Entrate tributarie 2022: nei primi 9 mesi dell'anno il gettito è aumentato di 37 miliardi rispetto all'anno scorso. Nel periodo gennaio-settembre gli incassi hanno raggiunto i 378,8 miliardi di euro, una crescita del 10,9 per cento rispetto al 2021. I dati sono riportati nel comunicato stampa del MEF n. 181 del 7 novembre 2022.

Entrate tributarie 2022, da gennaio a settembre sono entrati oltre 378 miliardi di euro nelle casse dello Stato, una crescita del 10,9 per cento nel confronto con lo stesso periodo del 2021.
Lo specifica il MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel comunicato stampa n. 181 del 7 novembre.
Nei primi nove mesi dell’anno in corso si registra un aumento del gettito di 37 miliardi di euro.
L’incremento è dovuto principalmente agli effetti del Decreto Rilancio, del Decreto Agosto e agli effetti dell’incremento dei prezzi al consumo che hanno aumentato il gettito dell’IVA.
Entrate tributarie 2022: gettito in aumento, 378 miliardi nelle casse dello Stato
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha registrato una crescita significativa delle entrate tributarie relative al periodo compreso tra gennaio e settembre 2022.
Le entrate tributarie erariali accertate ammontano a 378,8 miliardi di euro, con un aumento del gettito di 37 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di un incremento del 10,9 per cento rispetto al 2021.
I dati sono stati diffusi dal MEF tramite il comunicato stampa n. 181 del 7 novembre 2022.
Il Ministero sottolinea come l’aumento delle entrate sia dovuto principalmente all’influenza di tre fattori:
- il trascinamento degli effetti positivi sulle entrate che si sono determinati a partire dal 2021;
- gli effetti del Decreto Rilancio (n. 34/2020) e del Decreto Agosto (n. 104/2020) che hanno disposto proroghe, sospensioni e ripresa dei versamenti tributari nel biennio 2020/2021;
- gli effetti dell’incremento dei prezzi al consumo che hanno influenzato, in particolare, la crescita del gettito dell’IVA.
A settembre le entrate tributarie ammontano a 35,1 miliardi di euro, un calo del 9,3 per cento rispetto a settembre 2021. Diminuisce il gettito relativo alle imposte dirette, mentre aumenta quello relativo alle imposte indirette.
Bisogna fare attenzione se si confrontano i dati con quelli relativi a settembre dello scorso anno, dato che nel 2021 i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA) hanno beneficiato della proroga del termine per il versamento, spostato dal 31 agosto al 15 settembre, mentre per l’anno in corso il termine è stato quello ordinario. Il che spiega il calo delle entrate di settembre 2022.
Entrate tributarie, dati MEF gennaio-settembre 2022: le imposte dirette
Le entrate tributarie relative alle imposte dirette nei primi nove mesi dell’anno mostrano un aumento di 17,8 miliardi di euro, che in termini percentuali significa una crescita del 9,4 per cento.
Per quanto riguarda l’IRPEF, i dati relativi al gettito mostrano un incremento del 3,8 per cento, cioè di 5,5 miliardi di euro.
In particolare, le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno registrato un aumento del 2,4 per cento (1,5 miliardi di euro), mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico sono calate dello 0,6 per cento (meno 340 milioni di euro).
La crescita più significativa è stata registrata dalle ritenute lavoratori autonomi, 711 milioni di euro (più 8,1 per cento).
I versamenti per autoliquidazione, poi, hanno segnato un incremento di 2,7 miliardi di euro (27,2 per cento).
Tra le altre imposte dirette, inoltre, si segnala:
- l’aumento dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (più 103,6 per cento, 1,4 miliardi di euro) dovuto all’andamento favorevole del mercato del risparmio gestito nel 2021 e all’elevata redditività degli investimenti;
- l’aumento dell’imposta sostitutiva sul valore attivo fondi pensioni (più 102,4 per cento, 1 miliardo di euro) dovuto all’andamento positivo delle posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari a fine 2021, rispetto al 2020, e ai rendimenti.
Inoltre, come sottolinea il MEF:
“l’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha avuto una diminuzione pari a 445 milioni di euro (meno 5,7 per cento) mentre si registra un incremento per le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche di 694 milioni di euro (più 35,8 per cento).”
Si segnala, infine, l’incremento dell’IRES pari a 8,9 miliardi di euro (più 52,5 per cento).
Entrate tributarie, dati MEF gennaio-settembre 2022: le imposte indirette
Le imposte indirette del periodo gennaio-settembre, invece, sono aumentate del 12,7 per cento, 19,2 miliardi di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2021.
La crescita è dovuta soprattutto al contributo apportato dall’IVA, con un aumento del gettito di 17,7 miliardi di euro. In particolare, la componente relativa agli scambi interni mostra un incremento del 13 per cento (11,4 miliardi di euro), mentre l’IVA sulle importazioni uno del 58,8 per cento (6,3 miliardi).
Quest’ultimo dato è legato per la maggior parte all’andamento del prezzo del petrolio, il quale è risultato in crescita.
Per quanto riguarda le altre imposte indirette:
- imposta di bollo, aumento del 18,7 per cento (942 milioni di euro);
- imposta di registro, aumento del 6,3 per cento (239 milioni di euro);
- imposta sulle assicurazioni, calo del 3,8 per cento (17 milioni di euro).
Infine, il quadro sulle entrate tributarie è completato da quelle relative ai giochi e alle attività di accertamento e controllo.
Le prime registrano un incremento del 26,6 per cento, cioè 2,2 miliardi di euro in più.
Le altre, invece, mostrano una crescita del 58,5 per cento, con un incremento di 1,1 miliardi, per un totale di 3,2 miliardi di euro, di cui:
- 2,1 miliardi di euro (più 76,2 per cento) dalle imposte dirette;
- 1,1 milioni di euro (più 41,1 per cento) dalle imposte indirette.
Ad ogni modo, il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno non è omogeneo in quanto nel 2021 le attività di riscossione sono state sospese fino al 31 agosto dal Decreto Sostegni bis.
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