Contratto scuola, i punti dell’atto di indirizzo per il rinnovo

Stefano Paterna - Scuola

Contratto scuola, il Ministero dell'Istruzione ha presentato il 1° febbraio 2022 il documento con le linee di indirizzo per il rinnovo dei contratti di docenti e ATA. Al centro delle novità ci sono, tra gli altri aspetti, la formazione alle nuove tecnologie, il welfare contrattuale e le prestazioni sanitarie integrative. Per i sindacati le risorse stanziate non sono sufficienti al raggiungimento degli obiettivi.

Contratto scuola, i punti dell'atto di indirizzo per il rinnovo

Contratto scuola per docenti e ATA, il Ministero dell’Istruzione il 1° febbraio 2022 ha presentato alle organizzazioni sindacali l’Atto di indirizzo in materia di rinnovi alla presenza del Ministro Patrizio Bianchi.

Il contratto del personale della scuola è in realtà scaduto dall’ormai lontano 2019, e l’illustrazione dell’atto di indirizzo del Governo fa presagire che la stagione del rinnovo si stia finalmente avvicinando anche per questo comparto della Pubblica Amministrazione.

Secondo quanto comunicato dal Ministero dell’Istruzione, il documento presentato ai sindacati ha come quadro di riferimento le risorse messe a disposizione dal PNRR, il Patto per la scuola, il Testo unico sul pubblico impiego e il precedente “Atto di indirizzo quadro per i rinnovi contrattuali delle pubbliche amministrazioni per il triennio 2019-2021”.

Ma vediamo i punti essenziali dell’Atto predisposto dal Ministero e le osservazioni avanzate dai sindacati.

Contratto scuola, i punti dell’atto di indirizzo per il rinnovo: formazione, welfare, ordinamento professionale ATA

L’Atto di indirizzo per il rinnovo dei contratti del personale docente e non docente della scuola, presentato dal MIUR il 1° febbraio 2022, mette al centro dell’attenzione alcuni aspetti specifici, come la formazione dei docenti alle nuove tecnologie, l’ordinamento professionale degli ATA e il welfare lavorativo.

Come anticipato, il documento non nasce dal nulla, ma si inquadra nel percorso tracciato dalle risorse stanziate per la scuola dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, dal Patto per la scuola sottoscritto proprio dal Ministro Bianchi con i sindacati lo scorso anno, dal Testo unico sul pubblico impiego o meglio il Decreto Legge 165 del 2001 e dall’Atto di indirizzo quadro per i rinnovi contrattuali delle pubbliche amministrazioni per il triennio 2019-2021.

In particolare:

  • per la formazione professionale si prevede un pacchetto di ore dedicate ai docenti e al personale ATA per la conoscenze delle nuove tecnologie e degli strumenti informatici nelle rispettive sfere di competenza, ovvero metodologie didattiche innovative, competenze linguistiche e digitali per chi sale in cattedra e digitalizzazione per il lavoro amministrativo per chi lavora nelle segreterie;
  • welfare lavorativo, è prevista l’individuazione di interventi quali il sostegno alla genitorialità, prestazioni sanitarie integrative, formazione e mobilità sostenibile;
  • adeguamento dell’Ordinamento professionale del personale ATA ai nuovi compiti derivanti dall’autonomia scolastica e dalle innovazioni tecnologiche. In questo caso è prevista una specifica attività di formazione con risorse aggiuntive e, in particolare, si punta alla valorizzazione dei DSGA, i Direttori dei servizi generali e amministrativi delle scuole. Si tratta, infatti di personale di cui c’è una grande carenza negli istituti e che spesso viene sostituito in emergenza da assistenti amministrativi che ricoprono le stesse mansioni, ma ai quali non viene riconosciuta la qualifica.

Inoltre, il nuovo contratto da stipulare con le organizzazioni di categoria dovrà riunire in un unico testo tutte le norme contrattuali e regolamenterà anche gli aspetti disciplinari e relativi allo smart working, quest’ultimo riferito ovviamente soprattutto al personale ATA, dato che la didattica in presenza sarà l’ordinaria e fondamentale modalità di attività nella scuola post-pandermica.

Atto di indirizzo per il rinnovo del contratto scuola: le osservazioni dei sindacati

Le organizzazioni sindacali di categoria hanno generalmente ben accolto gli impegni del Governo in materia di rinnovo dei contratti del personale scolastico.

Le osservazioni critiche non si sono concentrate sugli obiettivi, ma più che altro sulla quantità di risorse che vengono giudicate inadeguate al raggiungimento degli stessi.

In questo senso sono andate le osservazioni della Uil Scuola e della Flc Cgil:

“Servono risorse aggiuntive destinate al sistema di istruzione statale” - ha dichiarato ad esempio Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola - “per il rinnovo del contratto e per superare il problema degli organici e del precariato”.

Entrambe le organizzazioni, peraltro, hanno evidenziato forti critiche al Contratto collettivo nazionale integrativo sulla mobilità 2022-25 del personale scolastico formato dalla sola Cisl che per la Flc Cgil costituisce “un grave vulnus nelle relazioni sindacali” su cui l’organizzazione sindacale “non intende soprassedere”.

È stato invece molto apprezzato dalla Cisl Scuola il proposito di riscrivere il testo del Contratto collettivo nazionale semplificandolo e unificandolo per renderne più semplice la consultazione.

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