Cessione del quinto delle pensioni, tassi aggiornati dal 1° luglio al 30 settembre 2022

Tommaso Gavi - Pensioni

Cessione del quinto delle pensioni, i tassi aggiornati da applicare tra il 1° luglio e il 30 settembre 2022 sono riportati nel messaggio INPS numero 2620 del 30 giugno. Gli stessi sono indicati nelle tabelle del documento di prassi dell'Istituto, che li suddividono per età e importo del prestito.

Cessione del quinto delle pensioni, tassi aggiornati dal 1° luglio al 30 settembre 2022

Cessione del quinto delle pensioni, il messaggio INPS numero 2620 del 30 giugno contiene l’aggiornamento dei tassi per il 3° trimestre dell’anno in corso.

A stabilire i nuovi tassi è l’apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento del Tesoro. Gli stessi sono in vigore nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 30 settembre 2022.

Gli importi a cui vengono applicati incidono sulla variazione dei tassi medi.

Fino a 15.000 euro il tasso da applicare è dell’10,80 per cento, oltre tale somma è del 6,96 per cento. Diminuiscono lievemente rispetto al trimestre precedente.

Cessione del quinto delle pensioni: i tassi aggiornati dal 1° luglio al 30 settembre 2022

L’aggiornamento dei tassi relativi alla cessione del quinto delle pensioni, per il 3° trimestre dell’anno, è stato reso noto dall’INPS.

Nel messaggio numero 2620 del 30 giugno 2022 sono riportati quelli stabiliti dal decreto n. 57614 del 23 giugno 2022 del Ministero dell’Economia e delle finanze, Dipartimento del Tesoro.

INPS - Messaggio numero 2620 del 30 giugno 2022
Cessione del quinto delle pensioni. Decreto n. 57614 del 23 giugno 2022 del Ministero dell’Economia e delle finanze. Aggiornamento tassi per il terzo trimestre 2022.

Il documento di prassi riporta i TEGM, ovvero i tassi effettivi globali medi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari.

A stabilire le percentuali sono le disposizioni in materia di usura dell’articolo 2, comma 1, della legge 7 marzo 1996, n. 108.

La disciplina è stata modificata dal decreto legge numero 70 del 13 maggio 2011, convertito dalla legge numero 106 del 12 luglio 2011.

Con la rilevazione della Banca d’Italia, vengono forniti i tassi in vigore nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 30 settembre 2022.

Ad incidere sulla variazione sono gli importi della somma, inferiore o superiore a 15.000 euro, come riportato nella tabella di sintesi.

Classi d’importo in euro Tassi medi Tassi soglia usura
Fino a 15.000 10,80 17,5000
Oltre i 15.000 6,96 12,7000

I valori sono lievemente più alti rispetto al trimestre precedente.

I tassi soglia TAEG, concessi da banche e intermediari finanziari in regime di convenzionamento ai pensionati e da utilizzare per i prestiti estinguibili con cessione del quinto della pensione, variano invece come riportato nella seguente tabella.

Classi di età Classe di importo del prestito fino a 15.000 euro Classe di importo del prestito oltre 15.000 euro
fino a 59 anni 8,10 6,03
60-64 8,90 6,83
65-69 9,70 7,63
70-74 10,40 8,33
75-79 11,20 9,13
maggiore di 79 anni 17,50 12,70

Sulle classi di età, il messaggio INPS chiarisce che:

  • le stesse comprendono il compleanno dell’età minima della classe;
  • l’età deve intendersi quella maturata a fine piano di ammortamento.

Il messaggio dell’INPS specifica inoltre quanto segue:

“Si precisa che la procedura dedicata alla gestione di detto processo, denominata “Quote Quinto”, effettua un controllo “bloccante” sui nuovi tassi applicati. Tale funzione inibisce, pertanto, la notifica telematica, da parte delle banche e degli intermediari finanziari, dei piani di cessione del quinto della pensione qualora i tassi applicati risultino superiori a quelli convenzionali.”

Per quanto riguarda la classe di età “Maggiore di 79 anni” i tassi soglia coincidono con i tassi soglia usura di cui al decreto citato.

Cessione del quinto, cos’è e quando si applica

La cessione del quinto consiste in una procedura per dare la possibilità ad un pensionato di ottenere un prestito da una banca e di rimborsarlo con un addebito automatico sulla pensione.

L’INPS può prelevare una somma che non superi, appunto, un quinto dell’importo mensile della pensione.

Maggiore sarà l’importo, maggiore la somma che potrà essere richiesta come prestito.

L’importo cedibile viene calcolato escludendo le trattenute fiscali e previdenziali.

C’è inoltre una quota minima della pensione stabilita per legge di anno in anno, la cosiddetta pensione minima, che non può essere intaccata.

In altre parole il meccanismo non può essere adottato nel caso di pensioni minime.

Le banche di riferimento, a cui i pensionati possono rivolgersi, sono quelle indicate nell’elenco della convenzione INPS.

Il riepilogo della procedura di verifica dell’IBAN del pensionato è contenuto nelle istruzioni operative dell’istituto.

Il soggetto viene inoltre tutelato dalle seguenti condizioni:

  • la Banca o la Finanziaria devono avere tutti i requisiti richiesti dalla legge per questo tipo di operazione;
  • il tasso applicato al prestito deve essere inferiore al “tasso soglia” anti-usura per gli Enti finanziari accreditati o al tasso convenzionale stabilito per la propria fascia di età per il prestito erogato da Ente finanziario convenzionato;
  • la rata contrattualmente prevista non deve superare un quinto dell’importo della pensione;
  • nel contratto devono essere indicate tutte le spese (istruttoria, estinzione anticipata, premio assicurativo per premorienza, commissioni, interessi).

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