Decreto Dignità: incentivi per la stabilizzazione di contratti a termine

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Incentivi per le imprese in caso di stabilizzazioni di contratti a tempo determinato: è questa una delle novità che potrebbe essere inserita nel Decreto Dignità, atteso alla Camera per il 24 luglio 2018.

Decreto Dignità: incentivi per la stabilizzazione di contratti a termine

Partirà il 24 luglio alla Camera l’iter di conversione del Decreto Dignità e tra le novità in materia di lavoro potrebbero essere introdotti incentivi per le stabilizzazioni di contratti a tempo determinato.

Il bonus per i datori di lavoro in caso di trasformazione a tempo indeterminato di rapporti di lavoro in essere è una delle possibile misure pensata in parallelo con la stretta ai contratti a tempo determinato.

La riduzione di durata, numero di rinnovi e l’obbligo di indicazione della causale rappresentano le principali novità introdotte con il testo del Decreto Dignità, fortemente criticate in quanto ritenute poco idonee a contrastare il fenomeno del precariato.

È proprio questo, probabilmente, il motivo alla base dell’annuncio dell’introduzione di nuovi incentivi all’assunzione già nel corso della conversione in legge del decreto, ancora non pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Si tratterebbe del primo possibile provvedimento per la riduzione del cuneo fiscale, in attesa della preparazione delle misure che prenderanno corpo nella Legge di Bilancio 2019.

Un’ulteriore novità è rappresentata, inoltre, dalla sempre più certa reintroduzione dei voucher in agricoltura, nel turismo e non solo.

Decreto Dignità: incentivi per stabilizzazioni di contratti a tempo determinato

È Il Sole 24 Ore ad anticipare quella che potrebbe essere la vera novità sul lavoro introdotta dal Decreto Dignità.

Il Governo Lega e M5S intende intervenire da subito, nei limiti delle risorse disponibili, per risolvere quello che sarà il tema principale della Legge di Bilancio 2019, ovvero la riduzione del cuneo fiscale.

Per farlo e per limitare gli effetti negativi delle misure in materia di lavoro a tempo determinato introdotte dal decreto, potrebbero essere introdotti incentivi ad hoc per le imprese che stabilizzano lavoratori a termine.

L’agevolazione, rivolta ai rapporti di lavoro in essere, andrà ad unirsi agli ulteriori bonus attualmente in vigore ed introdotti al fine di incentivare le nuove assunzioni. Attualmente, tuttavia, non è chiaro quali saranno termini e vincoli per usufruire dell’incentivo e sarà necessario attendere il via all’iter di discussione parlamentare del Decreto Dignità.

Si partirà il 24 luglio dalla Camera e, tra gli emendamenti annunciati per i quali pare esserci convergenza tra Lega e M5S, spiccano quelli sulla reintroduzione dei voucher.

Verso la reintroduzione dei voucher

Accanto alla possibile introduzione di incentivi per la stabilizzazione di rapporti a termine, con la conversione in legge del testo del Decreto Dignità pare sempre più certa la reintroduzione dei voucher.

Lo strumento, per il quale si parla di una reintroduzione che abbracci buona parte del lavoro stagionale, tra cui anche quello nel turismo e nel commercio, servirebbe per consentire a molti datori di lavoro di regolarizzare le prestazioni di carattere saltuario.

Dopo un primo scontro tra Lega e M5S, è stato lo stesso Ministro Di Maio a dichiararsi favorevole a ripristinare i buoni lavoro Inps per alcune categorie di lavoratori, come quelli dell’agricoltura e nel campo del lavoro stagionale, nel turismo e per le retribuzione delle babysitter.

Quella preannunciata è una rivisitazione ampia di quanto previsto ad oggi dal testo del Decreto Dignità, ancora non pubblicato in Gazzetta Ufficiale ad ormai dieci giorni dall’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.

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