L’autonoleggio al test di controllo

Gianfranco Antico - Dichiarazioni e adempimenti

Come funzionano i controlli fiscali sulle attività di autonoleggio?

L'autonoleggio al test di controllo

Da diversi anni, al fine di verificare la correttezza fiscale degli operatori economici che intrattengono rapporti diretti con i consumatori finali ed hanno quindi maggiori possibilità di occultare ricavi/compensi, sono state predisposte apposite metodologie di controllo per alcune attività economiche.

Nel percorso che stiamo seguendo su Informazione Fiscale in materia di controlli fiscali su singoli settori e categorie, oggi analizziamo l’attività di autonoleggio a breve e a lungo termine di veicoli, che ricomprende:

  • noleggio di autovetture e autoveicoli leggeri: si tratta delle attività di noleggio di auto e di furgoni sia a breve termine (da un giorno ad un mese) sia a lungo termine (oltre un mese), in risposta ad esigenze di spostamento per turismo oppure per affari (nel caso delle auto) oppure ad esigenze di disponibilità di furgoni per necessità temporanee di trattamento di carichi medi e pesanti, sia nell’ambito di attività d’impresa, sia nell’ambito privato;
  • noleggio di autocarri e di altri veicoli pesanti: si tratta del noleggio di veicoli da lavoro, in risposta ad esigenze di impresa. Tale noleggio può essere di breve periodo, quando si tratti di sostituire macchine in riparazione o macchine specifiche, oppure di lungo periodo, quando la scelta dell’impresa noleggiante è quella di disporre di autocarri sempre all’avanguardia con la massima flessibilità di scelta del mezzo;
  • noleggio di altri mezzi di trasporto terrestri: si tratta essenzialmente del noleggio di moto, scooter e biciclette.

L’autonoleggio al test di controllo

Il servizio di base si concretizza nel rendere a terzi la disponibilità di un determinato bene. È peculiarità del noleggio, dunque, quella di avere come oggetto del contratto un bene che, in quanto tale, è tangibile, si può immagazzinare e può essere qualitativamente valutato.

Possono essere noleggiate le più svariate tipologie di mezzi di trasporto, differenti per modello, cilindrata, optional, lunghezza, valore e allestimenti; naturalmente, diverso è il mezzo noleggiato diversa sarà la clientela alla quale ci si rivolge e diverse saranno le tariffe applicate.

Il servizio principale spesso è supportato dall’offerta di servizi accessori che nell’insieme aiutano a qualificare l’offerta e a fidelizzare l’utenza, oltre che ad incrementare il volume d’affari.

Un esempio è il drop-off, la riconsegna del veicolo in un’altra città o in un aeroporto diverso da quello del ritiro; con questo servizio le compagnie rendono più flessibile la chiusura del contratto, slegando i clienti dai vincoli territoriali di localizzazione dei punti di ritiro.

Un altro servizio accessorio è rappresentato dal fornire, insieme agli automezzi, tessere carburante, mediante un contratto di netting, ovvero un particolare sistema di vendita del carburante che si articola in un rapporto trilaterale che prevede l’intervento delle stesse compagnie petrolifere.

In pratica, le aziende che aderiscono a questo sistema ricevono una tessera magnetica mediante la quale attuano il rifornimento di carburante presso gli impianti autostradali e solo successivamente ricevono la fattura, con cadenza periodica prestabilita, dalla Compagnia petrolifera.

Quest’ultima avrà ricevuto, a sua volta, dal gestore dell’impianto la fattura relativa al carburante che questo ha erogato direttamente all’azienda.

Inoltre nel settore auto l’utilizzo di carte di credito per il pagamento evita al titolare di corrispondere elevate cauzioni al momento del ritiro; in molti casi, consente il noleggio di un’auto di categoria superiore al costo di una più piccola e, se aziendali, di avere l’auto immediatamente, in qualunque punto di noleggio, grazie alla sola prenotazione e con un notevole risparmio di tempo.

Al noleggio a volte si accompagna l’offerta del servizio di deposito e custodia dei mezzi propri che possono essere ricoverati, per il periodo in cui rimangono inutilizzati, insieme ai mezzi destinati all’attività di noleggio; è prassi degli operatori, inoltre, fornire alla clientela un servizio informativo preciso e puntuale che indica l’elenco di aree di sosta del territorio, una proposta di itinerari percorribili con i mezzi noleggiati e le convenzioni con i campeggi, i villaggi turistici e le strutture agrituristiche in cui è possibile effettuare le soste.

