Affitti brevi, arriva la circolare del Fisco: le novità su cedolare secca e intermediari

Anna Maria D’Andrea - Cedolare secca sugli affitti

Affitti brevi al centro della circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 10 del 10 maggio 2024: dalla cedolare secca del 26 per cento agli adempimenti per gli intermediari, le novità e le istruzioni del Fisco

Affitti brevi, arriva la circolare del Fisco: le novità su cedolare secca e intermediari

Affitti brevi, cedolare secca del 26 per cento per i redditi da locazione incassati dal 1° gennaio 2024, ad eccezione di un’unità immobiliare per la quale resta la tassazione del 21 per cento.

Per gli intermediari la ritenuta applicata ai compensi resta invece pari al 21 per cento, e sarà quindi il contribuente a dover determinare l’imposta effettivamente dovuta, da versare entro i termini di pagamento delle imposte sui redditi.

Sono questi alcuni dei chiarimenti forniti dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 10/E del 10 maggio 2024, che analizza le novità relative alla disciplina sulle locazioni brevi introdotte dalla Legge di Bilancio n. 213/2023.

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Affitti brevi, arriva la circolare del Fisco: le novità su cedolare secca e intermediari

La Legge di Bilancio 2024 ha nuovamente modificato il regime delle locazioni brevi, con novità sia sul fronte delle regole di tassazione che in relazione agli adempimenti per gli intermediari e le piattaforme online.

La circolare dell’Agenzia delle Entrate analizza quindi le novità introdotte, con un focus specifico anche in relazione alla nuova cedolare secca.

L’aliquota dell’imposta sostitutiva applicata ai redditi derivanti dagli affitti brevi è pari al 26 per cento e non più al 21 per cento, ferme restando le regole di maggior favore per chi concede in locazione per periodi inferiori a 30 giorni una sola unità immobiliare.

Così come specificato nella circolare 10/E/2024, la nuova normativa:

“riconosce al locatore la facoltà di usufruire dell’aliquota ridotta del 21 per cento relativamente ai redditi riferiti ai contratti di locazione breve stipulati per una sola unità immobiliare per ciascun periodo d’imposta, a scelta del contribuente.”

Sarà in sede di dichiarazione dei redditi che il contribuente potrà individuare l’immobile da assoggettare a tassazione ridotta e, su questo fronte, le regole operative arriveranno il prossimo anno con la pubblicazione delle istruzioni relative al modello 730 e Redditi 2025.

Affitti brevi, la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 10 del 10 maggio 2024
Dalla cedolare secca agli adempimenti per gli intermediari, le istruzioni del Fisco sulle novità della Legge di Bilancio 2024

Cedolare secca affitti brevi al 26 per cento per i redditi maturati dal 1° gennaio 2024

Un chiarimento specifico arriva in relazione ai redditi assoggettati alla nuova disciplina.

La cedolare secca del 26 per cento è in vigore dal 1° gennaio 2024 e, così come evidenziato dall’Agenzia delle Entrate, sarà dovuta relativamente ai redditi derivanti dai contratti di locazione breve maturati da tale data, indipendentemente dalla data di stipula dei contratti e dalla percezione dei canoni.

Affitti brevi tramite intermediari e piattaforme online, la ritenuta resta al 21 per cento

Un focus specifico è inoltre dedicato dall’Agenzia delle Entrate alle regole previste per gli intermediari e per i soggetti che gestiscono portali telematici e incassano o intervengono nel pagamento dei canoni.

In tal caso la ritenuta applicata ai compensi resta pari al 21 per cento, da effettuarsi a titolo d’acconto sull’ammontare dei canoni e corrispettivi all’atto del pagamento, a prescindere dal regime fiscale adottato dal beneficiario.

Sarà quindi il contribuente a dover determinare l’imposta effettivamente dovuta, ordinaria o sostitutiva in caso di opzione per la cedolare secca, nella dichiarazione dei redditi dell’anno di riferimento. L’eventuale saldo dovuto dovrà essere versato entro il termine per il versamento a saldo delle imposte sui redditi.

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