Decreto Semplificazioni, le proposte delle Camere di Commercio al Parlamento

Tommaso Gavi - Lavoro

Decreto Semplificazioni, con il comunicato stampa del 3 agosto 2020 Unioncamere rende note le proposte delle Camere di commercio al Parlamento. I suggerimenti presentati al Senato riguardano: il Suap, il registro delle imprese, i protestati e la giustizia alternativa.

Decreto Semplificazioni, le proposte delle Camere di Commercio al Parlamento

Decreto Semplificazioni, le proposte delle Camere di commercio al Parlamento, sulla legge di conversione, riguardano diversi temi: i Suap, il registro delle imprese, i protestati e la giustizia alternativa.

Una sintesi del documento presentato alle commissioni Affari Costituzionali e Lavori Pubblici del Senato è stata diffusa attraverso il comunicato stampa di Unioncamere del 3 agosto 2020.

Tra i suggerimenti c’è l’interoperabilità dello Sportello Unico per le attività produttive con il registro delle imprese.

Vengono inoltre proposte semplificazioni per le imprese virtuose che decidono di certificarsi.

Decreto Semplificazioni, le proposte delle Camere di commercio al Parlamento

Con il decreto Semplificazioni in fase di conversione arrivano le proposte delle Camere di commercio al Parlamento.

Il comunicato stampa del 3 agosto 2020 di Unioncamere presenta una sintesi del documento messo a disposizione delle commissioni Affari Costituzionali e Lavori Pubblici del Senato.

Unioncamere - Comunicato stampa del 3 agosto 2020
Dl semplificazioni: le proposte del sistema camerale al Parlamento.

I temi presi in esame sono i seguenti:

  • il Suap, lo sportello unico delle attività produttive;
  • gli adempimenti Registro delle imprese;
  • il fascicolo di impresa;
  • i protesti;
  • i controlli sulle imprese;
  • la giustizia alternativa;
  • l’ambiente.

Per migliorare il rapporto tra imprese e pubblica amministrazione viene suggerito di raggiungere l’interoperabilità del SUAP, registro delle imprese, REA e fascicolo informatico d’impresa.

A tal fine viene suggerito di delegare ai ministeri competenti e all’AgID l’emanazione delle specifiche tecniche per permettere la comunicazione tra i vari sistemi operativi.

Il raggiungimento di tale obiettivo permetterebbe di snellire le procedure per l’avvio di un’attività, grazie ad un’unica comunicazione.

Una procedura simile potrebbe anche essere estesa alle cessazioni di attività economiche.

Per quanto riguarda gli adempimenti del registro delle imprese, vengono suggerite due linee di intervento: la cancellazione d’ufficio dell’impresa in fase di liquidazione e l’estensione anche per le S.P.A. dell’immediata iscrizione nel Registro delle imprese all’arrivo della richiesta dell’atto notarile.

Questa seconda ipotesi prevede che, come avviene per le SRL, la fase di controllo e di verifica del giudice del registro avverrebbero a posteriori.

Vengono inoltre suggeriti un chiarimento ed un ampliamento della disciplina del fascicolo di impresa, la cui costituzione e gestione è stata affidata alle Camere di commercio.

Decreto Semplificazioni, le altre proposte presentate

Tra le altre proposte di miglioramento del decreto Semplificazioni, presentate dalle Camere di commercio, ce ne sono anche alcune relative ai protesti.

A riguardo il primo punto presentato prevede il superamento della procedura della riabilitazione dei protesti cambiari, spostandola dai tribunali alle Camere di commercio ed evitando la duplicazione di tempo e spese.

Viene inoltre suggerita la proposta di eliminazione della competenza nella levata dei protesti degli ufficiali giudiziari e aiutanti ufficiali giudiziari in modo da incanalare l’impegno di questi ultimi nelle attività collegate alla giustizia.

Un ulteriore suggerimento è quello di prevedere una transizione della cambiale dal formato cartaceo al formato elettronico con conseguente dematerializzazione del suo protesto e più facile presentazione telematica delle domande di cancellazione.

Un altro filone di proposte è relativo ai controlli sulle imprese.

Si propone di premiare quelle più virtuose, che hanno scelto di certificarsi, inserendo nell’elenco delle aziende a cui è stata rilasciata la conformità a norme da organismi di certificazioni accreditati.

Rendere pubblico l’elenco di tali aziende permetterebbe di concentrare maggiormente i controlli sulle aziende che mostrano rischi maggiori.

Un altro tema di riflessione è l’applicazione della procedura di negoziazione assistita: viene proposto di introdurre nuove materie per la condizione di procedibilità.

Viene inoltre suggerito di estendere la mediazione alle seguenti controversie:

  • contratti di opera;
  • di opera professionale;
  • di appalto privato;
  • di fornitura e di somministrazione;
  • di franchising;
  • di leasing;
  • di concorrenza sleale non interferente con l’esercizio dei diritti di proprietà industriale e intellettuale;
  • di trasferimento di partecipazioni sociali;
  • di rapporti sociali inerenti le società di persone.

L’ultimo punto presentato riguarda l’ambiente.

Viene proposta la digitalizzazione del formulario di identificazione del rifiuto, semplificandone la tracciabilità.

Il MUD, Modello Unico di Dichiarazione Ambientale, a parere delle Camere di commercio dovrebbe ricomprendere tutti gli adempimenti in questione.

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