Domanda cassa integrazione, qual è la scadenza per inviare il modello SR41?

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Domanda cassa integrazione, qual è la scadenza per inviare il modello SR41? entro la fine del mese successivo a quello in cui è collocato il periodo di integrazione salariale. L'INPS fornisce ulteriori chiarimenti sul regime decadenziale dal punto di vista operativo nel messaggio numero 3007 del 31 luglio 2020.

Domanda cassa integrazione, qual è la scadenza per inviare il modello SR41?

Domanda cassa integrazione, qual è la scadenza per inviare il modello SR41? Entro la fine del mese successivo a quello in cui è collocato il periodo di integrazione salariale.

In caso di mancato rispetto dei termini stabiliti, l’INPS non erogherà le prestazioni e il datore di lavoro dovrà farsi carico di pagamenti e adempimenti.

Con il messaggio numero 3007 del 31 luglio 2020, dall’Istituto arrivano ulteriori chiarimenti dal punto di vista operativo sul regime decadenziale.

INPS - Messaggio numero 3007 del 31 luglio 2020
Trattamenti di CIGD, CIGO e ASO. Nuova disciplina decadenziale relativa ai pagamenti diretti erogati dall’INPS. Oneri a carico dei datori di lavoro.

Domanda cassa integrazione, qual è la scadenza per inviare il modello SR41?

Ancora un focus sulle scadenze per la domanda di accesso alla cassa integrazione da parte dell’INPS e in particolare sull’invio del modello SR41, il documento utile per fornire all’Istituto i dati necessari per il pagamento.

L’ultimo messaggio sul tema si sofferma sull’operatività della decadenza per l’invio delle istanze, nei casi di mancato rispetto dei termini stabiliti per le richieste di pagamento diretto.

In caso di richiesta di cassa integrazione in deroga con pagamento diretto e richiesta di anticipo del 40%, il datore di lavoro deve inviare la domanda di concessione del trattamento entro 15 giorni dall’inizio del periodo di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, insieme ai dati essenziali per il calcolo e l’erogazione dell’anticipazione.

Nel messaggio numero 3007 del 31 luglio 2020 si legge:

“Il datore di lavoro deve comunicare all’Istituto tutti i dati necessari per il pagamento dell’integrazione salariale, secondo le modalità stabilite (modello “SR 41” semplificato), entro la fine del mese successivo a quello in cui è collocato il periodo di integrazione salariale ovvero, se posteriore, entro il termine di trenta giorni dall’adozione del provvedimento di concessione”

Stesse regole si applicano anche alle domande di cassa integrazione ordinaria e di assegno ordinario presentate a partire dal 18 giugno.

Come si traduce la scadenza per l’invio del modello SR41 sul piano pratico?

  • entro la fine del mese successivo a quello in cui è collocato il periodo di integrazione salariale, se il termine è successivo al 17 luglio e il provvedimento di concessione è adottato entro la fine del periodo di integrazione salariale;
  • in caso di periodo di integrazione salariale che interessa più mensilità, entro la fine del mese successivo a quello in cui si conclude l’intero periodo autorizzato;
  • entro 30 giorni dall’adozione del provvedimento di concessione, se è posteriore alla fine del periodo di integrazione salariale;
  • entro il 17 luglio, se la data individuata secondo i parametri indicati è antecedente a quella del 17 luglio.

Domanda cassa integrazione e regime decadenziale: cosa accade se si invia il modello SR41 oltre la scadenza?

In tabella due esempi pratici per individuare correttamente i termini da rispettare.

Periodo di integrazione salarialeData provvedimento di concessioneFine del mese successivo al periodo di integrazioneScadenza per l’invio dei dati
1 giugno 31 luglio 5 giugno 31 agosto 31 agosto
1 luglio 31 luglio 5 agosto 4 settembre 4 settembre

Come sottolinea il messaggio numero 3007 del 31 luglio 2020, nei casi in cui il modello viene inviato oltre la scadenza, il pagamento della prestazione resta a carico del datore di lavoro.

Tutte le domande di cassa integrazione CIGO, CIGD e ASO con pagamento diretto, con o senza la richiesta di anticipo del 40%, rispetto alle quali la trasmissione del modello SR 41 semplificato è avvenuta oltre la scadenza, non potranno essere accolte.

In applicazione di quanto previsto dall’ultimo periodo dell’articolo 22-quater del decreto-legge n. 18/2020, l’INPS non erogherà più la prestazione.

Nel testo si legge:

“I datori di lavoro dovranno, quindi, farsi carico della mancata prestazione e saranno altresì chiamati a sostenere il pagamento della prestazione e gli oneri ad essa connessi”.

Con una comunicazione ad hoc, l’INPS indicherà quali sono gli adempimenti di cui il datore di lavoro dovrà farsi carico.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network