Superbonus 110, ok agli interventi di riparazione o locali

Alessio Mauro - Irpef

Superbonus 110 per cento, gli interventi eseguiti su una villetta per la sicurezza statica dell'immobile danno diritto all'agevolazione introdotta dal decreto Rilancio se rientrano tra quelli di riparazione o locali. A confermarlo è la risposta all'interpello numero 560 del 26 agosto 2021 dell'Agenzia delle Entrate. È necessaria l'attestazione di un professionista abilitato.

Superbonus 110, ok agli interventi di riparazione o locali

Superbonus 110, gli interventi eseguiti su una villetta per eliminare le situazioni critiche e mettere in sicurezza l’immobile possono fruire dell’agevolazione introdotta dal decreto Rilancio.

Lo conferma la risposta all’interpello numero 560 del 26 agosto 2021 dell’Agenzia delle Entrate.

Per l’accesso alla detrazione, tuttavia, un professionista abilitato deve attestare che i lavori per l’adozione di misure antisismiche e di messa in sicurezza statica siano “di riparazione o locali”.

I lavori, infatti, devono essere compresi tra quelli previsti al punto 8.4.1 del testo delle norme tecniche delle costruzioni del 2018.

Superbonus 110, ok agli interventi di riparazione o locali

Al superbonus 110 per cento sono ammesse le spese per gli interventi di messa in sicurezza statica dell’immobile, anche di quelli che rientrano tra i lavori “di riparazione o locali”.

La conferma arriva dalla risposta all’interpello numero 560 del 26 agosto 2021 dell’Agenzia delle Entrate.

Agenzia delle Entrate - Risposta all’interpello numero 560 del 26 agosto 2021
Superbonus - realizzazione di interventi «di riparazione o locale» su di una villetta a schiera di proprietà esclusiva inserita in un complesso orizzontale di più unità abitative - Articolo 119 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (decreto Rilancio).

Lo spunto dei chiarimenti nasce, come di consueto, da un caso pratico.

L’istante, proprietario di una villetta a schiera inserita in zona sismica 3, chiede se possono rientrare nell’agevolazione introdotta dal decreto Rilancio gli interventi di ripristino delle condizioni di sicurezza dell’abitazione.

Tali interventi rientrano tra quelli definiti “di riparazione o locali”, sulla base delle norme tecniche per le costruzioni approvate con il DM 17 gennaio 2018.

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che il soggetto ha diritto all’agevolazione, nel rispetto di tutti gli altri requisiti previsti dalla norma e degli adempimenti da porre in essere.

Sugli interventi agevolati, l’Agenzia delle Entrate specifica che la norma prevede la detrazione al 110 per cento per i lavori finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici.

Nel riportare l’evoluzione normativa del settore delle costruzioni, l’Amministrazione finanziaria accoglie due pareri della Commissione consultiva per il monitoraggio dell’applicazione del DM del 28 febbraio 2017, che contiene modificazioni del sismabonus.

Alla luce dei pareri, il documento di prassi sottolinea che gli interventi "di riparazione o locale", come definiti al punto 8.4.1 delle Norme tecniche delle costruzioni del 2018, sono agevolabili a patto che siano effettuati accertamenti tecnici.

In altre parole, per poter accedere all’agevolazione un professionista abilitato deve attestare che i lavori per l’adozione di misure antisismiche e di messa in sicurezza statica siano, appunto, “di riparazione o locali”.

Superbonus 110, i pareri della Commissione consultiva

La risposta dell’Agenzia delle Entrate viene fornita sulla base dei pareri della Commissione consultiva citata in precedenza.

Nello specifico, con parere, prot. n. 3600 del 7 aprile 2021, la commissione sottolinea che:

“gli «interventi di riparazione o locali», di cui al p.to 8.4 del DM 17 gennaio 2018, con le precisazioni sotto riportate, rientrino a pieno titolo tra quelli disciplinati dal richiamato art. 16 bis, comma 1, lett. i) del DPR 917/1986 e, pertanto, siano conformi al comma 4 dell’art. 119 del decreto legge 34/2020".”

Il successivo parere prot. n. 7035 del 13 luglio 2021, contiene un elenco esemplificativo degli interventi che rientrano tra quelli “di riparazione o locali”.

Tra questi rientrano, ad esempio, quelli che favoriscono lo sviluppo della duttilità della struttura:

  • il rafforzamento della struttura dei muri;
  • la cerchiatura di travi e colonne;
  • le catene tiranti.

Nello specificare che tali interventi sono agevolabili, anche se realizzati su una villetta a schiera, il parere citato fornisce un elenco dettagliato, sebbene non esaustivo, di quelli che sono gli interventi agevolabili.

Nello specifico sono compresi:

  • interventi sulle coperture, e più in generale sugli orizzontamenti, o su loro porzioni finalizzati all’aumento della capacità portante, alla riduzione dei pesi, alla eliminazione delle spinte applicate alle strutture verticali, al miglioramento dell’azione di ritegno delle murature, alla riparazione-integrazione-sostituzione di elementi della copertura, ecc.;
  • interventi di riparazione e ripristino della resistenza originaria di elementi strutturali in muratura e/o calcestruzzo armato e/o acciaio, ammalorati per forme di degrado provenienti da vari fattori (esposizione, umidità, invecchiamenti, disgregazione dei componenti ecc.);
  • interventi volti a ridurre la possibilità di innesco di meccanismi locali, quali, ad esempio, l’inserimento di catene e tiranti contro il ribaltamento delle pareti negli edifici in muratura, il rafforzamento dei nodi trave-colonna negli edifici in c.a. contro la loro rottura prematura, prima dello sviluppo di meccanismi duttili nelle travi, la cerchiatura, con qualunque tecnologia, di travi e colonne o loro porzioni, volta a migliorarne la duttilità, il collegamento degli elementi di tamponatura alla struttura di c.a. contro il loro ribaltamento, il rafforzamento di elementi non strutturali pesanti, come camini, parapetti, controsoffitti, etc., o dei loro vincoli e ancoraggi alla struttura principale.”

Per verificare che gli interventi da realizzare rientrino tra quelli indicati è necessaria l’attestazione di un professionista, come già evidenziato in precedenza.

Per l’accesso alla detrazione, quindi, il contribuente deve produrre l’opportuna documentazione che attesti che i lavori per l’adozione delle misure antisismiche e per la messa in sicurezza statica rientrino nella categoria in questione.

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