Cassa integrazione e modifica delle modalità di pagamento: istruzioni INPS

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Cassa integrazione e modifica delle modalità di pagamento, quando è possibile? Nel messaggio numero 2066 del 19 maggio 2020, le istruzioni INPS su come procedere e le indicazioni su quando è necessario presentare una nuova richiesta di CIGO e CIGS.

Cassa integrazione e modifica delle modalità di pagamento: istruzioni INPS

Cassa integrazione e modifica delle modalità di pagamento: nel messaggio numero 2066 del 19 maggio 2020, le istruzioni INPS su come possono procedere le aziende che si trovano in difficoltà economica e non riescono a corrispondere le somme dovute ai lavoratori e le eccezioni introdotte per le richieste di accesso agli ammortizzatori sociali con causale Covid 19.

Stessa possibilità è prevista anche in caso di CIGS cassa integrazione guadagni straordinaria, determinata da un apposito decreto del Ministero del Lavoro.

Cassa integrazione e modifica delle modalità di pagamento: quando è possibile?

Secondo le regole ordinarie, stabilite dall’articolo 7 del Decreto legislativo numero 148 del 2015, è l’azienda che deve procedere con il pagamento della cassa integrazione ai lavoratori per poi recuperare le somme tramite conguaglio.

Ma non è l’unica possibilità:

  • in caso di difficoltà finanziarie, l’azienda che ha avuto accesso alla CIGO può chiedere il pagamento diretto all’INPS dimostrando di averne i requisti e presentando la documentazione indicata nell’allegato 2 della circolare numero 197 del 2015;
  • per la cassa integrazione con causale COVID-19 a cui si applicano le novità introdotte dal DL Cura Italia il pagamento diretto da parte di INPS può essere richiesto anche senza fornire alcuna documentazione circa le difficoltà finanziarie dell’impresa.

In linea generale la richiesta può avvenire anche dopo la presentazione della domanda di accesso alla CIGO, “se le condizioni che danno titolo a detta richiesta si manifestino dopo la presentazione della domanda”, specifica il messaggio numero 2066 del 2020.

Cassa integrazione e modifica delle modalità di pagamento: le istruzioni INPS su come procedere

Nei casi di richieste di pagamento diretto che arrivano dopo la domanda di concessione dell’integrazione salariale e il rilascio dell’autorizzazione, si verificano due situazioni:

  • se l’azienda non ha ancora effettuato dei conguagli, la Struttura territoriale competente deve annullare l’autorizzazione originaria ed emettere una nuova autorizzazione per l’intero periodo di cassa;
  • in presenza di conguagli già effettuati da parte dell’azienda, la Struttura territoriale di riferimento chiude l’autorizzazione originaria, decurtando le ore richieste a pagamento diretto, alla data del provvedimento di accoglimento della richiesta di modifica della modalità di pagamento ed emette una nuova autorizzazione.

In questo ultimo caso, l’azienda è tenuta a presentare una nuova domanda con le caratteristiche seguono:

  • deve riguardare solo il periodo e le ore per cui si chiede il pagamento diretto da parte dell’INPS;
  • deve essere corredata dalla documentazione utile ad attestare le difficoltà finanziarie dell’impresa, fanno eccezione anche in questo caso tutte le aziende che accedono alla cassa integrazione con causale Covid 19.

Il messaggio specifica:

“In ogni caso, non potranno essere accolte le richieste di cambio della modalità di pagamento qualora si sia già verificata la decadenza dal conguaglio prevista dall’articolo 7, comma 3, del D.lgs n. 148/2015”.

Cassa integrazione guadagni straordinaria e modifica delle modalità di pagamento

Stessa variazione può avvenire anche nel caso della cassa integrazione guadagni straordinaria, come specifica il messaggio INPS:

“Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali può adottare decreti che prevedono la modifica della modalità di pagamento delle integrazioni salariali straordinarie, da conguaglio a pagamento diretto ai lavoratori”

A richiederla deve essere sempre l’azienda, come conseguenza dell’aggravamento delle condizioni finanziarie.

Ma ci può essere anche un altro tipo di variazione: il Ministero può decretare l’annullamento del pagamento diretto concesso in origine, dopo aver verificato la mancanza dei requisiti previsti per il riconoscimento.

In questo caso, l’integrazione salariale straordinaria concessa rimane efficace, ma deve essere l’azienda ad anticipare le somme che poi può recuperare tramite conguagli tramite i flussi Uniemens.

In entrambi i casi, c’è la necessità di un decreto di modifica e di riparametrare l’autorizzazione originaria.

L’INPS specifica:

“Sul numero di decreto di modifica, inoltre, deve essere emessa una nuova autorizzazione, su apposita istanza dell’azienda beneficiaria, con riferimento al solo periodo interessato dalla nuova modalità di pagamento”.

Il documento, inoltre, soffermandosi sulle istruzioni operative passa a rassegna anche tutte le altre tipologie di decreti ministeriali previsti per la CIGS, dalla sospensione fino alla revoca, nel caso in cui vengano meno i requisiti.

Tutti i dettagli nel messaggio INPS numero 2066 del 19 maggio 2020.

INPS - Messaggio numero 2066 del 19 maggio 2020
Istruzioni operative per la gestione delle attività successive all’emanazione dei provvedimenti di modifica dei decreti ministeriali di concessione della cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) e della modalità di pagamento della cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO). Gestione dei decreti CIGS emanati ai sensi dell’articolo 20 del decreto-legge 17 marzo 2020, n.18 (emergenza COVID-19).

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