Statali: aumenti in busta paga e rinnovo contratti nel 2024

Francesco Rodorigo - Pubblica Amministrazione

Nel 2024, ma anche a dicembre, sono in arrivo una serie di novità (e di aumenti) per i dipendenti pubblici

Statali: aumenti in busta paga e rinnovo contratti nel 2024

Sono in arrivo diverse novità per i dipendenti pubblici, sia dal fronte della Legge di Bilancio 2024, ora in esame al Senato, sia dal decreto fiscale già in vigore dal 18 ottobre.

Il testo, ancora in bozza, della Manovra stanzia 3 miliardi di euro nel 2024 per il rinnovo dei CCNL e 5 miliardi dal 2025 in poi.

Ulteriori 2 miliardi di euro, poi, sono previsti dal DL fiscale per il pagamento in anticipo dell’indennità di vacanza contrattuale.

Lo stipendio di lavoratori e lavoratrici statali il prossimo anno dovrebbe aumentare del 5,78 per cento.

Per i dirigenti della PA, tra arretrati e anticipi, l’una tantum in busta paga potrebbe superare anche i 15.000 euro.

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Statali: rinnovo dei contratti, anticipi e aumenti, tutte le novità in arrivo per i dipendenti pubblici nel 2024 ma non solo

Uno dei principali interventi previsti dalla Legge di Bilancio 2024, il cui testo è attualmente in esame al Senato, riguarda i dipendenti pubblici.

Come sottolineato anche nel corso della conferenza stampa di presentazione, infatti, una delle priorità è il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione scaduti da anni.

Per il triennio contrattuale 2022-2024 la Manovra prevede lo stanziamento di 3 miliardi di euro per il 2024 e di 5 miliardi a partire dal 2025.

Tali importi comprendono gli oneri contributivi ai fini previdenziali e quelli dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP).

Lo stanziamento, quindi, consentirà la partenza delle discussioni sui i nuovi contratti per il periodo 2022-2024 per garantire ai dipendenti pubblici l’aumento degli stipendi.

Alle risorse stanziate dalla Manovra, si aggiungono anche i fondi previsti dal cosiddetto decreto fiscale di accompagnamento alla Manovra, il n. 145/2023, già pubblicato lo scorso 18 ottobre in Gazzetta Ufficiale.

Statali: anticipo a dicembre dell’indennità di vacanza contrattuale

L’articolo 3 del decreto, infatti, prevede lo stanziamento di ulteriori 2 miliardi di euro per il 2023 in modo tale da garantire il pagamento in anticipo, già nel mese di dicembre, dell’intero valore annuo dell’incremento dell’indennità di vacanza contrattuale previsto a decorrere dal 1° gennaio 2024.

Si tratta della somma che viene erogata nel periodo che intercorre tra la scadenza del CCNL e il suo rinnovo.

Come si legge nel testo del DL, l’importo spetta al personale delle amministrazioni statali con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato e sarà pari a 6,7 volte il valore annuale erogato attualmente.

Tale somma dovrebbe aggirarsi su una media di 900 euro, che sarà erogata in maniera distinta dalla tredicesima, come sottolineato dal Ministro Zangrillo.

Questo aumento, inoltre, non ha effetti dell’attribuzione del bonus una tantum già riconosciuto per l’anno in corso e pari all’1,5 per cento dello stipendio.

L’intervento del decreto fiscale non riguarda però i dipendenti degli enti territoriali. L’aumento potrà essere erogato da tali amministrazioni, le quali dovranno provvedere con risorse proprie.

Rinnovo CCNL dipendenti pubblici: aumento di stipendio del 6 per cento

Il totale delle risorse stanziate dalla Legge di Bilancio 2024 e dal decreto fiscale permettono di riconoscere a regime, a partire dal prossimo anno, un aumento di stipendio del 5,78 per cento, che tradotto in denaro significa un aumento di circa 170 euro mensili.

Un incremento che, come si legge nella relazione tecnica della Manovra, interesserà quasi 2 milioni di lavoratori e lavoratrici statali.

Tali disposizioni si applicano anche in favore del personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall’amministrazione statale e al personale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale.

Infine, ulteriori 3 miliardi di euro sono destinati al rifinanziamento del Servizio sanitario nazionale. Nello specifico, per il personale sanitario, si applicheranno fino al 31 dicembre 2026 le tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive introdotte dal DL n. 34/2023.

Inoltre tali tariffe vengono estese a tutto il personale medico e sanitario che opera presso aziende e enti del SSN e la tariffa oraria viene aumentata fino a 60 euro lordi.

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Dirigenti PA: nel cedolino di dicembre importi anche oltre i 15.000 euro

I cedolini di dicembre dei dirigenti di Ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici nazionali saranno particolarmente ricchi.

Tra arretrati e anticipi nell’ultimo mese dell’anno entrerà nelle tasche di questi lavoratori un’una tantum anche fino a 15.000 euro.

Per il nuovo contratto, infatti, manca solo la firma finale, dopo quella preliminare dello scorso maggio e la certificazione della Corte dei Conti arrivata ieri, 14 novembre.

Gli effetti arriveranno già a dicembre. Gli aumenti previsti, in media 330 euro, comporteranno un’una tantum di arretrati di oltre 10.000 euro.

A questi si aggiunge, oltre al normale stipendio e alla tredicesima, anche l’anticipo dell’indennità di vacanza contrattuale in attesa del nuovo rinnovo, che può arrivare anche a 2.000 euro a seconda della fascia gerarchica. Quello appena rinnovato, infatti, ricordiamo è il CCNL 2019/2021.

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