Corrispettivi elettronici, per il decreto sugli esoneri il MEF cerca consigli

Corrispettivi elettronici, decreto MEF sugli esoneri con consultazione pubblica. Per individuare i soggetti esclusi dall'obbligo di scontrino elettronico è possibile trasmettere osservazioni e proposte fino al 26 aprile 2019.

Corrispettivi elettronici, per il decreto sugli esoneri il MEF cerca consigli

Corrispettivi elettronici, MEF alla ricerca di consigli in vista dell’emanazione del decreto sugli esoneri.

È aperta fino al 26 aprile 2019 la consultazione pubblica mediante la quale viene data la possibilità di inviare osservazioni e proposte in merito all’individuazione dei soggetti esonerati dallo scontrino elettronico.

Si tratta dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri, adempimento che riguarda i soggetti che effettuano operazioni di commercio al dettaglio ed attività assimilate (articolo 22 del DPR n. 633/1972), esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica.

Prenderà il via dal 1° luglio 2019 il nuovo obbligo che, inizialmente, riguarderà soltanto i soggetti con volume d’affari superiore a 400.000 euro. A partire dal 1° gennaio 2020 lo scontrino elettronico e la trasmissione dei corrispettivi elettronici si estenderà a tutti i commercianti, anche quelli più piccoli.

Proprio in vista dell’avvio di un nuovo obbligo finalizzato a contrastare l’evasione fiscale IVA, sarà possibile inviare al MEF osservazioni e proposte per l’individuazione dei soggetti esonerati dall’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri. C’è tempo fino al 26 aprile 2019.

Corrispettivi elettronici, per il decreto sugli esoneri il MEF cerca consigli

La possibilità di partecipare alla consultazione pubblica avviata dal MEF in vista dell’emanazione del decreto sui soggetti esonerati dall’obbligo dei corrispettivi elettronici riguarda le associazioni di categoria degli operatori economici interessati dall’adempimento disciplinato dal d.Lgs. n. 127/15.

Lo scontrino elettronico, ovvero la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri, riguarderà già dal mese di luglio 2019 gli operatori economici che effettuano operazioni di commercio al dettaglio e attività assimilate (articolo 22 del d.P.R. n. 633/1972).

Tali soggetti, rimasti fuori dal perimetro dell’obbligo di fatturazione elettronica, dovranno memorizzare e trasmettere giornalmente ed in modalità telematica i dati dei corrispettivi giornalieri.

La novità - per la quale ancora si attendono le indicazioni operative dell’Agenzia delle Entrate - sostituirà l’obbligo di rilascio dello scontrino cartaceo o della ricevuta fiscale.

Scontrino elettronico a partire dal 1° luglio 2019, per tutti dal 2020

Sarà una partenza a due tempi quella dello scontrino elettronico. Ad introdurre la doppia tempistica è stata la Legge di Bilancio 2019, con la quale è stato stabilito che:

  • a partire dal 1° luglio 2019 l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi riguarderà i contribuenti con volume d’affari superiori a 400.000 euro;
  • a partire dal 1° gennaio 2020, invece, l’obbligo si estenderà anche ai soggetti con volume d’affari inferiore a 400.000 euro, in sostanza a tutti i negozianti e commercianti.

Il cammino per l’attuazione della misura è ancora in alto mare e, nonostante manchino meno di tre mesi all’avvio del nuovo obbligo, il MEF ancora non ha predisposto il decreto sui soggetti esonerati.

È il decreto legislativo 127 del 2015 a stabilire che il Ministero dell’Economia e delle Finanze può prevedere specifici esoneri dall’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi. Tra i criteri per stabilire chi non sarà obbligato allo scontrino elettronico vi sarà il tipo di attività esercitata.

L’esonero potrebbe riguardare, ad esempio, le attività per le quali già oggi non è obbligatoria l’emissione di scontrini o ricevute.

Corrispettivi elettronici in cerca di regole

Per conoscere le regole operative che accompagneranno l’avvio dell’obbligo dei corrispettivi elettronici siamo tutt’altro che in tempo.

Ancora oggi mancano i provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate che dovranno stabilire le nuove regole di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi. L’unica cosa certa è che i soggetti obbligati dovranno dotarsi di registratori di cassa telematici di ultima generazione, che dovranno garantire tra l’altro la “sicurezza e l’inalterabilità dei dati”.

Una spesa per la quale è stato introdotto un bonus ad hoc, che consentirà di accedere ad un credito d’imposta pari al 50% dell’importo sostenuto e fino a 250 euro nel caso di nuovo acquisto, e di 50 euro in caso di adattamento di un registratore di cassa già in possesso.

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