Chi può andare in pensione nel 2024: requisiti e novità

Francesco Rodorigo - Pensioni

Chi può andare in pensione nel 2024 e quali sono i requisiti da rispettare? La guida alle ultime novità previste dalla Legge di Bilancio

Chi può andare in pensione nel 2024: requisiti e novità

La Legge di Bilancio 2024, n. 213/2023, introduce importanti novità in materia di previdenza.

Le misure previste comportano una nuova stretta sulla pensione anticipata, con novità per Quota 103 in una versione con penalizzazioni e nuovi requisiti per Opzione Donna e Ape Sociale.

I lavoratori e le lavoratrici che vorranno andare in pensione nel 2024 senza dover aspettare la maturazione dei requisiti previsti dalla legge Fornero, dunque, dovranno rispettare una serie di condizioni per poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro.

Di seguito in dettaglio i requisiti anagrafici e contributivi per andare in pensione nel 2024 con le novità della Legge di Bilancio.

Chi può andare in pensione con la nuova Quota 103 rivisitata

Una delle principali novità previste dalla Legge di Bilancio 2024 per quanto riguarda la pensione anticipata è la modifica a Quota 103.

Nel 2024 sarà ancora possibile andare in pensione utilizzando questo strumento, al raggiungimento dei requisiti previsti: 62 anni d’età e 41 di contributi.

Si tratta, però, di una Quota 103 con penalizzazioni, in quanto l’importo dell’assegno sarà calcolato interamente secondo il sistema contributivo.

Oltre a questo, poi, si introduce un tetto massimo al valore lordo mensile dell’assegno, che non può essere superiore a quattro volte il minimo indicato dall’INPS.

Inoltre, cambiano le finestre mobili per l’uscita, cioè il tempo che deve trascorrere tra la maturazione dei requisiti e la pensione. Queste passano da 3 a 7 mesi per i dipendenti privati e da 6 a 9 mesi per quelli pubblici.

Per chi, invece, rinuncia all’uscita anticipata è confermato il bonus maroni, così come in vigore nel 2023.

Una stretta che di fatto rende ancora più complicato andare in pensione anticipatamente. Secondo quanto riportato dall’INPS, infatti, già con la Quota 103 in vigore nel 2023 i pensionamenti nel 2023 sono stati di meno rispetto al 2022.

PensioneEtàAnni di ContributiAltro
Quota 103 62 41 Finestra di 7 mesi per i dipendenti privati

Finestra di 9 mesi per i dipendenti pubblici

Tetto massimo al valore lordo mensile dell’assegno

I nuovi requisiti per l’Ape Sociale

Sempre in tema di pensionamento anticipato, la Legge di Bilancio 2024 prevede anche degli interventi per l’Ape Sociale, la prestazione di accompagnamento al trattamento di vecchiaia in favore di specifiche categorie di lavoratori e lavoratrici:

  • dipendenti che svolgono mansioni gravose (al momento della domanda la professione deve essere stata svolta per almeno 7 anni negli ultimi 10 o per almeno 6 anni negli ultimi 7);
  • invalidi civili al 74 per cento;
  • disoccupati che hanno esaurito il trattamento di di NASpI (o equivalente);
  • caregivers che assistono da almeno 6 mesi.

La novità riguarda in particolare il requisito anagrafico, che passa da 63 a 63,5 anni, rendendo ancora più ristretto l’accesso alla misura. Restano invariati i requisiti contributivi già individuati e attualmente in vigore.

Un’altra novità riguarda la platea dei lavoratori con mansioni gravose, la Manovra 2024, infatti, non ha rinnovato per l’anno in corso l’ampliamento della lista delle categorie di lavori gravosi e le riduzioni contributive riconosciute nel 2022 e nel 2023.

Di conseguenza, per il 2024, le mansioni gravose tornano ad essere quelle specificate nell’allegato C della Legge di Bilancio 2017.

Infine, da segnalare l’incumulabilità totale della prestazione con il reddito da lavoro, sia dipendente sia autonomo. Fanno eccezione solamente i redditi da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui.

PensioneEtàAnni di ContributiAltro
Ape Sociale 63,5 30/32/36 Cumulabile solamente con redditi da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro

Per le madri riduzione del requisito contributivo di 1 anno per ogni figlio (massimo 2 anni)

Opzione Donna ancore più restrittiva

La Legge di Bilancio 2024 interviene anche su Opzione Donna, lo strumento di anticipo pensionistico dedicato alle lavoratrici appartenenti alle specifiche categorie individuate dalla Manovra 2023:

  • licenziate o dipendenti in aziende con tavolo di crisi aperto presso il Ministero;
  • persone con disabilità pari o oltre il 74 per cento;
  • che assistono, da almeno 6 mesi, persone disabili conviventi, con disabilità in situazione di gravità in base alla legge 104 del 1992.

Anche in questo caso a cambiare è il requisito anagrafico. Dai 60 anni del 2023 si passa a 61 anni. Il requisito contributivo resta fermo a 35 anni.

Per il 2024 è prevista la riduzione del requisito anagrafico di un anno se si ha un figlio, di 2 anni se si hanno due o più figli. Due anni in meno anche per lavoratrici della prima categoria.

Pensione Età Anni di Contributi Altro
Opzione Donna 61 35 60 anni d’età con un figlio

59 anni d’età con 2 o più figli oppure se licenziate/dipendenti di aziende in crisi

Cambiano gli importi minimi per il pensionamento

A cambiare, secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024, sono anche gli importi minimi per andare in pensione con il sistema contributivo.

Nello specifico viene eliminato il vincolo che prevedeva l’accesso alla pensione di vecchiaia nel sistema contributivo, con 67 anni e 20 anni di contributi, solamente al raggiungimento un importo pensionistico pari a 1,5 volte quello della pensione sociale. Ora, dunque, è sufficiente un importo almeno pari a quello dell’assegno.

Oltre a questo, però, per quanto riguarda la pensione anticipata, 64 anni d’età e 20 di contributi, il trattamento maturato deve essere superiore a 3 volte quello dell’assegno sociale e non più 2,8 come è stato finora. Si prevede, poi, uno sconto a 2,8 per le donne con 1 figlio e a 2,6 per le donne con 2 o più figli.

Questo trattamento è riconosciuto per un importo lordo mensile massimo non superiore a 5 volte il minimo previsto fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia. Decorre trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti previsti.

Di seguito una tabella riassuntiva con le le principali tipologie di pensione ordinaria o anticipata in vigore nel 2024 con le novità previste dalla Legge di Bilancio.

PensioneEtàAnni di ContributiAltro
Quota 103 62 41 Finestra di 7 mesi per i dipendenti privati

Finestra di 9 mesi per i dipendenti pubblici

Tetto massimo al valore lordo mensile dell’assegno
Ape Sociale 63,5 30/32/36 Cumulabile solamente con redditi da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro

Per le madri riduzione del requisito contributivo di 1 anno per ogni figlio (massimo 2 anni)
Opzione Donna 61 35 60 anni d’età con un figlio

59 anni d’età con 2 o più figli oppure se licenziate/dipendenti di aziende in crisi
Pensione anticipata sistema misto uomini 42 anni e 10 mesi
Pensione anticipata sistema misto donne 41 anni e 10 mesi
Pensione di vecchiaia sistema contributivo 67 20 Importo almeno pari all’assegno sociale
Pensione anticipata sistema contributivo 64 20 Importo almeno 3 volte l’assegno sociale (2,8 per le donne con 1 figlio e 2,6 per le donne con 2 o più figli)

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