Concorso Ispettorato del Lavoro: il Ministro Orlando assicura 2.100 nuovi assunti

Stefano Paterna - Pubblica Amministrazione

Concorso Ispettorato del Lavoro, bando da 2.100 nuovi assunti. L'annuncio del Ministro Orlando arriva in seguito all'incontro con i sindacati in materia di sicurezza sul lavoro dopo le numerosi morti avvenute nei giorni scorsi. Tuttavia, per la Uil pubblica amministrazione queste assunzioni saranno appena sufficienti a pareggiare le uscite previste nei prossimi anni. Il segretario della Cgil Landini propone invece una patente a punti per le imprese in materia di sicurezza sul lavoro.

Concorso Ispettorato del Lavoro: il Ministro Orlando assicura 2.100 nuovi assunti

Concorso all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, in arrivo 2.100 posti.

Ad assicurarlo è stato il Ministro del Lavoro Andrea Orlando in relazione alla recente emergenza sicurezza dettata dalle numerose morti sul lavoro verificatisi nelle ultime settimane.

“Ci sono dei provvedimenti che in parte sono in corso o sono stati già assunti, come la nomina di un nuovo vertice per l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e il concorso per 2.100 unità nella stessa struttura. Ma ora si tratta di fare di più, con strumenti nuovi sia legislativi, sia con il coinvolgimento delle Regioni e delle Asl, che hanno una funzione essenziale nella garanzia della sicurezza sui luoghi di lavoro.”.

Questo è quanto dichiarato dal Ministro del Lavoro dopo la riunione in materia di sicurezza sul lavoro tenuta con i sindacati l’11 maggio e alla quale ha partecipato anche il responsabile del dicastero della Salute Roberto Speranza.

Concorso INL: il Ministro Orlando assicura 2.100 nuovi assunti per fronteggiare la questione sicurezza sul lavoro

In realtà, i nuovi ingressi all’Ispettorato Nazionale del Lavoro non costituiscono una novità: erano già previste circa 1.900 nuove unità nel piano assunzionale 2019-2021, anche se risorse aggiuntive per questo scopo derivano in parte dal Recovery Plan.

In effetti, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede, in particolare nella lotta al lavoro sommerso, di incrementare il numero di ispezioni del 20 per cento entro il 2024 rispetto alla media del triennio 2019-21.

L’obiettivo del PNRR è quello di ridurre di un terzo lo scarto esistente tra l’Italia e la media dei Paesi dell’Ue in materia di lavoro irregolare, che ovviamente ha una ricaduta negativa anche in termini di sicurezza.

E che ce ne sia bisogno appare evidente, dato che nel nostro paese continuano a esserci due morti al giorno tra i lavoratori, stando ai dati citati recentemente dal presidente dell’Inail Franco Bettoni.

Ma le assunzioni anche secondo il Ministro Orlando non sono sufficienti, perché è necessario anche un miglior coordinamento tra Inl e Asl, di qui il riferimento anche alle Regioni.

Sicurezza sul lavoro: la proposta della “patente a punti” per le aziende

Bisogna però registrare che nei giorni scorsi un commento critico critico proprio sul PNRR era venuto dal Segretario del Uil pubblica amministrazione Sandro Colombi, che aveva sottolineato come:

“Nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza c’è un passaggio dedicato proprio al tema della vigilanza sul lavoro. Si parla di 2.000 ispettori da assumere. A malapena serviranno a bilanciare le uscite dei prossimi anni. Ne occorrono di più. Occorrono investimenti anche per la sicurezza nelle imprese e che il PNRR non prevede”.

Al tavolo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, infatti, Cgil, Cisl e Uil hanno portato la loro piattaforma rivendicativa in materia che va oltre il necessario sblocco delle assunzioni in settori nevralgici della pubblica amministrazione come l’Ispettorato del lavoro.

Dal segretario della Cgil Maurizio Landini è venuta la proposta di un vero e proprio Patto per la salute e la sicurezza. E poi anche strumenti pratici come una “patente a punti” per le aziende per controllare il rispetto delle norme riguardanti la salute e la sicurezza dei lavoratori, il rispetto dei contratti collettivi nazionali e una condizionalità per le imprese nell’accesso alle risorse del Recovery Plan legata sempre al rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro.

Dai ministri Orlando e Speranza è arrivato per ora solo l’impegno a riflettere sulle proposte sindacali, tuttavia data la situazione di estrema gravità le tre organizzazioni confederali ha hanno deciso di organizzare per il 12 maggio un’assemblea unitaria dei delegati sindacali e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, alla quale faranno seguito diverse mobilitazioni per tenere alta l’attenzione del Governo sulla questione.

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