Regime forfettario per dipendenti e pensionati con limite di reddito più alto anche nel 2026: la Legge di Bilancio conferma per un nuovo anno il rialzo della soglia
Regime forfettario con limiti più ampi nel 2026 per dipendenti e pensionati.
La flat tax non cambia e anche per chi intende aprire partita IVA nel 2026, così come restare nel regime agevolato, resta in campo la soglia di 35.000 euro.
Sfuma invece l’ipotesi di portare a 100.000 euro il limite generale per l’applicazione della tassazione del 15 per cento.
Flat tax per dipendenti e pensionati, regime forfettario fino a 35.000 euro di reddito anche nel 2026
La conferma del limite di reddito per l’accesso al regime forfettario da parte di dipendenti e pensionati è inclusa tra le misure fiscali previste dalla Manovra.
Nella Legge di Bilancio 2026 viene confermata la flat tax al 15 per cento per i redditi da lavoro dipendente o da pensione fino a 35.000 euro. Una riproposizione della norma, transitoria, in vigore dal 1° gennaio dell’anno in corso finalizzata a consentire un accesso più ampio alla tassazione agevolata per le partite IVA.
A regime il limite è pari a 30.000 euro e come avvenuto lo scorso anno, anche per il 2026 la soglia sale di 5.000 euro. Non si tratta di una modifica strutturale ma di carattere temporaneo, che inciderà non solo sui nuovi accessi al forfettario ma anche sulle verifiche per la permanenza.
Potrà continuare ad applicare la flat tax del 15 per cento il titolare di partita IVA in regime forfettario che, nel 2025, ha percepito redditi da lavoro dipendente e assimilati (ad esempio pensioni) entro la soglia di 35.000 euro. Superato questo limite si passerà al regime ordinario.
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Forfettario a 100.000 euro? Nessuna novità per ora in Legge di Bilancio 2026
L’estensione del forfettario per le partite IVA con redditi da lavoro o pensione che non si affianca, almeno al momento, all’ipotesi di un rialzo del tetto massimo di ricavi e compensi.
L’idea di portare la soglia a 100.000 euro, rispetto agli 85.000 euro previsti ad oggi, non trova spazio nella Manovra 2026. A caldeggiare un nuovo intervento sulla tassazione flat per gli autonomi è da tempo la Lega, ma il nuovo quadro normativo comunitario complica il percorso.
Dal 1° gennaio 2025 è divenuto operativo il nuovo regime transfrontaliero di franchigia, che consente a tutti gli Stati membri di prevedere nella propria legislazione un regime forfettario fino a 85.000 euro per le cessioni di beni e prestazioni di servizi interne, soglia che sale a 100.000 euro per le operazioni intra-UE.
In parallelo è venuta meno la possibilità per i singoli Stati di richiedere una deroga ai limiti comunitari, via che fino al 2024 ha permesso di alzare l’asticella del limite massimo per l’accesso al regime forfettario e quindi per l’applicazione della franchigia IVA.
Un cambio normativo che rappresenta ad oggi un blocco rilevante ad ogni richiesta di estensione della flat tax per le partita IVA oltre gli 85.000 euro base.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Regime forfettario 2026, flat tax per dipendenti e pensionati con limite di reddito più alto