PagoPA obbligatorio per i pagamenti INPS dal 28 febbraio 2021: come funziona

Giuseppe Guarasci - Leggi e prassi

Passaggio definitivo al sistema PagoPA per i pagamenti verso l'INPS dal 28 febbraio 2021. La novità è contenuta nel messaggio n. 847 del 26 febbraio, ed interesserà tutte le Pubbliche Amministrazioni. Di seguito le istruzioni su come funziona.

PagoPA obbligatorio per i pagamenti INPS dal 28 febbraio 2021: come funziona

PagoPA diventa canale obbligatorio per i pagamenti INPS, a partire dal 28 febbraio 2021, ed è opportuno fare il punto su come funziona.

Si va verso la dismissione dei sistemi di incasso differenti, per effetto di quanto previsto dal decreto legislativo n. 217 del 13 dicembre 2017, modificato ad ultimo dal decreto Semplificazioni n. 76/2021. Resterà possibile effettuare i pagamenti in favore dell’INPS utilizzando il modello F24 o i canali Sepa Direct Debit (SSD).

Ad annunciare le novità è il messaggio INPS n. 847 del 26 febbraio 2021. L’obbligo di PagoPA dal 28 febbraio non interessa soltanto l’Istituto, ma tutte le Pubbliche Amministrazioni, chiamate ad adeguare i propri sistemi di incasso.

PagoPA per i pagamenti INPS dal 28 febbraio 2021: come funziona

L’articolo 65, comma 2 del decreto legislativo n. 217 del 13 dicembre 2017, ad ultimo modificato dal decreto Semplificazioni n. 76/2021, dispone che a partire dal 28 febbraio 2021 tutte le Pubbliche Amministrazioni sono tenute ad integrare la piattaforma PagoPA nei propri sistemi di incasso.

L’uso di PagoPA diventa obbligatorio per i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione, per ogni tipologia di incasso.

Come evidenziato dal messaggio n. 847 pubblicato dall’Istituto il 26 febbraio 2021, sul portale dei pagamenti INPS, per tutti i servizi di pagamento abilitati, è stato integrato il servizio di versamento online tramite PagoPA.

I versamenti INPS tramite il canale PagoPA potranno essere effettuati nelle seguenti modalità:

  • carta di credito;
  • addebito in conto (o con altri sistemi di pagamento);
  • scaricando e stampando l’avviso di pagamento PagoPA per eseguire il versamento presso i prestatori di servizio abilitati (sportelli bancari, uffici postali, tabaccherie).

L’obbligo di usare il canale PagoPA interesserà cittadini, professionisti ed imprese. Resta possibile effettuare i versamenti con modello F24 o con il sistema Sepa Direct Debit (SSD).

Messaggio INPS numero 847 del 26 febbraio 2021
Obbligo di completare entro il 28 febbraio 2021 l’integrazione con la piattaforma pagoPA dei sistemi di incasso da parte delle pubbliche Amministrazioni ai sensi dell’articolo 65 del decreto legislativo n. 217/2017

Ma cos’è PagoPA e come funziona?

Accanto all’obbligo di SPID per l’accesso ai servizi online degli enti pubblici, dall’Agenzia delle Entrate all’INPS, il CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) prevede l’adozione da parte di tutte le pubbliche amministrazioni della piattaforma elettronica di versamento, realizzata per rendere più semplice, sicuro e trasparente ogni pagamento verso la PA.

Tasse, bolli, contributi, così come rette scolastiche o utenze, dovranno transitare verso PagoPA.

Come funziona PagoPA

PagoPA è il sistema di pagamenti elettronici verso la Pubblica Amministrazione, introdotto non solo per semplificare e rendere sicure le transazioni, ma anche per ridurre i costi per di transazione e processo a carico della collettività.

Non si tratta di un sito o di un’applicazione, bensì di una modalità di versamento adottata dai PSP, i Prestatori di Servizi di Pagamento, aderenti al circuito PagoPA.

Come funziona e cosa cambia per i cittadini? Come si possono effettuare i pagamenti verso la PA dal 28 febbraio 2021?

Continuano a convivere il metodo di pagamento online e quello tradizionale, presso uffici postali, banche o tabaccherie aderenti al circuito PagoPA.

Tra i vantaggi di PagoPA, sul sito dedicato sono evidenziati i seguenti:

  • Multicanalità integrata a livello nazionale con trasparenza dei costi delle commissioni, ovvero il cittadino dispone di più canali di pagamento possibili;
  • Uniformità dell’avviso cartaceo e possibilità di avvisare il cittadino digitalmente sui canali che preferisce (notifiche sull’app o sul sito del PSP scelto, SMS o mail);
  • Certezza del debito dovuto, con possibilità di ottenere l’attualizzazione dell’importo (ovvero l’importo da pagare è sempre quello valido e richiesto dalla PA. Se l’importo varia nel tempo per interessi di mora o altro, su pagoPA viene sempre aggiornato);
  • Semplicità e velocità del processo: basta inserire il codice di avviso (IUV Identificativo Unico Versamento) per pagare e ricevere la quietanza liberatoria ovvero la certezza che la PA ha incassato il tributo e non potranno esserci verifiche o accertamenti successivi.

PagoPA conviene anche alle Pubbliche Amministrazioni, non solo perché consente di ridurre i costi di transazione e processo, ma anche perché l’incasso delle somme è velocizzato, ed avviene il giorno lavorativo successivo al pagamento.

Il passaggio all’innovazione prevista dal Codice dell’Amministrazione Digitale sarà di fatto “indolore” per il contribuente.

Per le Pubbliche Amministrazioni, il mancato passaggio a PagoPA entro il 28 febbraio 2021 rileva ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale dei dirigenti responsabili e comporta responsabilità dirigenziale e disciplinare.

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