Aiuti alle famiglie, priorità a chi ha più di due figli: novità in cantiere con la Legge di Bilancio 2024

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Calano sempre di più le nascite, si studiano misure innovative per chi ha più di due figli: gli aiuti alle famiglie hanno un posto di priorità, lo ha confermato il Ministro Giorgetti durante l'audizione sulla NADEF del 10 ottobre

Aiuti alle famiglie, priorità a chi ha più di due figli: novità in cantiere con la Legge di Bilancio 2024

Si entra sempre più nel vivo dei lavori che porteranno all’approvazione della Legge di Bilancio 2024: ci sono poche certezze, ma tra i punti fermi ci sono sicuramente gli aiuti alle famiglie.

Annunciati dalla premier Meloni fin dalla scorsa estate e confermate anche dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti durante la conferenza stampa di presentazione della Nota di Aggiornamento al DEF (Documento di Economia e Finanza) in questi giorni al centro di un ciclo di audizioni.

Il numero uno di via XX Settembre ha parlato di “premi per incentivare la natalità”. Ma in cosa consisteranno queste forme di sostegni?

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Aiuti alle famiglie nella Legge di Bilancio, priorità a chi ha più di due figli

La risposta, ampia e dai contorni poco chiari, è nel testo della NADEF 2023:

“In presenza di una preoccupante flessione delle nascite, il Governo intende
promuovere ulteriormente la genitorialità e sostenere le famiglie con più di due figli. È pertanto allo studio una misura innovativa a favore delle famiglie con redditi medi e bassi, che sarà anch’essa finanziata dalla legge di bilancio”
.

D’altronde i dati Istat parlano chiaro: nel 2022 ci sono state meno di 400.000 nascite.

Durante l’audizione proprio sulla NADEF che si è tenuta questa mattina, 10 ottobre, Giancarlo Giorgetti ha confermato ancora una volta la necessità di agire contro la denatalità come una delle principali priorità della Legge di Bilancio 2024 senza però entrare nel dettaglio degli strumenti in cantiere.

“Abbiamo gli indici di fertilità peggiori di Europa. Ci saranno misure innovative e un forte stanziamento per la nascita del terzo e quarto figlio per rimuovere ogni tipo di remora di carattere economico, che non deve essere spinta ma nemmeno frenata da scelte di carattere fiscale o economico”.

Secondo le anticipazioni fornite dal quotidiano Il Sole 24 Ore pubblicato nella stessa giornata, sarebbero tre le strade studiate dal Governo per indirizzare il miliardo da utilizzare per incentivare le nascite:

  • una ulteriore revisione del meccanismo di calcolo dell’assegno unico potenziando le maggiorazioni previste o eliminando il vincolo dei 21 anni attualmente in vigore;
  • un ritorno alle detrazioni per figli a carico, alternative all’importo che si riceve mensilmente con l’assegno unico;
  • l’introduzione del cosiddetto quoziente familiare, che la Giorgia Meloni ha citato fin dalle sue prime dichiarazioni da premier e che per ora è stato sperimentato solo in relazione al Superbonus.

Legge di Bilancio 2024, aiuti alle famiglie in arrivo: l’equilibrio da trovare tra obiettivi e risorse

I giochi sono ancora aperti e il Governo sta studiando la ricetta migliore da adottare, anche alla luce delle risorse (poche) a disposizione, per mettere in campo nuovi aiuti alle famiglie e favorire la natalità.

Sicuramente tra le tre strade descritte il quoziente familiare è l’ipotesi che ha la dose di innovazione più alta.

Come evidenziato da Giovambattista Palumbo su queste pagine, può essere definito come il complesso del reddito familiare tassato per quote, dividendo lo stesso reddito per un quoziente determinato in funzione del numero e delle caratteristiche dei componenti del nucleo.

Rispetto al sistema attuale, che prevede una tassazione su base individuale, la novità sarebbe quindi rilevante.

L’obiettivo finale è quello di garantire gli aiuti alle famiglie più numerose per favorire la natalità.

Le pensioni valgono il 16 per cento del PIL, ha sottolineato Giancarlo Giorgetti durante l’audizione sulla NADEF il 10 ottobre 2023 evidenziando gli effetti che derivano da “aumento della longevità” e “forte contrazione delle nascite”.

Ma tra le strategie e gli obiettivi c’è la necessità di far quadrare i conti.

La Banca d’Italia, infatti, nello stesso ciclo di audizioni ha evidenziato la fragilità dell’associazione della riduzione del tax gap alla possibilità di finanziare il pacchetto di novità della Legge di Bilancio in cui rientrano anche gli aiuti alle famiglie.

E ha sottolineato:

“A fronte di nuovi oneri di natura permanente o di difficile rimozione è sempre opportuno individuare coperture certe, di entità adeguata e con natura altrettanto permanente.

Qualsiasi scelta dovrà passare, prima di tutto, dai numeri presenti e futuri che attualmente indicano la strada obbligata della cautela.

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