Slittano a metà mese le scadenze fiscali di agosto 2025. Dalle imposte ai contributi INPS, le date da segnare in calendario dopo la sospensione feriale

Un mese meno intenso sul fronte delle scadenze fiscali: ad agosto 2025, come di consueto, anche il Fisco va in ferie e così adempimenti e versamenti slittano dopo Ferragosto.
La sospensione feriale comporta che tutti gli adempimenti previsti nella prima parte del mese sono automaticamente differiti a venerdì 20 agosto, senza l’applicazione di sanzioni. Questa la data da segnare in rosso per le partite IVA che hanno optato per il versamento delle imposte sui redditi con maggiorazione, ma anche chi ha optato per il pagamento di saldo e primo acconto a rate.
Il 20 agosto è anche l’appuntamento con la seconda rata dei contributi dovuti da artigiani e commercianti, così come dei versamenti dell’IVA dovuta dai contribuenti mensili e trimestrali.
Unica eccezione è rappresentata dalla rottamazione quater: la prima rata dovuta dai riammessi così come la nona prevista dal piano originario potrà essere pagata entro il 5 agosto, sfruttando la tolleranza di cinque giorni.
Un focus sul calendario degli appuntamenti del mese.
Il calendario delle scadenze fiscali di agosto 2025
Scadenza | Adempimento |
---|---|
5 agosto | Rata rottamazione quater con “tolleranza” |
20 agosto | Saldo e primo acconto imposte partite IVA con maggiorazione |
20 agosto | Seconda rata imposte sui redditi dipendenti e pensionati (con maggiorazione) |
20 agosto | Terza rata delle imposte sui redditi dipendenti e pensionati (senza maggiorazione) |
20 agosto | Adempimenti periodici IVA, IRPEF e contributi INPS |
20 agosto | Seconda rata contributi fissi artigiani e commercianti |
25 agosto | Invio elenchi intrastat |
Scadenze fiscali agosto 2025: come funziona la sospensione feriale
Parte dal 1° del mese e proseguirà fino al 20 agosto la sospensione feriale degli adempimenti.
Le imposte dovute nel periodo dello stop feriale potranno essere versate senza l’applicazione di sanzioni entro venerdì 20 agosto.
La tregua estiva riguarda anche l’ambito dei controlli fiscali: gli avvisi bonari e l’invio di informazioni e documenti richiesti a seguito di controlli restano congelati fino al 4 settembre. In aggiunta, per tutto il mese sono di fatto interrotti gli invii di comunicazioni di irregolarità e lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate, ad eccezione dei casi indifferibili e urgenti.
La proroga feriale si applica anche ai termini processuali relativi alla giustizia tributaria, che si interrompono fino al 31 agosto e riprenderanno a decorrere a partire dal 1° settembre.
Senza tregua estiva la scadenza il 5 agosto per la rottamazione quater con tolleranza
La sospensione feriale è ampia, ma lascia fuori l’appuntamento con la scadenza ultima per pagare la rata della rottamazione quater dovuta in via ordinaria entro il 31 luglio.
Sia per i riammessi, chiamati a versare la prima rata dovuta, così come per chi ha regolarmente effettuato i pagamenti dovuti in precedenza e deve quindi pagare la nona rata del piano originario, è possibile pagare fino al 5 agosto, sfruttando la tolleranza di cinque giorni prevista per legge.
Superato il termine extra, in caso di mancato pagamento si decade in automatico dalla definizione agevolata.
Partite IVA, scadenza il 20 agosto per saldo e primo acconto 2025 con maggiorazione
Il ritorno dalle ferie estive sarà impegnativo per le partite IVA che hanno optato per il rinvio al 20 agosto dei versamenti relativi al saldo e al primo acconto delle imposte sui redditi 2025.
L’articolo 13 del decreto legge n. 84/2025 ha riscritto il calendario delle scadenze relative alla dichiarazione dei redditi 2025.
Per le partite IVA che applicano gli ISA il termine ordinario del 30 giugno è stato prorogato al 21 luglio, con possibilità di applicare l’ulteriore rinvio ai trenta giorni successivi alla scadenza.
La data da annotare per le partite IVA è quindi quella del 20 agosto, termine entro il quale il saldo e il primo acconto delle imposte sui redditi 2025, così come il saldo IVA, potranno essere versati previa maggiorazione dello 0,40 per cento.
Si riporta il calendario completo dei termini previsti:
Partite IVA beneficiarie della proroga al 21 luglio 2025:
RATA | VERSAMENTO | INTERESSI % | VERSAMENTO (*) | INTERESSI % |
---|---|---|---|---|
1ª | 21 Luglio | 0,00 | 20 agosto | 0,00 |
2ª | 20 agosto | 0,18 | 16 settembre | 0,18 |
3ª | 16 settembre | 0,51 | 16 ottobre | 0,51 |
4ª | 16 ottobre | 0,84 | 17 novembre | 0,84 |
5ª | 17 novembre | 1,17 | 16 dicembre | 1,17 |
6ª | 16 dicembre | 1,50 |
(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento
Scadenza il 20 agosto anche per saldo e primo acconto 2025 a rate
Nel concentrato scadenzario dell’Agenzia delle Entrate si contano 138 versamenti in scadenza il 20 agosto e, tra questi, la quota maggioritaria è relativa alla rateizzazione di saldo e primo acconto delle imposte sui redditi.
Ad essere chiamati alla cassa sono anche dipendenti, pensionati e partite IVA che hanno optato per la rateizzazione dell’IRPEF, della cedolare secca e delle ulteriori imposte emerse dalla dichiarazione dei redditi 2025.
