Bonus Renzi esteso e riforma irpef alle porte: focus sulle novità con M. C. Guerra (MEF)

Rosy D’Elia - Irpef

Bonus Renzi esteso e riforma irpef alle porte: focus sulle novità in arrivo con Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria di Stato al MEF, durante il convegno nazionale ANC organizzato a Roma il 23 gennaio 2020. Lavoratori autonomi e pensionati le prossime categorie interessate. Allo studio anche un nuovo sistema di agevolazioni per le famiglie.

Bonus Renzi esteso e una riforma iperf alle porte: a breve il decreto che darà forma concreta al taglio del cuneo fiscale, ma il governo pensa già a una rimodulazione delle aliquote che determinano il valore dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Al convegno “L’impatto delle novità fiscali sul paese e sulla professione”, organizzato a Roma il 23 gennaio dall’Associazione Nazionale Commercialisti, focus sulle novità in arrivo con la sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze Maria Cecilia Guerra.

Ai microfoni di Informazione fiscale passa a rassegna gli interessati dalla riforma irpef: pensionati, lavoratori autonomi, famiglie.

Bonus Renzi esteso e riforma Iperf alle porte: focus sulle novità con M. C. Guerra (MEF)

Dal 1° luglio 2020 per i lavoratori dipendenti che già percepivano il bonus Renzi, le somme in busta paga saranno più consistenti, passando da 80 a 100 euro. Un bonus Irpef sarà riconosciuto anche a chi percepisce un reddito fino a 40.000 euro con un meccanismo decrescente. Così il governo ha disegnato il taglio del cuneo fiscale approvato con la Manovra 2020.

Pensionati e incapienti sono i grandi esclusi:

“La misura è stata decisa dalla Legge di Bilancio, vorrei sottolineare che il governo sta facendo proprio in questi giorni il decreto, quindi diamo seguito all’impegno preso, la misura riguardava esattamente un intervento di riduzione fiscale sui lavoratori dipendenti”

Spiega la sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze Maria Cecilia Guerra.

“L’intervento è il primo di una riforma fiscale, è centrato sui lavoratori dipendenti e ne riduce l’onere fiscale in larga parte quindi non può essere una misura pensata per gli incapienti”.

Per loro c’è bisogno di altri strumenti di sostegno. E cita come esempio il reddito di cittadinanza.

Una misura “discriminatoria” per usare le parole con cui Andrea De Bertoldi, Fratelli d’Italia, ha commentato il taglio del cuneo fiscale durante il convegno ANC?

Più che altro una scelta, che Maria Cecilia Guerra motiva in questo modo:

“siamo partiti dai lavoratori dipendenti perché al momento, insieme ai pensionati, sono quelli che occupano tutta la base imponibile dell’Irpef, insieme costituiscono l’85%, secondo gli ultimi dati che abbiamo a disposizione. Per questo è giusto partire dalla categoria che è di più sotto il peso della progressività dell’imposta”.

Bonus Renzi esteso e riforma Iperf alle porte: novità per pensionati, autonomi e famiglie

Il potenziamento del bonus Renzi, più consistente e accessibile da una platea più ampia, è solo un primo passo. Si sta studiando una riforma Irpef che include anche altri soggetti, come sottolinea la sottosegretaria MEF:

“Pensionati e lavoratori autonomi che non accedono al regime forfettario sono i prossimi interessati, dovranno essere considerati come tutti i contribuenti nell’ambito di una riforma irpef più ampia, più completa che ha la funzione di semplificare il sistema rendendolo anche più equo, facendo sì che non ci sia una progressività per salti, come abbiamo adesso, nel passaggio dal secondo al terzo scaglione in cui l’aliquota cresce improvvisamente di 11 punti”.

L’obiettivo è quello di introdurre una maggiore e migliore progressività, ma anche di ridefinire il sistema delle detrazioni.

“In particolare sembra intenzione della maggioranza unificare l’intervento a favore delle famiglie con figli mettendo insieme detrazioni familiari e assegni familiari, che hanno logiche diverse e sono molto frammentati, in un unico strumento, che potrebbe essere gestito fuori dall’Irpef. Ecco che si aprirebbero gli spazi per una rimodulazione più comprensibile anche per i contribuenti.”

E conclude con una visione ottimistica sulle novità in programma:

“Le imposte non si pagano mai volentieri, ma si pagano più volentieri se se ne capisce il senso, se tutti le pagano, se sono distribuite secondo un criterio di equità”.

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