Scontrino elettronico, sul nuovo obbligo i lettori divisi tra pro e contro

Scontrino elettronico, l'obbligo divide i lettori: per il 49% rappresenta un peso, solo un costo e nessun beneficio, per il 39% migliora e semplifica, contrastando anche l'evasione. Nel sondaggio condotto dalla redazione di Informazione Fiscale, la percezione delle conseguenze che derivano dall'introduzione della memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi.

Scontrino elettronico, sul nuovo obbligo i lettori divisi tra pro e contro

Scontrino elettronico, l’obbligo divide: per alcuni rappresenta un peso, solo un costo e nessun beneficio, per altri è la giusta via per una lotta all’evasione. Ma c’è anche chi resta a metà tra pro e contro, e va oltre la contrapposizione delle conseguenze negative o positive fornendo nuovi spunti. La redazione di Informazione Fiscale ha condotto un sondaggio tra i lettori per valutare l’impatto che avrà l’introduzione della memorizzazione e trasmissione elettronica dei corrispettivi.

I vecchi registratori di cassa lasceranno il posto agli apparecchi telematici tra la seconda metà del 2019 e il 2020. La scadenza per adeguarsi al nuovo obbligo introdotto con il decreto legislativo numero 127 del 2015, infatti, viaggia a due velocità:

  • per i soggetti con un volume d’affari superiore a 400.000 euro è fissata al 1° luglio 2019;
  • per tutti gli altri è fissata al 1° gennaio 2020.

Dopo le fatture, la rivoluzione digitale del Fisco tocca anche gli scontrini: il rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria si fa sempre più diretto e immediato. Ma tra i due interlocutori i dubbi, le incomprensioni e le difficoltà si moltiplicano, almeno nei primi tempi.

Scontrino elettronico, sul nuovo obbligo i lettori divisi: per alcuni è solo un costo, per altri è la via contro l’evasione fiscale

Proprio su questo punto, i lettori che hanno partecipato al sondaggio di Informazione Fiscale sul debutto della memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi convengono: la fase iniziale è critica.

Con uno sguardo rivolto al lungo periodo, però, le posizioni sullo scontrino elettronico, anche se restano sbilanciate verso una visione negativa, si dividono:

  • la novità appesantirà e complicherà le operazioni per il 49% dei partecipanti;
  • migliorerà e semplificherà le operazioni per il cliente e l’operatore per il 39% dei partecipanti.

Ma c’è anche una fetta di lettori, il restante 12%, che non risponde in maniera netta alla domanda “Qual è l’impatto che avrà una memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi?” e va oltre la dicotomia che contrappone le conseguenze negative a quelle positive.

C’è chi, come Annalisa G., sente la necessità di spostare e ampliare l’asse della riflessione:

“I contribuenti sono in difficoltà per le troppe e costose incombenze e per le imposte troppo alte.”

E chi, come Valter P., ridimensiona la portata della novità e apre la discussione a considerazioni più generali:

“Non credo abbia particolare importanza. Il consumatore finale dovrebbe trarre un vantaggio nel richiedere lo scontrino, altrimenti non si risolverà mai il problema. Poi sanzioni e pene molto più severe a chi ometta l’emissione dello scontrino”.

E tra quelli che escono dai binari contrapposti degli effetti positivi o negativi dello scontrino elettronico, il contributo di Luca G. si focalizza su un aspetto cruciale per tutte le novità introdotte: i tempi e le modalità con cui ci si prepara a un nuovo obbligo.

“Ritengo tardiva la comunicazione da parte di tutti, studi commercialisti e tutti gli altri organi di stampa e varie. Grande problema i produttori di registratori di cassa non pronti anche se sapevano della legge. Gran confusione totale. Problema di Informazione.

NO INFORMAZIONI E SENSIBILIZZAZIONI, ora troppo tardi e si crea un Grande CAOS”.

Scontrino elettronico, contro il nuovo obbligo il 49% dei lettori, a favore il 39%

Il tempismo è rilevante. La memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi rientra in un programma di rivoluzione fiscale più ampio.

“L’introduzione dello scontrino elettronico si aggiunge alla fattura elettronica, completando quindi il processo di digitalizzazione delle certificazioni fiscali”.

Si legge nel comunicato stampa del 16 maggio 2019, con cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha dato notizia del decreto che esonera alcuni soggetti dall’obbligo.

Se da un lato bisogna considerare la nuove modalità di trasmissione dei corrispettivi come conseguenza naturale di un sistema che cambia, dall’altro affrontare novità su novità nello stesso periodo, agli occhi dei contribuenti, rende tutto più complesso.

Nelle risposte dei lettori di Informazione Fiscale al sondaggio condotto per valutare l’impatto che avrà lo scontrino elettronico, è ancora aperta la ferita della fattura elettronica.

Molti, tra quelli che vedono la novità solo come un peso, fanno un bilancio a sei mesi dall’introduzione della e-fattura, e lo portano come esempio e metro di paragone:

“Dovrebbe semplificare il lavoro delle imprese ma dubito dopo la cattiva esperienza della fattura elettronica.

È aumentato il cartaceo negli uffici, i programmi sono tutti fatti male. Una truffa un peggioramento della qualità del lavoro per chi lavora in contabilità”.

Gli aspetti negativi non vengono percepiti solo in relazione agli esercenti, ma per molti, generano un effetto a cascata:

“Ai contribuenti (la maggior parte) appesantirà e complicherà le operazioni, i quali per poter ottemperare agli obblighi telematici appesantiranno (gratis) ancor di più il lavoro dei loro consulenti”.

E non mancano le posizioni ancora più drastiche di chi, tra le conseguenze dello scontrino elettronico, inserisce la chiusura delle attività. Le parole di Nicoletta G. sono un esempio:

“Costi, costi, costi sempre e solo spese in uscita, meglio chiudere e andarsene via da questa ex-bella Italia”.

E ancora più diretta è Margherita L.:

“Per le piccole imprese non sarà certamente facile e soprattutto più oneroso. Penso che molti commercianti opteranno per la chiusura dell’attività”.

Una preoccupazione che si pone agli antipodi di chi guarda allo scontrino elettronico come una innovazione positiva, il 39% dei lettori. Per la maggior parte dei sostenitori, la memorizzazione e trasmissione elettronica dei corrispettivi offre una grande opportunità: la lotta all’evasione.

E per Giovanni B. non c’è alcun dubbio: “per gli onesti, per chi paga le tasse” lo scontrino elettronico migliorerà e semplificherà le operazioni, “mentre per i disonesti o meglio per gli evasori” appesantirà e complicherà le operazioni.

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