Carta dedicata a te 2025, ritardo sul decreto attuativo: tutta la Manovra va a rilento

Lo scorso anno il decreto attuativo della carta dedicata a te 2025 era arrivato già in Gazzetta Ufficiale. Quest’anno il provvedimento non è stato ancora neanche firmato dai Ministri competenti.

Ma non è un caso isolato: tutta la Manovra procede a rilento e più del 70 per cento di bonus, agevolazioni e misure che richiedono la definizione di particolari dettagli restano in stand by.

In concreto, per la social card questa lentezza burocratica rende sempre più concreto il rischio di ritardi nell’assegnazione delle ricariche e delle prepagate alle famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro per le spese alimentari, la benzina e i trasporti.

Carta dedicata a te 2025, ritardo sul decreto attuativo: attesa per ricariche e prepagate

L’attesa è sempre durata mesi, ma è paradossale che, anno dopo anno, i tempi invece di accorciarsi, facendo tesoro dell’esperienza accumulata, si allunghino.

Il decreto attuativo della carta dedicata a te è arrivato a fine aprile nel 2023. Poi lo scorso anno è stato firmato ai primi di giugno e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 giugno. Ad oggi, 27 giugno, del provvedimento non c’è traccia, come conferma anche il database del Dipartimento per il Programma di Governo.

Carta dedicata a te 2025, quando arriva? Serve il decreto attuativo

Non è un dettaglio trascurabile perché ogni giorno di ritardo, anche se la Manovra non ha fissato una data di scadenza da rispettare, si traduce in un’attesa più lunga per le famiglie che hanno diritto al bonus spesa.

Stando alle procedure adottate per le scorse annualità, l’iter da seguire è lungo e coinvolge INPS, Comuni e Poste Italiane. È al termine di uno scambio di dati tra questi tre soggetti che le ricariche e le carte vengono assegnate e il flusso di comunicazioni e rimandi richiede necessariamente settimane.

Lo scorso anno, infatti, gli accrediti della carta dedicata a te sono arrivati a partire da settembre. Per i 2025 si rischia di allungare ulteriormente i tempi con cui verranno distribuiti i 500 milioni di euro ai nuclei familiari che ne hanno diritto.

Carta dedicata a te 2025, quando arriva? Serve il decreto attuativo

La prolungata assenza del decreto attuativo della carta dedicata a te 2025 non è un caso isolato, c’è da dire. E l’approvazione dei provvedimenti procede a rilento: su 110 provvedimenti dell’ultima Manovra, 77 devono ancora essere approvati di questi 36 hanno una data di scadenza già superata.

Lo scorso anno al 28 giugno risultavano approvati 21 su 54 provvedimenti per dare attuazione alla Legge di Bilancio del 2024: in un anno se ne sono aggiunti solo 8.

Come nel caso del bonus spesa, i ritardi hanno un peso concreto perché spesso bloccano l’accesso ai fondi stanziati.

Stando al monitoraggio della Camera, nei dati pubblicati a inizio maggio restavano da firmare 52 decreti attuativi con portafoglio. Non tutti, infatti, hanno una portata economica.

Dall’inizio dell’anno soltanto 1,7 miliardi risultavano sbloccati su un totale di 6,4 miliardi di euro.

Ma, ancora una volta, sembra di essere difronte a un paradosso: tra le risorse che restano inaccessibili ci siano dotazioni utili per rendere concrete una serie di novità previste nel pacchetto famiglia della Legge di Bilancio.

È il caso del fondo per il contrasto della povertà alimentare a scuola e quello per i morosi incolpevoli, del bonus elettrodomestici o, ancora, quello per le attività ricreative di ragazzi e ragazze. E, infine, emblematico è l’esonero contributivo per le lavoratrici madri che è rimasto fermo dall’inizio dell’anno (la scadenza del decreto attuativo era fissata al 31 gennaio) e con una modifica in corsa diventa un contributo economico da ricevere, però, a fine anno.

A fronte della necessità che richiedono risposte immediate e concrete restano le promesse e le attese.