Fondo per la transizione industriale: dal 10 ottobre il via alle domande per i contributi

Francesco Rodorigo - Incentivi alle imprese

Si apre dal 10 ottobre la finestra per la presentazione delle domande per i contributi del Fondo per la transizione industriale. Si tratta dell'agevolazione del MIMIT a sostegno dei programmi di investimento delle imprese nella tutela ambientale

Fondo per la transizione industriale: dal 10 ottobre il via alle domande per i contributi

Le imprese di qualsiasi dimensione del territorio nazionale possono inviare la domanda per i contributi a fondo perduto del Fondo per la transizione industriale dal 10 ottobre al 12 dicembre 2023.

Il decreto del MIMIT, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del 30 agosto definisce termini e modalità di presentazione delle istanze.

Si tratta dell’agevolazione per favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

Le richieste si presentano online attraverso la procedura informatica accessibile sul sito di Invitalia.

Fondo per la transizione industriale: dal 10 ottobre il via alle domande per i contributi

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con il decreto direttoriale del 30 agosto 2023 ha definito i termini e le modalità di presentazione delle domande per le risorse del Fondo per il sostegno alla transizione industriale.

Si tratta di contributi a fondo perduto concessi con l’obiettivo sostenere i programmi di investimento delle imprese volti alla tutela ambientale, in accordo alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

Il Fondo, istituito dalla Legge di Bilancio 2022, è disciplinato dal decreto ministeriale 21 ottobre 2022 del Ministro dello sviluppo economico e prevede una dotazione iniziale di 300 milioni di euro. La metà dei fondi è riservata alle imprese energivore.

Possono richiedere le agevolazioni tutte le imprese di qualsiasi dimensione, che operano sul territorio nazionale in possesso dei requisiti indicati:

  • essere iscritte nel registro delle imprese;
  • operare prevalentemente nei settori estrattivo e manifatturiero (sezioni B e C della classificazione ATECO 2007);
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
  • non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • essere in regola con gli obblighi contributivi.

I programmi di investimento devono essere indirizzati ad almeno una delle finalità individuate dal decreto:

  • una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa o un cambiamento fondamentale del processo produttivo;
  • un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse o o un cambiamento fondamentale del processo produttivo.

I programmi, inoltre, devono perseguire esclusivamente un miglioramento in termini di tutela ambientale. Non saranno ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, ad esclusione degli aumenti derivanti da esigenze tecniche.

Contributi a fondo per la transizione industriale: come fare domanda

I progetti devono prevedere una spesa complessiva ammissibile tra i 3 e i 20 milioni di euro, da realizzare nei 36 mesi dalla data di concessione del contributo.

Le spese ammissibili riguardano i costi strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento:

  • suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10 per cento dell’investimento totale ammissibile);
  • opere murarie e assimilate (nel limite del 40 per cento dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali);
  • impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate;
  • spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza;
  • spese di personale.

Le agevolazioni consistono in contributi a fondo perduto entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER e nelle ripartizioni indicate nel decreto del 30 agosto e sul sito del MIMIT.

La domanda per i contributi a fondo perduto va inviata esclusivamente in modalità telematica accedendo all’apposita piattaforma di Invitalia.

Le richieste si possono inoltrare a partire dalle ore 12:00 del 10 ottobre e fino a scadenza fissata per le ore 12.00 del 12 dicembre 2023.

Le domande saranno prese in considerazione secondo l’ordine cronologico di presentazione. Quelle valutate positivamente verranno ammesse alle agevolazioni nel limite delle risorse disponibili.

Tutti i dettagli sono disponibili nel decreto direttoriale del MIMIT del 30 agosto 2023.

MIMIT - Decreto direttoriale del 30 agosto 2023
Fondo Transizione Industriale. Termini e modalità presentazione domande

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