Conversione decreto Milleproroghe, INT: necessario un emendamento per gli studi in quarantena

Diego Denora - Leggi e prassi

Conversione decreto Milleproroghe, nel comunicato del 19 febbraio 2020 l'INT ritorna sull'esclusione dei professionisti di cui alla Legge 4 del 2003 dal termine di sospensione per gli adempimenti degli studi professionali in quarantena a causa dei contagi da coronavirus.

Conversione decreto Milleproroghe, INT: necessario un emendamento per gli studi in quarantena

Conversione decreto Milleproroghe, l’Istituto Nazionale Tributaristi torna a denunciare l’esclusione dei professionisti di cui alla Legge 4 del 2003 dal termine di sospensione per gli adempimenti degli studi professionali in quarantena a causa dei contagi da coronavirus.

La questione, che era già stata aperta nello scorso mese di novembre, torna attuale visto il passaggio della legge di conversione del decreto Milleproroghe alla Camera.

Nel comunicato stampa del 19 febbraio 2021 l’INT insiste nel sostenere che prevedere la possibilità di sospensione per i soli professionisti iscritti agli ordini professionali può risultare discriminatorio.

Il presidente dell’INT Riccardo Alemanno segnala la discriminazione nelle sue dichiarazioni inserite nel comunicato stampa.

Conversione decreto Milleproroghe, INT: necessario un emendamento sulla quarantena dello studio professionale

Durante l’iter di conversione del decreto Milleproroghe, l’Istituto Nazionale Tributaristi torna su una questione già sollevata nello scorso mese di novembre: la possibilità di sospensione degli adempimenti per gli studi professionali in quarantena.

Nel comunicato stampa del 19 febbraio 2021, l’INT torna a sottolineare la questione già evidenziata nello scorso mese di novembre.

In tale occasione l’istituto aveva anche ottenuto la risposta dell’Agenzia delle Entrate.

La questione torna di attualità proprio durante il percorso di conversione del decreto Milleproroghe, che deve concludersi entro il 1° marzo 2021.

Sull’esclusione dei professionisti dall’emendamento al decreto interviene direttamente il Presidente INT e Vice Presidente vicario di Confassociazioni, Riccardo Alemanno:

“Incomprensibile e grave l’esclusione dei professionisti di cui alla Legge 4/2013 dall’emendamento al decreto milleproroghe alla Camera che, giustamente, prevede un termine di sospensione per gli adempimenti degli studi professionali costretti a quarantena da Covid-19.”

L’intervento al decreto Milleproroghe prevede la sospensione per i soli professionisti iscritti agli ordini professionali, con conseguente esclusione degli altri professionisti.

A riguardo il Presidente Alemanno prosegue:

“Abbiamo segnalato la discriminazione per i 400 mila professionisti ingiustamente esclusi, cosa che riteniamo molto grave soprattutto perché riguarda la salute ed una problematica che proprio noi per primi avevamo evidenziato, tanto che al Senato era stato approvato un odg che impegnava il Governo ad intervenire ma garantendo la sospensione degli adempimenti in caso di quarantena da Covid-19 per tutti i professionisti iscritti in ordini, collegi o facenti capo alla L.4/2013, anche al ddl malattia professionisti (al Senato) sono stati presentati emendamenti per ricomprendere i professionisti ex lege 4/2013 esclusi dal testo inziale.”

Conversione decreto Milleproroghe, la necessità di ampliare le categorie di professionisti inserite nell’emendamento

L’Istituto Nazionale Tributaristi insiste sulla necessità di non limitare la sospensione degli adempimenti ai soli studi dei professionisti iscritti ad i propri ordini professionali.

Come già messo in evidenza anche in precedenza, limitare tale possibilità ad i soli iscritti ai propri albi potrebbe rivelarsi discriminatorio.

Per questo il presidente dell’INT Riccardo Alemanno, nel comunicato stampa del 19 febbraio 2021, sottolinea quanto segue:

i professionisti ex lege 4/2013, in caso di quarantena, hanno il sacrosanto diritto alla sospensione degli adempimenti che svolgono nell’ambito della propria attività professionale, ad esempio un tributarista che debba presentare documenti all’Agenzia delle entrate per conto di un assistito, un interprete che debba presentare una perizia in tribunale, un informatico che debba attivare un sistema di trasmissione per l’invio di dati obbligatori per legge, un amministratore di condominio che debba presentare documentazione agli enti pubblici, e così via.

L’appuntamento della conversione del decreto Milleproroghe, a parere dell’INT, può essere l’occasione giusta per sanare un’evidente ingiustizia.

La soluzione, come evidenziato nella parte finale del comunicato stampa del 19 febbraio 2021, è che in Commissione Bilancio o Affari Costituzionali o in Aula alla Camera si inseriscano anche i professionisti di cui alla Legge n. 4 del 14 gennaio 2013, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale numero 22 del 26 gennaio 2013.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network