intensità energetica 31 gennaio 2022
L. 234/2021, art. 1, comma 487 Termini e modalità di erogazione delle risorse da destinare al sostegno degli operatori economici nel settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile gravemente colpiti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 2 marzo 2022
L. 234/2021, art. 1, comma 90 Termini e modalità per l’erogazione delle risorse previste dal Fondo creato per agevolare l’uscita anticipata dal lavoro i dipendenti, con almeno 62 anni di età, delle piccole e medie imprese in crisi 2 marzo 2022

Legge di bilancio 2022, le novità in attesa: i contributi Covid restano una promessa

Dando uno sguardo al cantiere della Legge di Bilancio 2022, salta all’occhio la lentezza dei lavori sull’attuazione del Fondo da 150 milioni di euro per gli operatori economici del turismo, dello spettacolo e dell’automobile gravemente colpiti dall’emergenza Covid.

La lentezza risulta rilevante non solo perché il concetto di emergenza è in palese contrasto con le lunghe attese, ma anche perché lo stesso premier Mario Draghi a inizio anno aveva sottolineato l’importanza della misura per i settori maggiormente interessati dalle restrizioni Covid e dell’aumento dei contagi.

Nella conferenza stampa dell’11 gennaio 2022 alla domanda sull’approvazione di un ulteriore Decreto Sostegni, per garantire nuovi contributi a fondo perduto e misure contro il caro bollette, il Presidente del Consiglio accendeva i riflettori sull’utilità delle novità della Manovra:

“La legge di Bilancio appena approvata già prevede degli stanziamenti per settori in difficoltà. C’è un fondo per il turismo, oltre alle somme già stanziate.
C’è poi l’estensione della cassa integrazione grazie alla riforma degli ammortizzatori sociali anche alle piccole imprese, proprio perché prevede per la prima volta l’universalità del sostegno a differenza di quello che c’era prima”
.

Nel frattempo è stato necessario approvare anche un nuovo Decreto Sostegni, e i contributi Covid della Legge di Bilancio 2022 chiamati in causa da Mario Draghi sono rimasti sempre e solo una promessa.

Il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, il Ministro turismo e quello della cultura avrebbero dovuto adottare il decreto attuativo, definendo tempi e modalità di erogazione, per permette agli operatori economici di beneficiarne entro la scadenza del 2 marzo 2022.

A distanza di più di un mese dalla scadenza le indicazioni non sono ancora arrivate e anche sull’operatività dei contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni ter i lavori proseguono a rilento.

Legge di bilancio 2022, l’attesa sull’operatività delle misure non è una novità

Anche sull’altra misura richiamata da Mario Draghi durante la conferenza stampa dell’11 gennaio per affrontare al meglio i difficili mesi iniziali del 2022 si attendono ancora dei passaggi operativi.

Tra le novità introdotte dalla riforma degli ammortizzatori sociali della legge di bilancio 2022, c’è anche l’obbligo di formazione o riqualificazione per i lavoratori che fruiscono dei trattamenti straordinari di integrazione salariale che sostituisce il vecchio obbligo di stipulazione, per i soli lavoratori fruitori di trattamento con riduzione di orario superiore al 50 per cento dell’orario di lavoro, del patto di servizio personalizzato con il centro per l’impiego.

Per passare dalla teoria alla pratica, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali deve definire le modalità di attuazione. Ma non l’ha ancora fatto.

Il periodo di stasi, poi, rischia di essere ancora più lungo per le misure che sono meno legate all’attualità e per cui non sono previste precise scadenze, come le novità che riguardano la certificazione della parità di genere per le aziende.

In altre parole, dopo tre mesi dall’entrata in vigore, i lavori sulla Manovra sono appena cominciati. Ma l’attesa è diventata ormai la regola e non l’eccezione.

D’altronde, se si guarda al passato c’è solo da essere ottimisti per il futuro.

A ottobre 2021 solo il 56,9 per cento delle novità non autoapplicative della Legge di Bilancio dell’anno scorso erano diventate operative.

L’opera dopo un anno non è ancora conclusa: sono 25 su 138 i provvedimenti ancora da adottare: tra i grandi assenti il bonus occhiali e il bonus chef che non ha mai visto la luce, ma è stato ampliato dalla legge di conversione del Decreto Milleproroghe.

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