Split payment 2020: pubblicati gli elenchi, ma manca la proroga

Pronti i nuovi elenchi split payment 2020 sul sito del Dipartimento delle Finanze MEF. Si attende ora la proroga oltre il 30 giugno, data di scadenza dell'autorizzazione concessa dall'UE.

Split payment 2020: pubblicati gli elenchi, ma manca la proroga

Split payment 2020: arrivano gli elenchi dei soggetti tenuti ad applicare il meccanismo di scissione dei pagamenti IVA.

Se sul sito del Dipartimento delle Finanze del MEF sono stati pubblicati gli elenchi dello split payment, aggiornati al 17 ottobre 2019, è ancora attesa una proroga oltre il 30 giugno 2020, data ultima concessa dall’UE all’Italia per l’applicazione della deroga alle regole ordinarie in materia di IVA.

In attesa di novità, però, il MEF rispetta le proprie scadenze: gli elenchi dello split payment IVA devono essere aggiornati e pubblicati annualmente entro il 20 ottobre di ogni anno.

Gli elenchi sono come di consueto 6, e a questi si aggiunge quello delle Amministrazioni Pubbliche, che non è pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze ma che può esser consultato accedendo all’elenco IPA pubblicato sul sito dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni.

Elenchi split payment 2020

È nell’area dedicata sul sito del Dipartimento delle Finanze che sono stati pubblicati gli elenchi del 2020 dei soggetti ai quali si applica la disciplina dello split payment.

Sono sei gli elenchi, suddivisi per tipologia di soggetto obbligato, da scaricare sul sito del Dipartimento delle Finanze del MEF e che i lettori troveranno di seguito disponibili in formato PDF.

Si tratta di:

  • società controllate di fatto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri (art. 2359, comma 1, n. 2, c.c.) - aggiornato al 17 ottobre 2019;
  • enti o società controllate dalle Amministrazioni Centrali - aggiornato al 17 ottobre 2019;
  • enti o società controllate dalle Amministrazioni Locali - aggiornato al 17 ottobre 2019;
  • enti o società controllate dagli Enti Nazionali di Previdenza e Assistenza - aggiornato al 17 ottobre 2019;
  • enti, fondazioni o società partecipate per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70 per cento, dalle Amministrazioni Pubbliche - aggiornato al 17 ottobre 2019;
  • società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana - aggiornato al 17 ottobre 2019.
Elenco split payment 2020 - n. 2
Società controllate di fatto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri (art. 2359, comma 1, n. 2, c.c.) - aggiornato al 17 ottobre 2019
Elenco split payment 2020 - n. 3
Enti o società controllate dalle Amministrazioni Centrali - aggiornato al 17 ottobre 2019
Elenco split payment 2020 - n. 4
Enti o società controllate dalle Amministrazioni Locali - aggiornato al 17 ottobre 2019
Elenco split payment 2020 - n. 5
Società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana - aggiornato al 17 ottobre 2019.
Elenco split payment 2020 - n. 6
Enti o società controllate dagli Enti Nazionali di Previdenza e Assistenza - aggiornato al 17 ottobre 2019
Elenco split payment 2020 - n. 7
Enti, fondazioni o società partecipate per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70 per cento, dalle Amministrazioni Pubbliche - aggiornato al 17 ottobre 2019

Negli elenchi sopra pubblicati non sono incluse le Amministrazioni pubbliche, come definite dall’articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, per le quali è possibile fare riferimento all’elenco (cd. elenco IPA) pubblicato sul sito dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (https://www.indicepa.gov.it/ipa-portale/).

Gli elenchi split payment 2020 sono consultabili sul sito del Dipartimento delle Finanze, nel quale è possibile effettuare la ricerca delle fondazioni, degli enti o delle società presenti negli elenchi tramite codice fiscale.

Split payment 2020: modulo correzione elenchi

I soggetti interessati, fatta eccezione per le società quotate nell’indice FTSE MIB, potranno segnalare eventuali mancate o errate inclusioni fornendo idonea documentazione a supporto ed esclusivamente mediante il modulo di richiesta.

Il modulo di richiesta per segnalazioni sugli elenchi MEF dello split payment dovrà essere compilato e inviato in modalità telematica accedendo alla sezione dedicata del sito.

Sul sito del Dipartimento delle Finanze si legge che verranno prese in considerazione esclusivamente le richieste di inclusione ed esclusione inviate mediante il modulo.

Split payment, scadenza il 30 giugno 2020 (in attesa di proroga)

Se il Dipartimento delle Finanze adempie ai propri obblighi nei tempi previsti, c’è da ricordare che lo split payment non è per sempre e che, al contrario, si avvicina la scadenza della deroga concessa dall’UE all’Italia.

Lo split payment, in quanto misura che deroga le regole comunitarie sull’IVA, è subordinata alla preventiva autorizzazione da parte dell’Unione Europea, limitata però ad un determinato periodo temporale.

L’autorizzazione dell’Unione Europea è stata concessa con la Decisione di esecuzione (UE) 2017/784 del Consiglio del 25 aprile 2017, per il periodo compreso dal 1° luglio 2017 e fino al 30 giugno 2020.

La scadenza si avvicina e se c’è chi parla di una proroga certa, ad oggi c’è ben poco di ufficiale.

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