Il mercato di riferimento delle imprese che operano in questo settore è costituito sia da privati che dalle aziende; ciascuno di essi è mosso da bisogni particolari:

  • disponibilità di un mezzo per il trasporto delle cose (veicoli commerciali, autocarri);
  • disponibilità di un mezzo per il trasporto delle persone (autovetture, motocicli, ciclomotori);
  • il soddisfacimento di un hobby (camper, caravan);
  • lo svolgimento di un’attività produttiva, commerciale o professionale (container, rimorchi, autocarri, semirimorchi, autotreni ed autoarticolati).

La metodologia del controllo

La metodologia di controllo rileva che tutte le operazioni qui di seguito descritte necessitano, per essere realmente efficaci ai fini delle indagini, di un elevato grado di riservatezza, determinante per acquisire ogni elemento o documento utile per la ricostruzione del reale giro d’affari.

Tra i controlli che vengono effettuati al momento dell’accesso presso i locali destinati all’esercizio dell’attività d’impresa o di lavoro autonomo, vi è quello del personale presente e della corretta tenuta dei libri e registri obbligatori previsti dalla normativa in materia di lavoro.

La rilevazione del personale viene effettuata con tempestività al momento dell’accesso, proseguendo poi, nel corso del controllo, alla raccolta ed all’esame degli elementi informativi acquisiti sui lavoratori che hanno prestato collaborazione all’impresa o al lavoratore autonomo con particolare riferimento ai periodi d’imposta oggetto di verifica.

Una volta identificato tutto il personale presente in sede, i verificatori procedono ad effettuare delle interviste individuali ad ogni soggetto.

I verificatori dopo aver adempiuto alle formalità di rito, procederanno a:

  • reperire ed acquisire agli atti della verifica tutte le registrazioni ed i documenti contabili ed extracontabili rilevanti ai fini del controllo (schedari dei clienti, quietanze, corrispondenza, indirizzi, agende, appunti, preventivi, contratti o altra documentazione inerenti le prestazioni rese, tariffe relative ai diversi servizi offerti, ecc.);
  • reperire i contratti conclusi con i clienti utilizzatori e con soggetti terzi (altre società di noleggio o privati) per l’utilizzo dei loro veicoli;
  • reperire le segnalazioni presentate per l’autorizzazione all’esercizio dell’attività;
  • acquisire i supporti magnetici rinvenuti;
  • rilevare l’eventuale svolgimento di altre attività (ad esempio officina, riparazioni, parcheggio, deposito e custodia dei mezzi propri, drop-off) al fine di accertare la tipologia dei servizi offerti;
  • rilevare le tariffe eventualmente esposte al pubblico o desumibili dalla documentazione rinvenuta, considerando che esistono tariffe differenziate in dipendenza del tipo di veicolo, del periodo di noleggio/locazione (breve termine, lungo termine, leasing operativo), dei servizi accessori offerti e, i mezzi di pagamento richiesti. In mancanza di tali dati si agirà in contraddittorio con i clienti o con la parte, verbalizzando le dichiarazioni rese, anche in riferimento ad eventuali sconti praticati e/o convenzioni operate;
  • controllare la cassa, per verificare se i valori rinvenuti (denaro, assegni, ricevute di carte di credito) trovano riscontro con gli incassi complessivi e parziali registrati (ricevute fiscali, fatture);
  • riscontrare il numero dei veicoli presenti, rilevando per ciascuno di essi la targa, la cilindrata e gli altri elementi ritenuti particolarmente significativi ai fini del controllo. I verificatori si assicureranno che tutte le movimentazioni vengano segnalate, sino al termine delle operazioni di rilevazione;
  • richiedere alla parte, con contestuale verbalizzazione delle dichiarazioni rese, notizie relative a:
    • misura e modalità di riconoscimento degli sconti eventualmente praticati su determinati servizi offerti; tipologia della clientela (privati, aziende), in quanto ciascuna di esse è mossa da bisogni particolari che richiedono, per essere soddisfatti, la fruizione di servizi specifici caratterizzati dall’utilizzo di beni diversi e da una durata temporale differente;
    • modalità organizzativa (esempio punto vendita stagionale, franchising con noleggio a breve o lungo termine, indipendente con noleggio a breve o lungo termine, agenzie);
    • modalità di gestione della cassa al fine di appurare la frequenza e l’entità dei prelievi da parte del titolare, la data, l’importo e la causale dell’ultimo prelevamento.

