Dati Unioncamere, 20 mila imprese in più tra aprile e giugno, con un calo del 32%

Tommaso Gavi - Lavoro

Dati Unioncamere, sono 20 mila le imprese in più nel 2° trimestre del 2020. Le cifre del rapporto trimestrale diffuso con il comunicato del 16 luglio 2020 mostrano una diminuzione del 32% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il Sud contribuisce per oltre la metà del saldo positivo.

Dati Unioncamere, 20 mila imprese in più tra aprile e giugno, con un calo del 32%

Dati Unioncamere, nel 2° trimestre del 2020 si registra un aumento di circa 20 mila imprese: tra aprile e giugno la cifra cresce di 19.855 unità.

La fotografia emerge dai dati dell’analisi trimestrale Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere, sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di commercio.

Rispetto al 2019 c’è stato un calo del 32%.

Il Sud contribuisce per più di metà del saldo attivo, che è il peggiore degli ultimi dieci anni in relazione allo stesso periodo di tempo.

Ad incidere sono gli effetti del Coronavirus, che già hanno condizionato lo scorso trimestre.

Unioncamere, 20 mila imprese in più tra aprile e giugno: 32% in meno rispetto al 2019

I dati del rapporto trimestrale Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere, mostrano un aumento di quasi 20 mila imprese nel periodo tra aprile e giugno.

Unioncamere - Comunicato stampa del 16 luglio 2020
Imprese: +20 mila tra aprile e giugno (-32% rispetto al 2019). Il “motore” dell’Azienda-Italia viaggia a basso regime: l’effetto Covid continua a frenare la voglia di fare impresa degli italiani.

La fotografia che emerge dalle informazioni del Registro delle Imprese delle Camere di commercio, diffusa attraverso il comunicato stampa del 16 luglio 2020, mette in evidenza una netta riduzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: l’aumento si è ridotto del 32%.

Il dato in termini assoluti segna 19.855 unità in più, contro le 29.227 del 2019.

Sui flussi di natalità e mortalità delle imprese incidono gli effetti del Coronavirus, che già hanno influenzato il primo trimestre dell’anno.

Il saldo delle imprese è il risultato di 57.922 iscrizioni di nuove imprese e 38.067 cancellazioni.

Nel 2019 le iscrizioni sono state 92.150 mentre le cancellazioni 62.923.

Unioncamere, 20 mila imprese in più tra aprile e giugno: differenze territoriali, settori e forma giuridica

Il rapporto di Unioncamere fornisce un’analisi a livello territoriale.

Sono 8.905 le imprese in più del Mezzogiorno, che in termini percentuali equivalgono al 45% del saldo nazionale.

A guidare la classifica c’è la Campania, con 3.143 imprese in più rispetto a quelle registrate lo scorso 31 marzo.

Seguono il Lazio, la Lombardia e la Puglia, come mostrano i dati riportati nella tabella riassuntiva.

Regione Saldo trimestrale delle imprese
Campania 3.143
Lazio 2.386
Lombardia 1.920
Puglia 1.859

I settori che registrano i saldi attivi più alti in numero assoluto sono il commercio, le costruzioni e i servizi di alloggio e ristorazione.

Agli ultimi posti della classifica ci sono invece le attività finanziarie e assicurative, la sanità e assistenza sociale, la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata e le attività immobiliari (queste ultime due categorie hanno registrato addirittura un saldo negativo).

La forma giuridica più diffusa tra le aziende registrate alla fine del 2° trimestre è l’impresa individuale, con il 65% del totale. In numero assoluto sono 12.972.

Rallenta la crescita delle delle società di capitale: pur aumentando di 7.938 unità, il loro tasso di crescita trimestrale è dello 0,45%, mentre nel 2019 era dell’1,03%.

Tra le forme giuridiche che diminuiscono c’è la società di persone: nel 2° trimestre del 2020 sono 1.230 unità in meno in termini assoluti, che si traduce nella riduzione dello 0,13%.

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