Spesometro 2018, rinvio entro 5 giorni in caso di scarto

Francesco Oliva - Comunicazioni IVA e spesometro

In caso di scarto dello spesometro 2018 è possibile effettuare un nuovo invio entro 5 giorni per evitare l'applicazione di sanzioni. Ecco le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate.

Spesometro 2018, rinvio entro 5 giorni in caso di scarto

È possibile effettuare un nuovo invio dello spesometro scartato entro 5 giorni per evitare l’applicazione di sanzioni.

In vista della scadenza del 1° ottobre 2018 è bene ricordare che dalla data di notifica dell’esito di scarto dello spesometro si avranno a disposizione ulteriori 5 giorni per effettuare il rinvio della comunicazione corretta.

Nel caso di rispetto del predetto limite temporale non è prevista l’applicazione di sanzioni anche qualora lo spesometro corretto venga inviato dopo la scadenza.

Il chiarimento è stato fornito dall’Agenzia delle Entrate con le FAQ pubblicate su Fatture e Corrispettivi lo scorso anno ma, in vista della scadenza per l’invio dello spesometro 2018 è utile un riepilogo delle istruzioni.

Spesometro 2018, rinvio entro 5 giorni in caso di scarto

Per evitare l’applicazione di sanzioni per ritardo nell’invio, lo spesometro 2018 scartato potrà essere inviato nuovamente entro il termine di 5 giorni dalla data di notifica dell’esito di scarto.

Il chiarimento è stato fornito dall’Agenzia delle Entrate nelle FAQ pubblicate su Fatture e Corrispettivi, e aiuta a capire come comportarsi nel caso di notifica di scarto inviata a ridosso o dopo la scadenza dello spesometro 2018.

Con una FAQ pubblicata il 6 aprile 2018, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che anche per l’adempimento relativo alla comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute è possibile inviare entro 5 giorni una nuova comunicazione senza l’applicazione di sanzioni.

Nel dettaglio:

Se la comunicazione è inviata entro il termine di scadenza, si ritiene che possa trovare applicazione, anche per la comunicazione Dati Fatture, la regola che consente, in caso di scarto del file, il rinvio entro i 5 giorni successivi dalla ricezione dell’esito

Correzione spesometro 2018 scartato: le istruzioni delle Entrate

Oltre a chiarire che è possibile effettuare un nuovo invio dello spesometro scartato entro i 5 giorni, l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni per correggere la comunicazione in caso di errori.

Tra le criticità principali dell’adempimento che ha tormentato lo scorso anno l’attività di molti studi e contribuenti vi era la necessità di inviare nuovamente tutto lo spesometro scartato per errori anche in una sola delle fatture trasmesse.

Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, anche qualora si renda necessario corregge una sola fattura, bisognerà firmare e trasmettere nuovamente l’intero file dello spesometro all’Agenzia delle Entrate.

La questione è affrontata in una delle FAQ pubblicate dall’Agenzia delle Entrate:

Ho trasmesso un file contenente i dati di 130 fatture emesse. L’intero file è stato scartato per un errore presente nei dati di una sola delle fatture e ho dovuto trasmettere di nuovo tutto il file. Come posso limitare il rischio di dover trasmettere più volte tutti i dati delle fatture contenuti in un file scartato per errori presenti per esempio nei dati di un’unica fattura?

Qualora la gestione delle notifiche di scarto di file molto voluminosi risulti complessa, e⁄o si voglia evitare di trasmettere più volte una grande quantità di dati, si suggerisce di costruire file di dimensioni ridotte (per esempio contenenti le fatture ricevute da un unico fornitore o le fatture emesse nei confronti di un solo cliente). I file possono essere trasmessi singolarmente oppure con un unico invio (si firmano singolarmente e si raccolgono in un archivio compresso [zip], o si firma solo l’archivio), sarà quindi prodotta una notifica per ciascun file, e, in caso di scarto, dovranno essere corretti e trasmessi nuovamente solo i dati dei file scartati.

Spesometro 2018: limite dimensione file zip

Per chi decide di effettuare l’invio telematico dello spesometro 2018 attraverso un file compresso in formato zip è importante tenere a mente le dimensioni massime consentite:

C’è un limite massimo per la dimensione del file zip?

Le dimensioni massime (150 megabytes per il canale FTP e 5 megabytes per gli altri canali) sono indicate nel documento «Modalità di trasmissione dati» al «Provvedimento prot. 58793 del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 27 marzo 2017».
Il documento è pubblicato sul sito dell’Agenzia, alla pagina dedicata alle specifiche tecniche di Fatture e Corrispettivi (disponibile seguendo il percorso Home > Strumenti > Specifiche tecniche > Specifiche tecniche > Modelli di comunicazione > Fatture e corrispettivi).

Per consultare tutti gli approfondimenti relativi allo spesometro è possibile far riferimento alla rubrica dedicata.

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