Taglio del cuneo fiscale 2024: come funziona il bonus in busta paga dei dipendenti

Taglio del cuneo fiscale nel 2024: confermate le percentuali del 7 e del 6 per cento. Il testo in bozza del DdL di Bilancio non prevede modifiche alle regole relative al bonus in busta paga dei lavoratori dipendenti, che sarà riconosciuto ai titolari di redditi fino a 35.000 euro

Taglio del cuneo fiscale 2024: come funziona il bonus in busta paga dei dipendenti

Taglio del cuneo fiscale anche nel 2024 senza modifiche.

La bozza del disegno di Legge di Bilancio 2024 non prevede modifiche alle regole relative al bonus in busta paga dei lavoratori dipendenti, che avranno diritto ad uno sconto sui contributi di valore pari al 7 per cento fino a 25.000 euro di retribuzione annua e al 6 per cento fino alla soglia dei 35.000 euro.

Rispetto alle ultime anticipazioni, non sarà prevista una rimodulazione dei valori del bonus contributivo in busta paga e quindi si applicheranno le regole già vigenti per il periodo da luglio a dicembre dell’anno in corso.

Il taglio del cuneo fiscale 2024 consisterà quindi in un esonero contributivo applicato sulle retribuzioni mensili, a partire dal mese di gennaio e fino a dicembre.

Come funziona il bonus per i dipendenti? Il dettaglio degli importi e delle novità in arrivo.

Conferenza stampa di presentazione del disegno di Legge di Bilancio 2024:

Taglio del cuneo fiscale 2024: come funziona il bonus in busta paga dei dipendenti

Ai lavoratori dipendenti titolari di redditi fino alla soglia di 35.000 euro sarà riconosciuto anche per il 2024 il taglio del cuneo fiscale, ossia l’esonero contributivo già spettante a partire dal mese di luglio 2023.

Nel testo della Legge di Bilancio 2024 approvata dal Governo il 16 ottobre viene quindi confermato il bonus contributivo, senza alcuna rivisitazione delle percentuali di sconto riconosciute.

Soggetti beneficiari del bonus in busta paga saranno, anche per le retribuzioni riconosciute dal 1° gennaio 2024, tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro pubblici e privati, anche se non assumono la qualifica di imprenditore.

Il bonus in busta paga sarà quindi applicato a tutti i rapporti di lavoro dipendente, ivi inclusi quelli di apprendistato, mentre restano esclusi i lavoratori domestici.

A livello di limiti di reddito, il taglio del cuneo fiscale per la quota contributiva si applicherà nel rispetto del tetto di 35.000 euro annui, ossia 2.692 su base mensile.

Due le percentuali dello sconto contributivo applicate in busta paga, che stando a quanto previsto dall’articolo 5 della bozza del DdL di Bilancio 2024, sarà pari:

  • al 6 per cento per le retribuzioni imponibili, parametrate su base mensile per tredici mensilità, fino a 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima;
  • al 7 per cento a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.

Si evidenzia che prima della diffusione della bozza del DdL di Bilancio 2024 era emersa l’ipotesi di una rivisitazione delle percentuali spettanti, secondo la seguente struttura:

  • bonus contributivo del 7 per cento per i titolari di retribuzioni imponibili fino a 15.000 euro annui;
  • bonus contributivo del 6 per cento per i titolari di retribuzioni superiori a 15.000 euro e fino a 28.000 euro;
  • bonus contributivo del 5 per cento per i titolari di retribuzioni superiori a 28.000 euro e fino a 30.000 euro;
  • bonus contributivo del 4 per cento per i i titolari di retribuzioni superiori a 30.000 euro e fino a 32.000 euro;
  • bonus contributivo del 3 per cento per i i titolari di retribuzioni superiori a 32.000 euro e fino a 35.000 euro.

Una modifica che per il momento resta quindi esclusa, con la conferma del bonus in busta paga così come già applicato per la seconda metà del 2023.

Taglio del cuneo fiscale 2024: bonus in busta paga e taglio dell’IRPEF, l’importo del risparmio mensile

L’aumento in busta paga mediamente corrisponde a circa 100 euro al mese per 14 milioni di cittadini. Questo quanto dichiarato dal Premier Meloni nella conferenza stampa del 16 ottobre, a margine dell’approvazione della Legge di Bilancio 2024.

Il taglio del cuneo fiscale si affianca all’anticipo della riforma IRPEF, con l’eliminazione del secondo scaglione e l’estensione del primo con tassazione al 23 per cento fino a 28.000 euro.

Per i titolari di retribuzioni fino all’importo massimo di 2.692 euro, il valore del bonus contributivo sarà di circa 108 euro mensili e ovviamente sarà calibrato in relazione all’importo dello stipendio erogato e conseguentemente dei contributi dovuti.

Per i titolari di retribuzioni fino a 1.500 euro, il bonus in busta paga consentirà di beneficiare di un risparmio di circa 75 euro, importo che ammonta invece a 50 euro per i titolari di retribuzioni fino a 1.000 euro.

Tenuto conto del parallelo taglio dell’IRPEF, secondo le simulazioni della Fondazione Nazionale dei Commercialisti l’importo del bonus complessivo in busta paga arriverà a 84 euro mensili circa per i lavoratori fino a 20.000 euro annui, valore che sale a 112 euro per i redditi compresi tra i 25-30.000 euro annui e a 120 euro per i titolari di redditi di 35.000 euro.

Si resta in ogni caso in attesa del testo definitivo del disegno di Legge di Bilancio 2024 per le dovute conferme e per una valutazione più accurata degli effetti in busta paga del mix di taglio IRPEF e conferma del bonus contributivo.

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