Tregua fiscale ad agosto e a dicembre con le novità della riforma in arrivo

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Tra le diverse novità in cantiere con la riforma in arrivo, c'è anche una tregua fiscale per i mesi di agosto e dicembre, una sospensione dei rapporti col Fisco. Attualmente in estate è già prevista una proroga feriale delle scadenze e non solo: uno sguardo alle regole in vigore

Tregua fiscale ad agosto e a dicembre con le novità della riforma in arrivo

Si torna a parlare di tregua fiscale, ma questa volta nel senso letterale del termine, ovvero della possibilità di introdurre una sospensione dei rapporti con il Fisco per i mesi di agosto e dicembre.

In ballo, quindi, non c’è la costruzione di strade agevolate per mettersi in regola, ma la previsione di un periodo di stop per le comunicazioni tra Amministrazione finanziaria e contribuenti.

La revisione del calendario rientra tra le misure in cantiere con i lavori della riforma fiscale messe nero su bianco nel testo della legge delega che proprio in questi giorni, entro metà marzo, dovrà arrivare in Consiglio dei Ministri.

Una nuova e diversa tregua fiscale in arrivo con la riforma

Il termine tregua fiscale racchiude tutte le strade tracciate dall’ultima Legge di Bilancio per mettersi in regola col Fisco, ma sarebbe difficile trovare una definizione più adeguata per descrivere le novità che si profilano all’orizzonte per i rapporti tra Fisco e contribuenti.

Nella bozza della legge delega per la riforma fiscale attualmente in circolazione, infatti, il Governo Meloni ha inserito anche una sospensione dell’invio da parte dell’Amministrazione finanziaria delle comunicazioni, degli inviti e delle richieste di atti, documenti, registri, dati e notizie per i mesi di agosto e dicembre di ogni anno.

“Dare un po’ di quiete ai contribuenti in mesi particolari dell’anno, il mese di agosto, il mese di dicembre, cercare di fare in modo che ci sia in quei mesi una tranquillità: non arrivino lettere di compliance o altri atti e documenti che in un momento particolare possono ingenerare difficoltà ai contribuenti”.

Con queste parole il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo, durante l’evento di presentazione dei risultati dell’Agenzia delle Entrate che si è tenuto alla Camera lo scorso 9 marzo, descrive le motivazioni alla base della tregua fiscale estiva e invernale.

Tregua fiscale, novità assoluta per dicembre: le regole già previste per agosto

La sospensione, inserita nel progetto di riforma fiscale proposto dal Governo, non sarebbe una novità assoluta. Un periodo di pausa per agosto è già una consuetudine nel calendario fiscale.

Stando alla normativa vigente, i rapporti con il Fisco vengono messi in stand by su più fronti.

L’articolo 3-quater del decreto legge n. 16/2012 prevede una proroga delle scadenze da rispettare.

“Gli adempimenti fiscali e il versamento delle somme di cui agli articoli 17 e 20, comma 4, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, che hanno scadenza dal 1º al 20 agosto di ogni anno, possono essere effettuati entro il giorno 20 dello stesso mese, senza alcuna maggiorazione”

Mentre l’articolo 7 quater, comma 16, del decreto fiscale n. 193/2016 dal 2017 ha mette in pausa l’invio di informazioni e documenti richiesti dall’Agenzia delle Entrate.

“I termini per la trasmissione dei documenti e delle informazioni richiesti ai contribuenti dall’Agenzia delle entrate o da altri enti impositori sono sospesi dal 1º agosto al 4 settembre, esclusi quelli relativi alle richieste effettuate nel corso delle attività di accesso, ispezione e verifica, nonché delle procedure di rimborso ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.”

Nello stesso periodo una tregua fiscale è già prevista anche per il termine di 30 giorni per il pagamento degli avvisi bonari, ossia le comunicazioni di irregolarità che arrivano a seguito di controlli automatici, così come quelle inviate dopo i controlli formali e relativi alla liquidazione delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata.

Negli ultimi anni, inoltre, e anche nel 2022, nel periodo compreso tra l’ultima settimana di luglio e la prima di settembre l’Agenzia delle Entrate ha già sospeso l’invio delle comunicazioni di irregolarità delle dichiarazioni fiscali e delle lettere finalizzate alla compliance, portate dal Viceministro come esempio di comunicazioni che subirebbero uno stop.

Ben più rilevante, invece, sarebbe l’impatto della nuova tregua fiscale allo studio del Governo sul periodo invernale: attualmente, infatti, la routine non subisce alcuna battuta d’arresto nel mese di dicembre.

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