Infortuni sul lavoro e malattie professionali: dati INAIL dell’anno 2019

Tommaso Gavi - Lavoro

Infortuni sul lavoro e malattie professionali, diffuso il 5 febbraio il primo numero del 2020 del periodico con i dati INAIL. Il report fotografa l'anno 2019: rispetto all'anno precedente stabili gli infortuni, diminuiti i casi mortali e aumentate le patologie di origine lavorativa.

Infortuni sul lavoro e malattie professionali: dati INAIL dell'anno 2019

Infortuni sul lavoro e malattie professionali: con la notizia del 5 febbraio 2020, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro rende noto che è disponibile il nuovo numero del periodico dati INAIL.

Il report di gennaio 2020 fa una fotografia dell’anno 2019.

Rispetto all’anno precedente i casi di infortunio sul lavoro sono rimasti praticamente stabili con un lievissimo aumento dello 0,1%.

I casi mortali sono invece diminuiti del 3,9% con 44 morti in meno.

È invece aumentato il numero delle patologie di origine lavorativa, che sono arrivate a 61.310, 1.725 in più nel 2019 rispetto al 2018 con un aumento del 2,9%.

Infortuni sul lavoro e malattie professionali, la fotografia dei dati INAIL aggiornati al 31 dicembre 2019

Infortuni sul lavoro e malattie professionali, il primo numero datato 2020 del periodico curato dalla consulenza statistica attuariale dell’Istituto fotografa l’anno 2019 con i dati INAIL, il

INAIL - Andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali
Dati INAIL, numero 1 del 2020: dati aggiornati al 31 dicembre 2019.

Le cifre, aggiornate al 31 dicembre 2019, sono provvisorie. Come spiega l’Istituto stesso sul suo sito, con la notizia del 5 febbraio 2020, per la relazione annuale del presidente si dovrà aspettare metà anno.

Il report, tuttavia, fornisce alcune indicazioni di massima.

Per quanto riguarda il numero complessivo degli infortuni sul lavoro, viene rilevata una lieve crescita dello 0,1%: da 640.723 casi del 2018 si è passati a 641.638 del 2019.

Gli incidenti mortali sono invece diminuiti da 1.133 a 1.089: 44 casi in meno per un calo del 3,9%.

Sono invece aumentate le denunce delle patologie collegate al lavoro che, per il 2019, sono state 61.310, quasi il 3% in più che equivale a 1.725 in numero assoluto.

Infortuni sul lavoro e malattie professionali, la fotografia dei dati INAIL: alcune precisazioni sugli incidenti mortali

Sebbene gli incidenti mortali del 2019 siano inferiori a quelli del 2018, il dato deve essere contestualizzato.

Dei 44 incidenti in meno, infatti, 41 sono relativi al percorso per raggiungere il luogo di lavoro: da 347 del 2018 a 306 del 2019.

Sono solo 3, invece, il numero di quelli avvenuti sul luogo di lavoro.

Mentre nel 2018 erano stati 786, nel 2019 sono stati 783.

Il confronto tra i due anni risulta poco significativo se si prendono in considerazione gli incidenti plurimi, ovvero quelli che hanno coinvolto, nello stesso tempo, due o più lavoratori.

Nei 24 incidenti plurimi del 2018 sono morti 82 lavoratori, mentre nel 2019 i 19 casi hanno causato 44 morti.

Infortuni sul lavoro e malattie professionali, la fotografia dei dati INAIL a livello regionale

I dati degli infortuni denunciati all’INAIL forniscono un quadro con notevoli differenze legate all’ambito lavorativo.

La fotografia è varia anche a livello territoriale.

Nell’ambito Industria e servizi c’è stato un calo dello 0,05%, dai 501.740 casi del 2018 si è passati ai 501.496 del 2019.

Diminuite anche le denunce legate al settore dell’Agricoltura: i 33.180 del 2018 sono diventati 32.692 nel 2019, con una diminuzione dell’1,5%.

È aumentato, invece, il numero dei casi nel Conto Stato che è passato da 105.803 a 107.450, con una crescita dell’1,6%.

L’analisi legata al livello territoriale è riassunta nella seguente tabella.

Area geografica Variazione del 2019 rispetto al 2018
Nord-Ovest +0,1%
Centro +1,2%
Isole +0,5%
Nord-Est -0,1%

Una nuova tabella riporta le differenze a livello regionale. Sardegna, Basilicata, Umbria e Marche sono le regioni in cui gli infortuni sono aumentati di più.

Molise, Valle d’Aosta e Abruzzo, invece, quelle in cui sono diminuiti maggiormente a livello percentuale.

Regione Variazione del 2019 rispetto al 2018
Sardegna +4,2%
Basilicata +2,7%
Umbria +2,2%
Marche +2,1%
Molise -6,9%
Valle d’Aosta -4,0%
Abruzzo -3,7%

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