Non esiste un solo stipendio medio in Italia: la retribuzione cambia tra uomini e donne, da Nord a Sud

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Qual è lo stipendio medio in Italia nel settore privato? Ammonta a 22.839 euro, ma il dato matematico non è rappresentativo. Tra la retribuzione annua degli uomini e delle donne c'è una differenza di quasi 8.000 euro, tra Nord e Sud di quasi 10.000 euro. Il divario di genere e di territorio emerge dagli ultimi dati INPS sul lavoro privato

Non esiste un solo stipendio medio in Italia: la retribuzione cambia tra uomini e donne, da Nord a Sud

In Italia non c’è un solo stipendio medio, la retribuzione media annua nel settore privato è pari a 22.839 euro, ma tra uomini e donne c’è una differenza salariale di quasi 8.000 euro e tra Nord e Sud un divario che supera la soglia dei 10.000 euro.

Il dato unico che arriva dai calcoli matematici, seppur esatto, non appare rappresentativo.

Un’Italia divisa emerge dalle cifre diffuse dall’INPS nella giornata dell’8 novembre.

Qual è lo stipendio medio in Italia? Dipende. Ampio divario tra uomini e donne, tra Nord e Sud

In Italia la schiera di lavoratrici e lavoratori dipendenti del settore privato (esclusi operai agricoli e domestici) è composta da quasi 17 milioni di persone. Qual è lo stipendio medio?

Non è possibile dare una risposta univoca: dipende da diversi fattori, e sicuramente quelli che hanno più peso sono il genere e il territorio.

26.227 euro è la retribuzione media annua degli uomini, per le donne lo stesso valore si ferma a 18.305 euro.

Se si considerano 13 mensilità i lavoratori guadagnano in media circa 2000 euro, le lavoratrici circa 1.400 euro.

Questa distribuzione sull’intero anno è utile a dare un peso più tangibile alla differenza, ma in Italia la distanza tra lavoratrici e lavoratori emerge proprio quando si tirano le somme.

I dati che arrivano dall’Europa sulla retribuzione oraria mensile corrisposta a parità di ruolo e condizioni indicano un divario retributivo, pari al 5 per cento, al di sotto della media europea del 12,7 per cento.

Ma se si guarda al lungo periodo, al salario annuale medio percepito da uomini e donne, la differenza è del 43,7 per cento contro una media europea del 39,6 per cento.

Tirando le somme, c’è un dato da non sottovalutare: le donne in Italia partecipano in misura minore al mercato del lavoro.

Non a caso, infatti, la quota femminile di rapporti intermittenti supera quella maschile, come evidenzia l’INPS nell’Osservatorio sul settore privato.

Ma non è solo di genere, la differenza che emerge guardando agli stipendi medi in Italia. Se si confronta il Nord e il Sud, il divario annuale supera i 10.000 euro.

AreaRetribuzione media annua
Nord ovest 26.933 euro
Nord est 23.974 euro
Centro 22.115 euro
Sud 16.959 euro
Isole 16.641 euro

La distanza dimostra che non c’è una media veramente rappresentativa nel settore privato e che per alcune cittadine e per alcuni cittadini il tema del potere d’acquisto è ancora più caldo.

“Nel 2022 è cresciuto nella media Ue27 del +2,5 per cento rispetto al 2013, mentre in Italia è diminuito del 2,0 per cento. In termini di Standard di Potere di Acquisto (SPA), tra i paesi della Ue27 la retribuzione media annua lorda per dipendente in Italia risultava nel 2021 pari a quasi 27 mila nel 2021, inferiore di circa 3,7 mila a quella dell’Ue27 (-12 per cento) e di oltre 8 mila a quella della Germania (-23 per cento)”.

Si legge nel report annuale ISTAT 2023.

Se si guarda all’estero, i divari si amplificano in maniera esponenziale.

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