Incentivi alle imprese, approvato il DDL di riforma: servono agevolazioni più armoniche e tempestive

Rosy D’Elia - Incentivi alle imprese

Incentivi alle imprese, approvato nel Consiglio dei Ministri del 26 maggio 2022 il DDL di riforma. Obiettivo? Costruire un sistema di agevolazioni, dai contributi a fondo perduto ai bonus di diversa natura, più armonico e tempestivo, con un'attenzione particolare al Mezzogiorno. Potenziamento, razionalizzazione e semplificazione sono le parole chiave. Ma ogni dettaglio sarà definito nei decreti attuativi.

Incentivi alle imprese, approvato il DDL di riforma: servono agevolazioni più armoniche e tempestive

A fronte di un numero elevatissimo di incentivi alle imprese,1.446 per il 2020, il volume complessivo delle agevolazioni resta basso. Sono numeri che fanno emergere la necessità di una riforma del sistema che possa garantire misure più organiche e tempestive.

La posa della prima pietra per la revisione dei meccanismi agevolativi è arrivata con l’approvazione di un Disegno di Legge ad hoc nel Consiglio dei Ministri del 26 maggio 2022.

Ma le sue origini sono da rintracciare già nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nella Legge di Bilancio 2022 che fra i DDL collegati ne ha previsto anche uno sulla “revisione organica degli incentivi alle imprese e potenziamento, razionalizzazione, semplificazione del sistema degli incentivi alle imprese del Mezzogiorno”.

Saranno queste le tre parole chiave da rendere tangibili con uno o più decreti attuativi che dovranno arrivare entro un anno dall’entrata in vigore.

Approvato il DDL di riforma degli incentivi alle imprese: le novità sulle agevolazioni nei decreti legislativi

L’esigenza di una riforma degli incentivi alle imprese è palese se si guarda al contesto. Il sistema delle agevolazioni, dai contributi a fondo perduto ai bonus di diversa natura, è un labirinto: difficile conoscere cosa si nasconde, qual è la strada da seguire, come si arriva all’uscita.

Il panorama, poi, è diventato sempre più complesso con l’arrivo della pandemia e delle misure anti Covid, adottate con un susseguirsi di decreti pensati e scritti seguendo la logica dell’emergenza.

Le innumerevoli possibilità per le aziende si traducono in un volume di agevolazioni ancora troppo basso: barriere comunicative e difficoltà di gestione sono due dei principali ostacoli su cui sarà necessario intervenire.

Come si legge nel comunicato stampa diffuso dal Governo al termine del Consiglio dei Ministri che ha approvato il DDL di riforma, i decreti legislativi che prenderanno forma nei prossimi mesi dovranno, infatti, introdurre novità finalizzate a tre obiettivi principali:

  • il migliore governo della politica industriale;
  • il coordinamento e la razionalizzazione degli aiuti rispetto alle finalità incentivanti;
  • la massima semplificazione, uniformità e conoscibilità del sistema degli incentivi.

“L’approvazione di questo provvedimento, che ho voluto fortemente, rappresenta un concreto passaggio per una vera semplificazione nel mondo degli incentivi spesso inaccessibili per troppa burocrazia”, ha affermato Giancarlo Giorgetti che guida il MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, che ha messo a punto il Disegno di Legge dopo i lavori della commissione interministeriale istituita per lo scopo.

Incentivi alle imprese, gli obiettivi del DDL di riforma: potenziamento, razionalizzazione, semplificazione

Uno degli obiettivi finali da raggiungere, rendendo più efficiente il sistema di incentivi, è quello di incrementare gli investimenti, soprattutto nel Mezzogiorno.

Come si legge nella relazione illustrativa del DDL approvato nel Consiglio dei Ministri del 25 maggio, nel 2020 ai territori del Sud è stato concesso il 30 per cento delle agevolazioni, ma gli investimenti attivati hanno avuto un peso molto meno importante. Il loro valore ammonta a 1,7 miliardi e rappresenta solo il 15 per cento dei 12,3 miliardi complessivamente attivati in Italia.

Potenziamento, razionalizzazione e semplificazione sono le parole chiave che orientano il progetto di riforma degli incentivi alle imprese. Sicuramente condivisibili, ma ancora astratte.

Nella cornice definita del DDL dovranno essere inserite novità capaci di ridurre la frammentazione del sostegno pubblico, velocizzare la compensazione delle risorse finanziarie in ragione della relativa domanda, evitare la duplicazione e la sovrapposizione tra interventi indirizzati allo stesso target di riferimento.

Tutto è ancora da scrivere. E a vigilare ci sarà una Cabina di regia che dovrà porre particolare attenzione al coordinamento tra strumenti di incentivazione nazionali e regionali e anche esigenze particolari delle misure destinate al Mezzogiorno.

In questo progetto di riforma degli incentivi alle imprese un peso viene riconosciuto anche all’introduzione di tecnologie gestionali innovative e agli strumenti di comunicazione delle agevolazioni disponibili.

Da questo punto di vista, un primo passo verso la concretezza arriverà il 2 giugno con la pubblicazione del portale MISE “Incentivi.gov.it” in una veste rinnovata e progettata per una maggiore sinergia con il Registro nazionale degli aiuti di Stato.

Tutte le altre novità arriveranno “entro 12” mesi dall’entrata in vigore del Disegno di Legge il governo.

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