Bonus anziani da 850 euro: le istruzioni INPS per il pagamento in caso di decesso

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Come gestire le rate del bonus da 850 euro per gli anziani non riscosse in caso di decesso del beneficiario? Le istruzioni INPS

Bonus anziani da 850 euro: le istruzioni INPS per il pagamento in caso di decesso

Dal 2025 è in vigore il nuovo bonus per gli anziani non autosufficienti che riconosce un assegno mensile di 850 euro a sostegno delle spese per cura e assistenza.

Nel messaggio pubblicato il 26 settembre, l’INPS fornisce alcuni importanti chiarimenti in merito alla gestione delle mensilità maturate ma non riscosse a seguito del decesso dell’anziano beneficiario.

Gli eredi devono presentare un’apposita domanda e rendicontare tutte le spese sostenute che danno diritto all’agevolazione. Vediamo i passaggi da seguire.

Bonus anziani da 850 euro: le istruzioni INPS per il pagamento in caso di decesso

Il bonus anziani è la nuova prestazione universale dell’INPS dedicata agli anziani non autosufficienti e con più di 80 anni. Si tratta di un assegno mensile dal valore di 850 euro, compresa l’indennità di accompagnamento, riconosciuto a sostegno delle spese contrattuali per l’assunzione di badanti e per quelle di cura e assistenza.

Con il messaggio n. 2821/2025, l’INPS ha analizzato il caso particolare relativo alla gestione delle rate dell’assegno maturate e non riscosse nell’eventualità del decesso dell’anziano beneficiario.

Ricordiamo che la nuova prestazione universale è composta da due diverse quote: una quota fissa pari all’indennità di accompagnamento, che viene erogata secondo le modalità già in uso, e una quota integrativa definita “assegno di assistenza”. La quota integrativa, come anticipato, può essere utilizzata per pagare lavoratrici e lavoratori domestici che svolgono attività di cura e assistenza oppure per acquistare servizi destinati a tali attività, previa rendicontazione delle spese.

I chiarimenti riguardano le somme relative a questa seconda quota. Per la gestione dell’indennità di accompagnamento l’INPS rinvia alle indicazioni in tema di pagamento agli eredi delle eventuali quote maturate e non riscosse fornite nel messaggio n. 15972/2013.

Come sono gestite dunque le somme maturate e non riscosse dell’assegno di assistenza in caso di morte della persona beneficiaria?

In caso di decesso, precisa l’Istituto, le rate della prestazione maturate e non riscosse devono essere pagate agli eredi del beneficiario. È necessaria, però, procedere comunque con una domanda e con la rendicontazione della spesa sostenuta, secondo le regole generali previste dalla normativa.

Bonus anziani: come rendicontare la spesa e ottenere le rate non pagate in caso di decesso

Nello specifico, per ottenere le rate dell’assegno maturate, l’erede deve rendicontare la spesa sostenuta dal deceduto beneficiario del bonus nelle seguenti modalità:

  • nel caso di assunzione di un lavoratore domestico, bisogna allegare nell’apposita procedura informatica già in uso la copia del contratto di lavoro (se non è già stato allegato) e la copia delle buste paga quietanzate intestate al beneficiario deceduto;
  • nel caso di servizi di assistenza, bisogna allegare la copia delle fatture regolarmente quietanzate sempre intestate al beneficiario deceduto.

Per poter ottenere il pagamento è ad ogni modo necessario presentare un’apposita domanda, secondo le modalità operative che saranno fornite dall’INPS in un messaggio di prossima pubblicazione.

L’importo degli assegni maturati viene erogato per tutte le mensilità spettanti e non pagate in precedenza, previa verifica della corretta rendicontazione della spesa sostenuta secondo le modalità indicate.

Per quanto riguarda il mese del decesso, sottolinea l’INPS, l’assegno della prestazione può comunque essere erogato per intero, previa regolare rendicontazione, fino all’ammontare massimo di 850 euro, anche se il decesso interviene nel corso del mese.

Nel messaggio, disponibile di seguito, l’INPS fornisce anche alcuni esempi pratici per chiarire meglio tutti i passaggi.

INPS - Messaggio n. 2821 del 26 settembre 2025
Bonus anziani. Ratei maturati e non riscossi

Bonus anziani: requisiti e modalità di domanda

Come anticipato, l’assegno spetta agli anziani:

  • con almeno 80 anni d’età;
  • con un valore ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro;
  • che ricevono l’indennità di accompagnamento o hanno i requisiti per ottenerla;
  • un livello di bisogno assistenziale gravissimo.

Per poter ottenere la prestazione universale, i beneficiari in possesso dei requisiti devono presentare un’apposita domanda all’INPS. La richiesta si può trasmettere dal 1° giorno del mese in cui viene perfezionato il requisito anagrafico, quindi dal mese in cui si compiono gli 80 anni.

Va inviata esclusivamente in modalità telematica attraverso il portale dedicato “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” presente sul sito dell’INPS oppure tramite i patronati.

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