Bonus facciate per un immobile ereditato: istruzioni sulla cessione del credito

Rosy D’Elia - Imposte

La fruizione del bonus facciate per un immobile ereditato è al centro della risposta all'interpello numero 213 del 2023: non è possibile effettuare la cessione del credito in maniera “retroattiva” per la persona deceduta

Bonus facciate per un immobile ereditato: istruzioni sulla cessione del credito

Dall’Agenzia delle Entrate arrivano chiarimenti sulla fruizione del bonus facciate per un immobile ereditato: non è possibile effettuare la cessione del credito per le quote di detrazione che competono alla persona deceduta, se quest’ultima non lo ha fatto. Per gli anni successivi non c’è nessun ostacolo.

I dettagli sono contenuti nella risposta all’interpello numero 213 del 14 febbraio 2023: come di consueto, lo spunto per fare luce sulle regole da seguire arriva dall’analisi di un caso pratico.

Bonus facciate per un immobile ereditato: è possibile effettuare la cessione del credito?

Protagonista è un contribuente che ha ereditato dal padre, deceduto lo scorso anno, un immobile oggetto di interventi che sono stati effettuati nel 2021 e che danno diritto al cosiddetto bonus facciate, ovvero la detrazione pari prima al 90 e poi al 60 per cento che è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2020.

All’Agenzia delle Entrate si rivolge per verificare la possibilità di optare per la cessione del credito corrispondente al bonus facciate in qualità di erede.

Con la risposta all’interpello numero 213 del 14 febbraio 2023, l’Amministrazione finanziaria non lascia spazio a dubbi: non è possibile cedere alle banche le quote di detrazione di competenza della persona deceduta.

Libera scelta sulla modalità di fruizione del bonus facciate a partire dal periodo d’imposta in cui l’erede ha la detenzione materiale e diretta del bene.

Agenzia delle Entrate - Risposta all’interpello numero 213 del 14 febbraio 2023
Bonus facciate – Cessione, da parte dell’erede, delle rate residue di detrazione non fruite dal de cuius – Articolo 121 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34

Bonus facciate per un immobile ereditato: la detenzione del bene sblocca la cessione del credito

Nel motivare la sua risposta l’Agenzia delle Entrate prima di tutto chiarisce:

“In caso di decesso dell’avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all’erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene”.

Come ricorda il documento, il bonus facciate consiste in una detrazione pari al 90 per cento delle spese sostenute nel 2020 e 2021 per i lavori di recupero o restauro e pari al 60 per cento per quelle sostenute nel 2022 accessibile in dieci quote di pari importo a partire dall’anno di sostenimento delle spese.

Anche in questo caso, come per altre agevolazioni legate a interventi edilizi, oltre all’utilizzo diretto della detrazione spettante la normativa di riferimento prevede altre due strade alternative:

  • sconto in fattura, applicato dai fornitori che poi lo recuperano sotto forma di credito d’imposta;
  • cessione del credito.

Il contribuente che eredita un immobile oggetto di interventi che danno diritto al bonus facciate può scegliere, quindi, questa terza opzione, ma solo a partire dal periodo di sua competenza, come chiarisce l’Agenzia delle Entrate:

“In qualità di erede che ha la detenzione materiale e diretta del bene, potrà, (...), dal periodo d’imposta 2022 utilizzare le rate residue della detrazione direttamente nella propria dichiarazione dei redditi riferita a tali anni o, in alternativa, esercitare l’opzione per la cessione del credito corrispondente alle predette rate (...)”.

La cessione del credito non può essere effettuata invece per il 2021, anno in cui la quota di detrazione del bonus facciate spetta alla persona deceduta.

C’è un’unica possibilità: “il relativo importo va indicato, secondo le modalità ordinariamente previste, nella dichiarazione dei redditi da presentare a nome del de cuius per il periodo d’imposta 2021”.

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