Il controllo del volume d’affari

La verifica dei ricavi dichiarati muoverà dai dati e dalle notizie acquisite nel corso del controllo e tenderà a ricostruire l’effettiva entità, quantità e qualità, delle prestazioni effettivamente eseguite, a fronte di quelle annotate in contabilità e dichiarate, sia ai fini IVA che delle imposte sui redditi, attraverso i documenti, i riscontri oggettivi, eventuali controlli incrociati con i clienti, e mediante una ragionata analisi di tutti gli indizi raccolti.

Si possono ipotizzare i seguenti comportamenti:

  • totale occultamento del corrispettivo conseguito;
  • sottofatturazione della prestazione resa.

Gli 007 del Fisco valuteranno l’opportunità di scomporre il volume d’affari in base ai destinatari delle prestazioni, distinguendo quelle fatturate nei confronti di imprese da quelle effettuate nei confronti di privati, al fine di individuare la possibile tipologia di evasione attuata nei confronti dei diversi fruitori del servizio di noleggio.

Al fine di analizzare la congruità del fatturato dichiarato i verificatori si possono basare anche sull’elaborazione di alcuni indici. In particolare l’indice di produttività per addetto permette di valorizzare l’opera dei dipendenti, in rapporto alle potenzialità della struttura.

L’apporto fornito da ciascun addetto in termine di ricavi, può essere calcolato come segue:

“I = Ricavi al netto dell’IVA/Numero addetti

I = indice di produttività per addetto”

Il risultato di detto rapporto dovrà essere coerente con l’assunto logico secondo cui ad ogni addetto devono corrispondere ricavi che consentano un margine sufficiente a coprire almeno la rispettiva remunerazione.

Anche l’indicatore resa del capitale fornisce indizi sulla redditività dell’attività: esso viene calcolato come segue:

“R = Ricavi – (esistenze iniziali + acquisti – rimanenze finali) – costo per la produzione di servizi/Valore dei beni strumentali

R = indice resa del capitale”

Una bassa resa del capitale può indicare una evasione sui ricavi, non correttamente rapportati al livello degli investimenti effettuati in beni strumentali. L’impresa potrebbe avere una dotazione strumentale sovradimensionata rispetto all’attività effettivamente svolta, con conseguente sottoutilizzo.

L’alta resa del capitale potrebbe dipendere, invece, dalla mancata indicazione del valore di alcuni beni strumentali utilizzati nell’attività. L’impresa potrebbe avere una dotazione strumentale minimale oppure i beni strumentali utilizzati, contabilizzati al costo storico, sono stati acquistati da molto tempo.

La ricostruzione dei ricavi

Per la ricostruzione del volume d’affari i verificatori prenderanno le mosse dalla determinazione del numero di autoveicoli a disposizione dell’azienda, facendo riferimento sia all’inventario effettuato al momento dell’accesso, sia da quanto risulta dal registro dei beni ammortizzabili, in particolare con riferimento all’anno oggetto del controllo.

È possibile che l’impresa abbia utilizzato, ai fini dell’esercizio dell’attività, autoveicoli non di proprietà e queste informazioni possono essere desunte dalla documentazione rinvenuta, in particolare, i contratti stipulati con le altre imprese di autonoleggio, nei quali dovrebbe essere indicati anche il canone di noleggio pattuito dalle parti e i periodi di messa a disposizione del veicolo.

Può essere utile per gli agenti del Fisco dividere il parco veicoli a disposizione, in più classi omogenee al loro interno in base alla cilindrata e alla tipologia, in quanto, presumibilmente, a ciascuna classe corrisponde una diversa fascia di prezzo.

In particolare per ogni autoveicolo viene determinato:

  • il numero di giornate o settimane di noleggio;
  • la tariffa applicata: bisogna considerare gli eventuali sconti praticati per periodi di noleggio prolungati (noleggio long term);
  • servizi accessori forniti.

Sulla base di tutti questi dati è possibile determinare i ricavi da noleggio/locazione per ogni singolo autoveicolo, che andranno confrontati con gli importi regolarmente fatturati e contabilizzati.

In mancanza di elementi documentali necessari alla ricostruzione dei ricavi, i verificatori potranno procedere ad una ricostruzione indiretta dei ricavi con delle percentuali di utilizzo dei veicoli; in tale ambito è utile per i verificatori rilevare eventuali periodi di intensificazione dell’attività, ad esempio in prossimità delle vacanze estive, nei week-end, in occasione di fiere o altri eventi commerciali che interessano il luogo in cui è ubicata l’attività, ecc. Fondamentale a tal fine, è il confronto da effettuare con la parte.

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