Pace fiscale, in arrivo un nuovo saldo e stralcio delle cartelle

Nuovo saldo e stralcio delle cartelle nel piano di pace fiscale del Governo Meloni: dalla Legge di Bilancio 2023 si attende una nuova procedura agevolata di regolarizzazione delle cartelle. Tra le misure allo studio lo stralcio dell'80 per cento dei debiti fino a 3.000 euro. Tutte le ultime novità.

Pace fiscale, in arrivo un nuovo saldo e stralcio delle cartelle

Nuovo saldo e stralcio delle cartelle esattoriali nel piano di pace fiscale del Governo Meloni.

Il progetto della “tregua fiscale” sul quale si è soffermato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della discussione per la fiducia alla Camera e al Senato prende forma ed è con la Legge di Bilancio 2023 che si attendono novità.

Per le cartelle esattoriali in essere una delle proposte in campo consiste nel saldo e stralcio all’80 per cento per i debiti di importo più basso, ma non è questa l’unica misura allo studio.

Si lavora anche ad una tregua per le situazioni che precedono la cartella esattoriale, con il pagamento di una sanzione forfettaria e la rateizzazione automatica delle somme dovute.

Pace fiscale, in arrivo un nuovo saldo e stralcio delle cartelle

Che si parli di pace o tregua fiscale, quel che è chiaro è che il Fisco avrà un ruolo di primo piano nell’agenda del Governo Meloni.

L’obiettivo è costruire un nuovo rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria, e una delle misure allo studio consiste nella riedizione del saldo e stralcio.

Di cosa si tratta?

Introdotto per la prima volta dal Governo Conte I e fortemente voluto dalla Lega, il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali consente ai contribuenti in difficoltà di pagare le cartelle solo in parte, beneficiando quindi della cancellazione di parte del debito residuo e della possibilità di versare le somme restanti a rate.

Alla flat tax si affianca la proposta di una pace fiscale per i debiti che affollano il magazzino dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, e sulla quale sarà la Legge di Bilancio 2023 la sede per le prime novità.

È evidente che di definito al momento c’è poco, ma è guardando ai programmi elettorali che è possibile individuare alcune delle novità che potrebbero prendere forma nei prossimi mesi.

In particolare, è nel programma di Fratelli d’Italia che sono contenuti i dettagli e in base a quanto previsto la nuova pace fiscale si articolerebbe su più binari.

In primis si prevede un nuovo saldo e stralcio per le cartelle in essere: per i debiti di importo fino a 3.000 euro una delle ultime novità consiste nella possibilità che venga prevista una cancellazione pari all’80 per cento dell’importo dovuto.

Si tratterebbe di una novità in favore delle “persone in difficoltà”, secondo criteri tutti da definire.

Spazio poi alle somme più rilevanti, per le quali la nuova pace fiscale nel programma del Centro Destra prevede il pagamento dell’intera imposta dovuta, con una maggiorazione pari al 5 per cento in sostituzione di sanzioni e interessi, da rateizzare automaticamente in 10 anni.

Pace fiscale anche per le situazioni che precedono la cartella esattoriale: la formula 5+5

La proposta di Fratelli d’Italia non guarda però solo alle cartelle esattoriali, ma a tutte le situazioni che vedono contrapporsi contribuenti e Amministrazione Finanziaria.

Oltre al saldo e stralcio è infatti in campo l’ipotesi di una tregua fiscale per le situazioni che precedono l’emissione della cartella esattoriale, con la formula del 5+5.

I contribuenti avrebbero la possibilità di definire le imposte dovute pagando una sanzione forfettaria del 5 per cento, e con una rateizzazione automatica in 5 anni.

Una “rottamazione” delle sanzioni in caso di omesso versamento delle imposte, parte del progetto della pace fiscale che, tra le altre cose, punta a favorire la regolarizzazione del pregresso dei debiti esigibili nelle mani dell’Agenzia delle Entrate.

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