Agevolazioni imprese: dal MISE 100 milioni per PMI e enti locali

Tommaso Gavi - Incentivi alle imprese

Agevolazioni imprese, 100 milioni di euro per transizione ecologica, autoimprenditorialità, turismo, cultura e riqualificazione aree urbane. Le risorse sono previste dal nuovo bando MISE per PMI e enti locali. I progetti pilota sono finanziabili fino a 10 milioni di euro ciascuno.

Agevolazioni imprese: dal MISE 100 milioni per PMI e enti locali

Agevolazioni imprese, il MISE pubblica un nuovo bando da 100 milioni di euro per favorire la transizione ecologica, l’autoimprenditorialità, il turismo, la cultura e la riqualificazione aree urbane.

La notizia è stata resa nota tramite il portale del Ministero il 3 agosto 2021.

I destinatari dei contributi sono PMI ed enti locali che realizzeranno progetti pilota innovativi per favorire la promozione e lo sviluppo del sistema produttivo in Italia.

Ognuno dei progetti che saranno selezionati potrà essere finanziato con un ammontare massimo di 10 milioni di euro.

Agevolazioni imprese: dal MISE 100 milioni per PMI e enti locali

Le agevolazioni per le imprese continuano. Dopo la pubblicazione degli incentivi per le PMI relativi ai bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+, il Ministero dello Sviluppo economico rende noto che ci sono 100 ulteriori milioni di euro per enti locali e piccole e medie imprese.

La notizia è stata pubblicata sul sito del Ministero il 3 agosto 2021.

Ad essere finanziati saranno i progetti pilota innovativi che hanno come finalità la promozione e lo sviluppo del sistema produttivo in Italia.

Le risorse sono infatti messe a disposizione per incentivare:

  • la transizione ecologica;
  • l’autoimprenditorialità;
  • il turismo;
  • la cultura;
  • la riqualificazione aree urbane.

Il bando stabilisce i termini e le modalità della richiesta dei contributi previsti per l’agevolazione.

MISE - Decreto direttoriale del 30 luglio 2021
Bando per PMI ed enti locali con modalità e termini per la presentazione delle domande.

I progetti pilota saranno valutati da una commissione tecnica, nominata con decreto del Ministro dello sviluppo economico, che sarà formata da cinque componenti:

  • 3 membri in in rappresentanza del MISE;
  • un membro in rappresentanza del Ministero dell’economia e delle finanze;
  • un membro in rappresentanza di Unioncamere.

In merito il MISE spiega quanto segue:

“Si tratta di interventi che rientrano tra le linee di azione portate avanti dal Ministro Giorgetti per supportare la competitività delle imprese e delle amministrazioni pubbliche locali in questa fase di rilancio dell’economia del Paese.”

Agevolazioni imprese: i destinatari del bando MISE

All’interno del bando vengono definite le modalità di presentazione delle domande, i progetti che devono essere presentati per concorrere alle risorse messe a disposizione per l’agevolazione e i destinatari di tali risorse.

Per quanto riguarda le piccole e medie imprese, all’atto della domanda devono rispettare i seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione coatta o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e sono in regola in relazione agli obblighi contributivi;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • non essere destinatarie di una sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
  • non avere legali rappresentanti o amministratori condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda;
  • non essere in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata all’articolo 2, punto 18, del Regolamento GBER, all’articolo 2, punto 14 del Regolamento ABER e all’articolo 3, punto 5 del Regolamento FIBER;
  • nel caso di agevolazioni concesse ai sensi dell’articolo 14 del Regolamento GBER, non aver effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda di agevolazione, una delocalizzazione verso lo stabilimento oggetto dell’investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni e si impegnano a non farlo nei due anni successivi al completamento dell’investimento iniziale oggetto della domanda di agevolazione.

Per quanto riguarda invece gli interventi pubblici, gli enti locali devono rispettare quanto segue:

  • avere sede legale nell’area nella quale sono realizzati gli interventi previsti dal progetto pilota;
  • nel caso di agevolazioni concesse ai sensi dell’articolo 56 del Regolamento GBER, non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea e non sono in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata all’articolo 2, punto 18, del Regolamento GBER.

Per presentare la domanda è necessario compilare l’allegato 1 al decreto.

Ogni progetto pilota può riguardare al massimo due dei seguenti settori:

  • competitività del sistema produttivo, in relazione alle potenzialità di sviluppo economico dell’area interessata;
  • valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile;
  • transizione ecologica;
  • autoimprenditorialità;
  • riqualificazione delle aree urbane e delle aree interne.

I progetti ammissibili sono quelli che rientrano nella seguente lista:

  • progetti di investimento;
  • progetti di avviamento;
  • progetti di innovazione;
  • progetti di investimento nel settore della produzione agricola primaria;
  • progetti di investimento nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli;
  • progetti di investimento nel settore della pesca e dell’acquacoltura.

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