Detrazione spese funebri nel modello 730/2022: a chi spetta e come funziona lo sconto IRPEF

Rosy D’Elia - Modello 730

A chi spetta detrazione spese funebri nel modello 730/2022? Lo sconto IRPEF è accessibile per i costi sostenuti in tutto il 2021 anche per coloro che non sono parenti, ma le cifre che danno diritto all'agevolazione non possono essere pagate in contanti. Dal limite massimo ai documenti da conservare: le istruzioni da seguire.

Detrazione spese funebri nel modello 730/2022: a chi spetta e come funziona lo sconto IRPEF

Detrazione spese funebri nel modello 730/2022, a chi spetta lo sconto IRPEF? Tutte le regole da seguire: dall’obbligo di tracciabilità dei pagamenti ai documenti da conservare.

I costi sostenuti nell’arco del 2021 per la morte di persone care fino a un massimo di 1.550 euro, anche se non sono dei parenti, danno diritto a uno sconto IRPEF pari al 19 per cento. Ma solo se non sono state pagate in contanti.

Le spese funebri fanno parte del lungo elenco di voci, dagli occhiali da vista alle visite mediche, che possono essere portate in detrazione e ridurre il valore dell’imposta dovuta.

Rientrano, infatti, tra i dati già inseriti nel modello 730/2022 precompilato che sarà disponibile dal 23 maggio prossimo.

Chi si è opposto all’utilizzo dei dati o ha riscontrato degli errori nella dichiarazione dei redditi può comunque beneficiare della detrazione utilizzando gli strumenti per modificare e integrare le voci di spesa già inserite dall’Agenzia delle Entrate, prima di accettare e inviare la dichiarazione dei redditi entro la scadenza del 30 settembre.

Detrazione spese funebri nel modello 730/2022: a chi spetta e qual è il limite da rispettare?

A stabilire la possibilità di accedere alla detrazione per le spese funebri è l’articolo 15 del TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi, che stabilisce anche il limite massimo a cui è applicabile la riduzione del 19 per cento: 1.550 euro per ogni decesso.

In altre parole chi sostiene i costi può accedere a uno sconto IRPEF che può arrivare fino a un massimo di 294,50 euro. Può beneficiarne anche il contribuente che non è parente della persona deceduta, evidenziando nel modello 730/2022 le cifre pagate con mezzi tracciabili.

Per fare chiarezza sul limite da rispettare è utile fare un esempio pratico: se un funerale è costato 2.000 euro, la detrazione è comunque applicabile alla quota massima di 1.550 euro.

Al contrario chi si fa carico delle spese funebri per più decessi può accedere, sempre rispettando lo stesso limite, all’agevolazione per i diversi eventi.

Come ricorda l’Agenzia delle Entrate nella circolare numero 7 del 25 giugno 2021, dal 2020 oltre all’obbligo di tracciabilità si applica anche una nuova regola:

“La detrazione dall’imposta lorda per le spese funebri spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a euro 120.000; in caso di superamento del predetto limite, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a euro 240.000”.

Detrazione spese funebri nel modello 730/2022 anche per i non parenti: a chi spettano gli sconti

Con la modifica alla normativa introdotta dalla Legge di Stabilità 2016, il vincolo di parentela non è più un requisito necessario per usufruire dello sconto IRPEF.

La riduzione del 19 per cento, in caso di pagamento delle spese funebri, spetta anche ai non parenti, a prescindere quindi dal rapporto che lega la persona deceduta e quella che sostiene i costi.

Attualmente, quindi, è possibile beneficiarne anche per persone diverse da quelle indicate nell’articolo 433 del Codice Civile:

  • coniuge;
  • figli (anche adottati) e in loro assenza anche i loro discendenti (nipoti, pronipoti);
  • genitori e in loro assenza anche i loro ascendenti (nonni, bisnonni, trisnonni);
  • fratelli e sorelle;
  • suocero e suocera;
  • nuore e generi.

Detrazione spese funebri, quali costi possono essere inseriti nel modello 730/2022?

Dopo aver chiarito a chi spetta l’agevolazione IRPEF, è necessario soffermarsi sulle voci di costo che possono essere portate in detrazione.

Si considerano spese funebri non solo quelle per le onoranze, ma anche quelle connesse al trasporto e alla sepoltura.

In ogni caso, chiarisce l’Agenzia delle Entrate, devono rispondere a un criterio di attualità:

“Sono pertanto escluse quelle sostenute anticipatamente dal contribuente in previsione delle future onoranze funebri come, ad esempio, l’acquisto di un loculo prima della morte”.

Detrazione spese funebri: le istruzioni per la compilazione del modello 730/2022

Per beneficiare della riduzione dell’imposta, il contribuente che si è fatto carico dei costi relativi al decesso di una persona, anche in assenza di un vincolo di parentela, deve compilare il modello 730/2022 secondo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.

Le cifre devono essere indicate nel quadro E, SEZIONE I - spese per le quali spetta la detrazione d’imposta del 19, del 26, del 30 e del 35 per cento e in particolare nei righi da E8 a E10 - Altre spese:

  • nella colonna 1 va inserito il codice “14” che identifica le spese funebri;
  • nella colonna 2 devono essere evidenziati i costi sostenuti.

Nel caso di spese sostenute per più eventi occorre compilare più righi da E8 a E10, indicando in ognuno di essi il codice 14 e i costi relativi a ciascun decesso.

L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica con il codice onere 14.

Detrazione spese funebri nel modello 730/2022: quali sono i documenti da conservare

Coloro che beneficiano della detrazione per le spese funebri devono conservare le fatture e/o ricevute fiscali riconducibili al funerale, come ad esempio la fattura dell’agenzia di pompe funebri, del fiorista (se la spesa è fatturata a parte), la ricevuta di versamento effettuata al comune per i diritti cimiteriali, le fatture relative agli annunci funebri.

Per poter applicare lo sconto IRPEF, se l’intestatario della fattura è diverso da colui che sostiene i costi, il documento originale di spesa deve riportare una dichiarazione di ripartizione sottoscritta anche dall’intestatario.

Tra le regole da seguire, bisogna infine ricordare che i pagamenti in contanti non danno diritto all’agevolazione: dal 2020, infatti, vige l’obbligo di utilizzare mezzi tracciabili.

Le spese funebri, infine, possono essere sostenute anche all’estero ma la documentazione in lingua originale deve essere corredata da una traduzione giurata in lingua italiana, così come avviene per le spese mediche.

Di seguito il riepilogo dei documenti da conservare.

Spese funebri sostenute nel 2021Documenti
- - Fatture e/o ricevute fiscali riconducibili al funerale
- Attestazione dell’utilizzo di mezzi tracciabili per i pagamenti tramite annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale o anche tramite ricevuta del versamento bancario o postale, ricevuta della carta di debito o credito, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA o con applicazioni via smartphone
- Documentazione in lingua originale delle spese sostenute corredata da una traduzione giurata in lingua italiana. Se la documentazione è in lingua inglese, francese, tedesco o spagnolo, la traduzione può essere eseguita e sottoscritta dal contribuente. La documentazione redatta in sloveno può non essere corredata da una traduzione italiana, se il contribuente è residente nella Regione Friuli Venezia Giulia e appartiene alla minoranza slovena (Solo per spese funebri all’estero)

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network