70.000 assunzioni nella scuola per ripartire

Stefano Paterna - Scuola

Il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina ha annunciato le nuove assunzioni emergenziali di docenti e ATA a tempo determinato in vista della riapertura delle aule il 14 settembre. Le risorse assegnate con il Decreto Agosto ammontano 363 milioni di euro per il 2020. Perplessità sindacali sulla clausola del licenziamento per giusta causa in caso di riaccensione dell'epidemia.

70.000 assunzioni nella scuola per ripartire

L’ operazione “Ritorno a scuola” sembra procedere nonostante tutto, numeri al rialzo del contagio di COVID-19 compresi. È solo di ieri, 27 agosto, l’annuncio da parte del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina di 70.000 nuove assunzioni a tempo determinato per fronteggiare l’emergenza della riapertura delle attività didattiche dopo la chiusura per pandemia e l’avvio dell’anno scolastico con il virus ancora circolante.

“La novità di oggi è che ho appena firmato il nuovo decreto che ripartisce i soldi per le assunzioni del personale scolastico per l’emergenza. Saranno in tutto circa 70 mila, tra docenti e personale ATA. Una misura unica in Europa e che aiuterà molto nella ripartenza”, ha dichiarato la titolare del dicastero di viale Trastevere.

Le risorse sono state rese disponibili grazie alla firma Decreto interministeriale tra ministero dell’Istruzione e Mef del 27 agosto che ha determinato la ripartizione del miliardo assegnato alla scuola dal Decreto Agosto.

Ma vediamo nello specifico come sarà suddiviso questo finanziamento.

Rientro a scuola, 70.000 assunzioni per ripartire: la ripartizione dei fondi del Decreto Agosto

Il miliardo di euro aggiuntivo arrivato alla vigilia di Ferragosto servirà ai seguenti scopi:

  • a consentire le 70.000 assunzioni di cui parla Azzolina saranno i 363 milioni di euro previsti per il 2020 (ai quali si aggiungono 552 milioni per il 2021). Sono infatti, risorse che serviranno a sostituire il personale dal primo giorno di assenza e si sommano a quelle già stanziati tramite la legge 77 del 2020. La metà verrà assegnata in base al numero degli alunni e l’altra metà sulla base delle richieste degli uffici scolastici regionali;
  • 29 milioni per l’anno in corso e 41 milioni per il prossimo sono invece destinati per l’acquisizione (soprattutto tramite l’affitto) di nuovi spazi per l’attività didattica resi necessari dall’obbligo di distanziamento per contenere l’epidemia di Coronavirus;
  • 4,8 milioni di euro serviranno per incrementare il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa delle scuole. In pratica si tratta della remunerazione delle prestazioni aggiuntive del personale delle scuole nei mesi di agosto e settembre per il supporto degli uffici scolastici territoriali per la costituzione delle graduatorie GPS. A questo stanziamento si aggiungono anche 200 milioni per il pagamento dello straordinario per il personale del ministero dell’Istruzione impegnato in maggio e settembre di quest’anno per quel che riguarda sempre le Gps e le procedure di mobilità e reclutamento del personale scolastico a tempo indeterminato e determinato;
  • 3 milioni nel 2020 (7 milioni nel 2021) sono utilizzati per i cosiddetti patti educativi di comunità che saranno gestiti dagli uffici scolastici regionali.

Rientro a scuola, 70.000 assunzioni per ripartire ma sono ancora tanti i nodi da sciogliere

La buona notizia venuta dal ministro dell’Istruzione non placa però le inquietudini del fronte sindacale che come più volte riportato è sul piede di guerra per molti motivi: dalle modalità del “Concorsone”” della scuola fino alla didattica digitale integrata.

Anche su queste assunzioni emergenziali si registrano le perplessità, ad esempio, del sindacato di categoria Flc Cgil sul tema della disciplina di licenziamento alla quale sarebbero sottoposti questi lavoratori e che è legata alla possibilità di un nuovo lockdown a causa del possibile riaccendersi della pandemia.

“Dissentiamo in modo netto con la clausola del licenziamento per giusta-causa: le esigenze dell’amministrazione vanno tenute insieme alla dignità dei lavoratori e il provvedimento, invece, va a senso unico”, si legge in effetti in un comunicato di fine luglio che si riferiva alla prospettiva delle assunzioni a tempo determinato con queste modalità.

Anche su questi aspetti si dovrà continuare a lavorare in vista della riapertura delle attività didattiche prevista per il 14 settembre.

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