Certificazione Unica verso l’addio per forfettari e minimi: cosa cambia dal 1° gennaio 2024

Anna Maria D’Andrea - Certificazione Unica

Certificazione Unica forfettari e minimi, abolizione dell'obbligo di invio per i sostituti d'imposta a partire dalle somme erogate dal 1° gennaio 2024. La novità è parte delle misure in ottica di semplificazione degli adempimenti previste dal decreto legislativo attuativo della riforma fiscale approvato il 23 ottobre. Cosa cambia

Certificazione Unica verso l'addio per forfettari e minimi: cosa cambia dal 1° gennaio 2024

Dal Fisco digitale una razionalizzazione degli adempimenti: verso l’eliminazione della Certificazione Unica per forfettari e minimi a decorrere dal 2024.

Questa una delle novità previste dal decreto legislativo in materia di semplificazione approvato in Consiglio dei Ministri il 23 ottobre 2023, che snellisce gli obblighi previsti per i sostituti d’imposta in relazione alle somme corrisposte a partire dal prossimo anno.

La novità si lega all’avvio dell’obbligo generalizzato della fatturazione elettronica, che proprio dal 1° gennaio prossimo compirà un nuovo e ultimo passo, con l’estensione a tutte le partite IVA a prescindere dal volume di ricavi o compensi.

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Certificazione Unica verso l’addio per forfettari e minimi: cosa cambia dal 1° gennaio 2024

Il decreto legislativo contenete semplificazioni in materia di adempimenti tributari, approvato nel corso del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2023, inserisce un nuovo tassello nel percorso per l’attuazione della riforma fiscale, con una serie di novità in materia di dichiarazioni.

Alle novità sul modello 730 e sulla precompilata anche per le partite IVA si affianca la razionalizzazione degli adempimenti per i sostituti d’imposta, con un focus specifico anche sugli obblighi di certificazione dei compensi erogati.

In particolare, modificando quanto previsto attualmente dall’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, si prevede che a decorrere dal periodo d’imposta 2024 verrà meno l’obbligo di trasmissione e consegna della Certificazione Unica relativamente ai titolari di partita IVA in regime forfettario e nel regime dei minimi.

L’eliminazione della CU di minimi e forfettari è una delle novità previste in ottica di semplificazione degli adempimenti, alla luce dell’estensione a tutte le partite IVA dell’obbligo di fatturazione elettronica.

Addio alla CU di minimi e forfettari con l’avvio dell’obbligo di fattura elettronica per tutti dal 1° gennaio 2024

La novità previste dal decreto sulle semplificazioni degli adempimenti tributari rende quindi palese che non vi saranno passi indietro sulle novità già in calendario per il prossimo anno.

Dal 1° gennaio 2024, stando a quanto previsto dal Decreto PNRR 2, partirà infatti l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica. Addio quindi agli esoneri ormai residuali e, in particolare, all’esclusione dal perimetro dei soggetti obbligati delle partite IVA al di sotto della soglia di 25.000 euro di ricavi o compensi.

Si ricorda che già a partire dal 1° luglio 2022 la fatturazione elettronica è stata estesa obbligatoriamente ai titolari di partita IVA titolari di ricavi o compensi superiori a 25.000 euro nel corso nel 2021.

Nella platea dei soggetti obbligati, quindi, sono entrati anche i titolari di partita IVA precedentemente esonerati, ossia i titolari di partita IVA in regime di vantaggio, in regime forfettario e associazioni sportive dilettantistiche, associazioni senza fini di lucro e pro loco che hanno esercitato l’opzione di cui agli articoli 1 e 2 della legge 16 dicembre 1991, n. 398, in caso di proventi da attività commerciali non superiore a 65.000 euro.

Dal 1° gennaio 2024 l’obbligo abbraccerà anche le partite IVA minori, con una razionalizzazione però degli adempimenti fiscali.

Come previsto quindi dal decreto legislativo che attua un ulteriore tassello della riforma fiscale e che rivede il calendario delle scadenze, all’obbligo di fatturazione elettronica si affiancherà il venir meno della necessità di trasmissione della Certificazione Unica di forfettari e minimi.

I dati relativi ai compensi erogati saranno automaticamente disponibili negli archivi dell’Agenzia delle Entrate, per effetto della trasmissione tramite il Sistema di Interscambio delle fatture relative alle operazioni eseguite dal 1° gennaio 2024.

Un primo segnale, quindi, degli effetti positivi del Fisco digitale, con il quale si punta a semplificare anche il complesso e frastagliato panorama degli adempimenti.

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