Contratti di lavoro a termine, attivati 111.000 nuovi rapporti: gli ultimi dati sull’occupazione

Eleonora Capizzi - Leggi e prassi

Contratto di lavoro a termine: sono 111.000 i nuovi rapporti a tempo determinato instaurati nel secondo trimestre 2021 rispetto ad inizio anno, sulle 153.000 attivazioni totali. Dai dati aggiornati a giugno si registra un tendenza positiva (a marzo le nuove assunzioni erano 63.000). I dettagli nella nota sulle tendenze dell'occupazione diffusa il 20 settembre da Ministero di Lavoro, Istat e altri.

Contratti di lavoro a termine, attivati 111.000 nuovi rapporti: gli ultimi dati sull'occupazione

Contratto di lavoro a termine: confermata la ripresa dell’occupazione.

Dai dati aggiornati a giugno 2021 si registra un’accelerazione nell’aumento dei rapporti a tempo determinato: sono 111.000 in più, quando nei primi tre mesi del 2021 il dato era addirittura negativo con 71.000 assunzioni in meno rispetto all’ultimo periodo del 2020.

Dalla nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione del 2021 pubblicata il 20 settembre dal Ministero del Lavoro si legge di una tendenza positiva nell’aumento dei contratti di lavoro stipulati: nei mesi di aprile, maggio e giugno i nuovi rapporti instaurati sono 153.000.

Dall’ultimo monitoraggio, relativo al primo trimestre 2021, si evidenziava un incremento più basso, seppur significativo, di 63.000 unità.

A trainare questo andamento positivo sono quindi le assunzioni e termine che, in un mercato del lavoro in uscita dalla crisi pandemica, per le imprese sembrano essere strumenti più utili perché più flessibili rispetto ai contratti a tempo indeterminato.

Contratti di lavoro a termine, attivati 111.000 nuovi rapporti: gli ultimi dati sull’occupazione

I dati diffusi con la seconda nota trimestrale del 20 settembre redatta dal Ministero, INAIL, ISTAT, INPS e ANPAL scattano una fotografia dell’occupazione in Italia fino a giugno 2021.

Il maggior numero di rapporti di lavoro, soprattutto a tempo determinato, non solo confermano la tendenza positiva che si era innescata ad inizio anno, ma mostrano anche un’accelerazione nella ripresa.

Bastano pochi dati dell’ultimo monitoraggio a tracciare il quadro sulle tendenze dell’occupazione generalmente positive.

Nel secondo trimestre 2021, infatti, le attivazioni di rapporti di lavoro dipendenti sono state in tutto 2.163.000 (il 3,5 per cento in più in tre mesi), mentre le cessazioni sono 2.010.000 (lo 0,9 per cento in meno in tre mesi).

All’interno di questo panorama generale, i dati tratti dalle Comunicazioni obbligatorie (CO), evidenziano una crescita delle posizioni lavorative dipendenti rispetto ai tre mesi precedenti.

Contratti di lavoro a termine: l’aumento nella nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione

I 153.000 nuovi rapporti a termine negli ultimi tre mesi rinnovano il segnale di ripresa dopo la forte crisi occupazionale del 2020, esacerbata dalla pandemia.

Rallenta, però, l’aumento dei rapporti a tempo indeterminato: nel secondo trimestre sono 42.000 in più, quando a marzo l’incremento era di 135.000 unità, oltre il triplo del dato attuale.

Al contrario, i recenti dati sull’’occupazione hanno indicato chiaramente come i contratti a termine siano oggi il motore della ripresa con le 111.000 assunzioni in più rispetto al primo trimestre dell’anno.

Considerando le Comunicazioni Obbligatorie richiamate nella nota, nel secondo trimestre 2021, il 35,1 per cento delle posizioni lavorative attivate a tempo determinato ha una durata prevista fino a 30 giorni (un incremento di 9,2 punti percentuali rispetto al secondo trimestre 2020).

Il 37,3 per cento si prolunga da due a sei mesi (1,8 punti i più rispetto all’anno passato), mentre solo 0,6 per cento supera un anno.

Peraltro, nell’insieme dei contratti a termine attivati nel 2021 la quota dei rapporti brevi sul totale è fortemente aumentata rispetto al 2020.

I dati tornano quasi a eguagliare i valori precedenti la pandemia, confermando quanto i contratti di lavoro a tempo determinato rispondano all’esigenza di flessibilità di lavoratori e datori di lavoro nei momenti di crisi occupazionale.

Ministero del Lavoro - II nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione del 20 settembre 2021
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