In particolare, l’appuntamento del 20 agosto riguarda:
- il versamento della terza rata dovuta, in caso di pagamento a decorrere dal 30 giugno;
- il versamento della seconda rata, per coloro che hanno optato per l’avvio dei pagamenti dal 30 luglio, con maggiorazione dello 0,40 per cento;
Per completezza, si riporta di seguito il calendario integrale delle scadenze:
Dipendenti, pensionati ed esclusi dalla proroga:
RATA | VERSAMENTO | INTERESSI % | VERSAMENTO (*) | INTERESSI % |
---|---|---|---|---|
1ª | 30 giugno | 0,00 | 30 luglio | 0,00 |
2ª | 16 luglio | 0,18 | 20 agosto | 0,18 |
3ª | 20 agosto | 0,51 | 16 settembre | 0,51 |
4ª | 16 settembre | 0,84 | 16 ottobre | 0,84 |
5ª | 16 ottobre | 1,17 | 17 novembre | 1,17 |
6ª | 17 novembre | 1,50 | 16 dicembre | 1,50 |
7ª | 16 dicembre | 1,83 |
(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento
Adempimenti periodici IVA, IRPEF e INPS in scadenza il 20 agosto 2025
I titolari di partita IVA, sostituti d’imposta sono chiamati alla cassa entro il 20 agosto anche in relazione agli adempimenti periodici, e in particolare bisognerà eseguire il versamento IRPEF delle ritenute alla fonte a titolo di acconto operate dai sostituti d’imposta su:
- redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese di luglio, comprensive di addizionali comunali e regionali;
- redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese di luglio, provvigioni per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rappresentanza corrisposte nel mese precedente. Il codice tributo da utilizzare è 1040 con periodo di competenza 07/2025.
I soggetti interessati possono utilizzare lo stesso modello F24 anche per versare i contributi INPS.
Nello stesso giorno è fissato anche il termine per il versamento IVA:
- del mese di luglio 2025 per i contribuenti mensili. In questo caso è necessario utilizzare il modello F24 indicando il codice tributo 6007 nella sezione Erario;
- del secondo trimestre 2025 per i contribuenti trimestrali. In questo caso è necessario utilizzare il modello F24 indicando il codice tributo 6032 nella sezione Erario.
Contributi INPS artigiani e commercianti: in scadenza il 20 agosto la seconda rata
Appuntamento ad hoc anche per gli iscritti alla Gestione INPS artigiani e commercianti.
Il 20 agosto scade la seconda rata dei contributi fissi.
Per il 2025 le aliquote contributive per il finanziamento delle gestioni pensionistiche di artigiani e commercianti sono tutte pari al 24 per cento.
Questo perché nell’anno in corso anche l’aliquota dei contributi per i collaboratori di età inferiore a 21 anni ha raggiunto tale soglia, indicata all’articolo 24, comma 22, del DL n. 201/2011.
Continua ad applicarsi anche per il 2025 l’esonero dal 50 per cento della contribuzione in favore dei lavoratori con più di 65 anni d’età, già pensionati presso le gestioni dell’Istituto.
L’INPS inoltre segnala che da quest’anno si applicano le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, la quale ha previsto un nuovo esonero contributivo che permette di risparmiare il 50 per cento del versamento dei contributi dovuti alla gestione artigiani e commercianti nei primi tre anni di attività.
La riduzione dei contributi INPS per le nuove partite IVA resta però una delle misure ancora inattuate previste dalla Legge di Bilancio 2025.
La pubblicazione della circolare n. 83/2025 aveva fatto pensare ad uno sblocco della procedura per il riconoscimento dell’agevolazione, ma a quasi tre mesi dalla messa a punto delle istruzioni da parte dell’INPS manca l’ultimo tassello.
All’interno del “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)” dell’INPS non è ancora attiva la procedura per fare domanda e della pubblicazione del modulo da compilare non vi sono notizie.
Si attende un apposito messaggio da parte dell’Istituto per poter ottenere lo sconto contributivo e, parimenti, tramite lo stesso portale sarà messo a disposizione il modulo per l’eventuale successiva rinuncia.
Il ritardo ha un impatto tangibile per le partite IVA potenzialmente beneficiarie.
È infatti bene ricordare che artigiani e commercianti versano i contributi fissi a cadenza trimestrale, per un importo complessivo pari a:
- 4.460,64 euro per gli artigiani;
- 4.559,70 euro per i commercianti.
L’importo di ciascuna rata è quindi pari a 1.115,25 per gli artigiani e 1.137,50 per i commercianti e i dati per il pagamento sono messi a disposizione all’interno del Cassetto Previdenziale.
Scadenza il 25 agosto per gli elenchi Intrastat
Non solo versamenti. Nel calendario accorpato degli adempimenti di agosto bisogna ricordare anche l’invio degli elenchi Intrastat.
È il 25 agosto il termine entro il quale gli operatori intracomunitari con obbligo mensile dovranno provvedere alla trasmissione dei dati relativi alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE.
Le possibilità a disposizione dei contribuenti per l’invio telematico sono due:
- con invio all’Agenzia delle Dogane mediante il Servizio Telematico Doganale E.D.I. (Electronic Data Interchange);
- con inoltro all’Agenzia delle Entrate tramite invio telematico.
Per ulteriori dettagli si rimanda allo scadenzario ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scadenze fiscali agosto 2025, adempimenti e pagamenti dopo lo stop feriale