ISEE corrente 2020, le istruzioni INPS: scadenza e modelli

Rosy D’Elia - Modello Isee

ISEE corrente 2020, le istruzioni INPS su scadenza e modelli. Negli ultimi mesi del 2019 sono state introdotte una serie di novità di cui tener conto: con il messaggio numero 3835 del 23 ottobre 2019, l'istituto ha fornito le indicazioni da seguire per la presentazione della DSU, alla luce delle ultime modifiche sulla normativa di riferimento.

ISEE corrente 2020, le istruzioni INPS: scadenza e modelli

ISEE corrente 2020, le istruzioni INPS su scadenza e modelli: al termine del 2019 per i contribuenti che hanno bisogno di utilizzare questa particolare tipologia di Indicatore della Situazione Economica Equivalente sono state introdotte una serie di novità.

Con il messaggio numero 3835 del 23 ottobre 2019, l’istituto ha fornito le indicazioni da seguire per la presentazione della DSU, dichiarazione sostitutiva unica.

L’ISEE corrente consente di aggiornare il proprio ISEE in qualsiasi momento dell’anno, senza dover aspettare la presentazione della dichiarazione fiscale. Deve essere utilizzata quando si verifica una novità che ha un impatto sulla situazione economica del nucleo familiare.

Nel ciclo di interventi che ha investito l’ISEE nel corso del 2019, rientrano anche le modifiche introdotte dall’articolo 28-bis del Decreto Crescita, che in particolare estende il periodo di validità dell’ISEE corrente e allarga il perimetro delle occasioni in cui può essere richiesto.

La disciplina, nella sua impostazione rivista, si applica dalla data del 23 ottobre 2019.

INPS - Messaggio numero 3835 del 23 ottobre 2019
Modifica del periodo di validità dell’ISEE corrente e ampliamento delle fattispecie in cui può essere richiesto. Articolo 28-bis del D.L. 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58.

ISEE corrente 2020, nuova scadenza: le istruzioni INPS

Le modifiche, come si legge nel messaggio INPS numero 3835 del 2019, hanno fissato una nuova data di scadenza dell’ISEE corrente.

A partire dal 23 ottobre 2019, il periodo di validità si estende da due mesi a sei mesi, a partire dalla data di presentazione del modello sostitutivo.

Ma le istruzioni INPS chiariscono:

“Tuttavia, la norma prevede che è necessario aggiornare l’ISEE corrente prima della scadenza qualora, durante il periodo di validità dell’ISEE corrente, intervengano variazioni della situazione occupazionale (un componente il nucleo ha trovato una nuova occupazione) o nella fruizione dei trattamenti (un componente ha iniziato la fruizione di un trattamento previdenziale, assistenziale e indennitario, laddove non rientrante nel reddito complessivo ai fini IRPEF). In tal caso l’aggiornamento dell’ISEE corrente in corso di validità deve effettuarsi entro due mesi dalla variazione.

Il Decreto numero 34 del 2019, tra le altre novità, stabilisce anche che basta solo uno dei due requisiti previsti per richiedere l’ISEE corrente: non sono più cumulativi.

Ne deriva che basterà solo una delle condizioni riportate di seguito:

  • una variazione della situazione lavorativa per almeno un componente del nucleo familiare;
  • una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo superiore al 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE calcolato ordinariamente.

Viene inoltre introdotta la possibilità di presentare l’ISEE corrente nel caso in cui per almeno un componente si verifichi un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari, laddove non rientrano nel reddito complessivo ai fini IRPEF.

In questo caso viene calcolato basandosi sui redditi degli ultimi dodici mesi o degli ultimi due mesi (che saranno moltiplicati per sei), come avviene nell’ipotesi del lavoratore dipendente a tempo indeterminato per cui sia intervenuta la perdita, sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.

Sui periodi di riferimento il messaggio INPS numero 3835 del 23 ottobre 2019 chiarisce:

“Viene, altresì, indicata la modalità di computo del periodo entro cui deve essere intervenuta la variazione della situazione lavorativa ovvero la perdita del trattamento, chiarendo che tali variazioni devono essere avvenute posteriormente al 1° gennaio dell’anno di riferimento del reddito (secondo anno precedente alla presentazione della DSU) considerato nell’ISEE ordinario di cui si chiede la sostituzione con l’ISEE corrente. Quindi, ad esempio, per le dichiarazioni presentate dal 23 ottobre 2019 (data di entrata in vigore della nuova disciplina dell’ISEE corrente) al 31 dicembre 2019, la variazione della situazione lavorativa deve essere intervenuta dopo il 1° gennaio 2017”.

Nuovi modelli ISEE da utilizzare dal 23 ottobre: le istruzioni INPS

Il 23 ottobre 2019 segna anche la data di entrata in vigore dei nuovi modelli ISEE approvati con il decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali numero 347 del 4 ottobre 2019.

Come si legge nel testo della comunicazione INPS, per il 2020 bisogna far riferimento alla nuova modulistica che sostituisce i precedenti modelli e alle relative istruzioni aggiornate. Non cambia, invece, il modello di attestazione allegato al decreto direttoriale del 7 novembre 2014.

Tra le altre novità, è stata aggiornata anche l’informativa sul trattamento dei dati personali in seguito all’entrata in vigore del Regolamento numero 679/2016.

Tutti i nuovi moduli ISEE aggiornati e le istruzioni da utilizzare sono disponibili sul sito INPS alla sezione “ISEE post-riforma 2015”.

DSU ISEE Corrente 2020
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