Bonus mamme anche per le lavoratrici in regime forfettario?

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Il nuovo bonus mamme è erogato anche alle lavoratrici autonome. Spetta anche a chi è in regime forfettario?

Bonus mamme anche per le lavoratrici in regime forfettario?

Dopo una lunga attesa le lavoratrici madri possono inviare la domanda per accedere al nuovo bonus mamme 2025.

L’INPS ha rilasciato la circolare con le istruzioni operative e messo a disposizione il servizio di domanda.

L’agevolazione, che consiste in un contributo mensile di 40 euro per un massimo di 480 euro, spetta alle lavoratrici con almeno due figli.

Da quest’anno il bonus può essere richiesto anche dalle lavoratrici autonome. Ma spetta anche a quelle che si trovano in regime forfettario?

Bonus mamme anche per le lavoratrici in regime forfettario?

Le lavoratrici madri possono collegarsi al sito dell’INPS e inviare la domanda per il nuovo bonus mamme fino al 9 dicembre.

L’agevolazione, prevista dalla Legge di Bilancio 2025, sarebbe dovuta partire a inizio anno ma è stata oggetto di una serie di modifiche (apportate dall’articolo 6 del DL n. 95 del 2025) che ne ha riscritto tempi e contenuti. Dopo mesi di attesa, con la pubblicazione della circolare INPS con le istruzioni operative il bonus è partito.

Si tratta di un contributo di 40 euro mensili per un valore massimo totale di 480 euro da erogare, per il 2025, in un’unica soluzione nel mese di dicembre.

La nuova versione del bonus mamme spetta alle lavoratrici madri con un reddito fino a 40.000 euro, nello specifico alle lavoratrici:

  • dipendenti, a tempo determinato o indeterminato, autonome o professioniste con 2 figli o figlie (di cui il più giovane under 10);
  • dipendenti a tempo determinato, autonome o professioniste con almeno 3 figli o figlie (di cui il più giovane under 18).

A differenza dell’esonero contributivo previsto per lo scorso anno (che resta in vigore per le lavoratrici con almeno 3 figli e un rapporto di lavoro a tempo indeterminato), il contributo spetta anche alle lavoratrici autonome. Da qui il dubbio relativo all’accesso al contributo da parte delle madri in regime forfettario.

La circolare INPS non lo specifica nero su bianco, ma la parte sui requisiti d’accesso è chiara. Oltre alle lavoratrici dipendenti, il bonus spetta alle lavoratrici madri autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie autonome, comprese le casse di previdenza professionali, e la gestione separata.

Per le lavoratrici autonome il nuovo bonus mamme spetta per i mesi di iscrizione alla Cassa o fondo di riferimento nell’anno 2025, mentre per le lavoratrici autonome iscritte alla gestione separata il contributo spetta per i periodi di effettiva attività lavorativa di competenza dell’anno 2025.

Non c’è alcun riferimento al regime forfettario. Pertanto, in presenza di tutti i requisiti richiesti (numero di figli e reddito inferiore a 40.000 euro), il bonus mamme spetta alle lavoratrici autonome a prescindere dal regime fiscale in cui operano.

Bonus mamme: domanda sul sito INPS entro il 9 dicembre

Come anticipato, per poter ottenere il nuovo bonus mamme, le lavoratrici interessate devono inviare un’apposita domanda all’INPS, senza dover passare per il datore di lavoro come previsto lo scorso anno.

Le lavoratrici interessate possono fare domanda direttamente online sul sito INPS, accedendo con credenziali SPID, CIE, CNS o eIDAS all’apposito servizio.

La domanda deve essere presentata entro il 9 dicembre 2025 oppure entro il 31 gennaio 2026 se le lavoratrici perfezionano i requisiti dopo la scadenza di dicembre ma comunque entro la fine dell’anno.

L’agevolazione riconosce alle lavoratrici madri una somma pari a 40 euro mensili, per le mensilità lavorate da gennaio a dicembre 2025, per un totale, quindi, di massimo 480 euro.

Il contributo non è imponibile ai fini fiscali e contributivi e verrà erogato con lo stipendio di dicembre, in un’unica soluzione. Inoltre, non viene considerato nel calcolo dell’ISEE.

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