Opzione Donna e Ape Sociale: le novità per il 2024, requisiti ancora più stringenti

Francesco Rodorigo - Pensioni

Sono molte le novità importanti previste dalla Legge di Bilancio 2024 per quanto riguarda la pensione anticipata. Il prossimo anno i requisiti per beneficiare di Opzione Donna e Ape Sociale saranno ancora più stringenti

Opzione Donna e Ape Sociale: le novità per il 2024, requisiti ancora più stringenti

Nel 2024 requisiti ancora più restrittivi per accedere a Opzione Donna e Ape Sociale.

Dopo le modifiche apportate dalla Manovra dello scorso anno, la bozza del testo della Legge di Bilancio 2024 prevede importanti novità per lavoratori e lavoratrici.

Nel testo non c’è la misura annunciata in conferenza stampa, l’accorpamento delle sue misure che dovevano confluire in un unico fondo per la flessibilità in uscita.

Viene, invece, elevato il requisito anagrafico per l’accesso ad entrambe le misure, fermo restando i requisiti legati alla contribuzione.

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Opzione Donna e Ape Sociale: le novità per il 2024, requisiti ancora più stringenti

Il capitolo dedicato alla previdenza è stato quello più incerto all’interno del cantiere della Legge di Bilancio 2024.

La riforma delle pensioni auspicata dal Governo, infatti, è stata rimandata ad un prossimo futuro, mentre per il 2024 sono state previste alcune importanti novità, soprattutto per le pensioni anticipate.

Il percorso più tortuoso è stato quello delle misure Opzione Donna e Ape Sociale. Se in un primo momento si ipotizzava la riconferma delle misure attualmente in vigore, con l’aggiunta di specifici interventi migliorativi di modifica, così non è stato.

Nel coso della conferenza stampa di presentazione sono state annunciate le prime novità. Secondo quanto annunciato si prevedeva l’eliminazione di Opzione Donna e Ape Sociale nelle forme che abbiamo conosciuto finora per lasciare il posto a un unico fondo per la flessibilità in uscita.

“Ape Sociale e Opzione Donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita, che consente di andare in pensione a 63 anni d’età con 36 anni di contributi.”

Queste le parole della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa di presentazione.

Nella bozza della Legge di Bilancio 2024 però non c’è traccia di questo fondo, mentre ci sono ancora le due misure, per le quali si interviene sul requisito anagrafico che ne determina l’accesso.

Per entrambe le misure, infatti, si prevedono requisiti più stringenti, che limiteranno la possibilità di usufruirne nel corso dell’anno.

Opzione Donna e Ape Sociale i nuovi requisiti per il 2024

Opzione Donna è la misura uscita più trasformata dalla Legge di Bilancio 2023, la quale ha introdotto una serie di nuovi requisiti di accesso che hanno limitato notevolmente la platea di possibili beneficiarie.

Nello specifico, dal 2023 il trattamento pensionistico non è più riservato a tutte le donne ma solamente a quelle che rispettano i seguenti requisiti:

  • licenziate o dipendenti in aziende con tavolo di crisi aperto presso il Ministero;
  • persone con disabilità pari o oltre il 74 per cento;
  • che assistono, da almeno 6 mesi, persone disabili conviventi, con disabilità in situazione di gravità in base alla legge 104 del 1992.

Inoltre, è necessario il rispetto delle condizioni legate ai requisiti anagrafici e contributivi:

  • 60 anni d’età (59 con un figlio e 58 con due o più figli);
  • 35 anni di contributi.

La bozza della Legge di Bilancio 2024 prevede un aumento dell’età minima necessaria di un anno, fissando il requisito a 61 anni. Restano invariati gli altri requisiti e la possibilità per le lavoratrici madri di ridurre di un anno il requisito anagrafico per ogni figlio (massimo 2 anni).

Pensione Età Anni di Contributi Altro
Opzione Donna 61 35 60 anni d’età con un figlio

59 anni d’età con 2 o più figli oppure se licenziate/dipendenti di aziende in crisi

Anche per l’Ape Sociale il DDL Bilancio prevede l’innalzamento del requisito anagrafico: dai 63 anni anni attuali si passa a 63 anni e 5 mesi.

Il trattamento di accompagnamento alla pensione di vecchiaia resta disponibile per le stesse categorie di lavoratori e lavoratrici già indicate:

  • dipendenti che svolgono mansioni gravose (al momento della domanda la professione deve essere stata svolta per almeno 7 anni negli ultimi 10 o per almeno 6 anni negli ultimi 7);
  • invalidi civili al 74 per cento;
  • disoccupati che hanno esaurito il trattamento di di NASpI (o equivalente);
  • caregivers che assistono da almeno 6 mesi.

Restano invariati i requisiti contributivi già individuati e attualmente in vigore. Il beneficio sarà cumulabile solamente con i redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui.

PensioneEtàAnni di ContributiAltro
Ape Sociale 63,5 30/32/36 Cumulabile solamente con redditi da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro

Per le madri riduzione del requisito contributivo di 1 anno per ogni figlio (massimo 2 anni)

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