Contributi INPS: più facile regolarizzare i debiti, tempi più lunghi e sanzioni ridotte

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Sarà più facile regolarizzare la propria posizione contributiva con l'INPS. Le novità introdotte dal DDL in materia di lavoro disciplinano l'adempimento spontaneo delle irregolarità segnalate dall’Istituto

Contributi INPS: più facile regolarizzare i debiti, tempi più lunghi e sanzioni ridotte

Più rate per il pagamento e sanzioni ridotte: l’INPS punta alla semplificazione degli adempimenti per stimolare il rispetto degli obblighi contributivi.

Le novità sono contenute nel disegno di legge in materia di lavoro approvato lo scorso 1° maggio e che solo ora comincia il suo iter parlamentare.

Tra le misure previste c’è la possibilità per l’Istituto di inviare comunicazioni per invitare a sanare spontaneamente errori e omissioni. Il pagamento entro 30 giorni permette il versamento delle sanzioni civili al 2,75 per cento. In caso di avviso di accertamento, con il pagamento entro 40 giorni le sanzioni sono dimezzate.

Inoltre, si aumenta il numero di rate, previste per il pagamento dei debiti per contributi, premi e accessori INPS e INAIL, passando dagli attuali 24 a 60 mesi.

Contributi INPS: più facile regolarizzare i debiti, tempi più lunghi e sanzioni ridotte

Comincia finalmente il suo iter parlamentare il disegno di legge in materia di lavoro, approvato lo scorso 1° maggio assieme al Decreto Lavoro.

Tra le novità previste nel testo ce ne sono alcune che interessano in particolare l’INPS.

Con l’obiettivo di semplificare gli adempimenti, stimolare il rispetto degli obblighi contributivi e favorire la regolarizzazione spontanea delle anomalie, degli errori e delle omissioni, l’Istituto può inviare lettere di compliance ai contribuenti, informandoli dell’irregolarità, affinché questi provvedano all’adempimento spontaneo.

Come si legge nella bozza del testo, i contribuenti avranno 90 giorni di tempo a disposizione dalla ricezione dell’avviso per contestare all’INPS la comunicazione, segnalando eventuali elementi, fatti e circostanze per confutare quanto comunicato.

I contribuenti che procederanno al versamento della contribuzione dovuta entro 30 giorni, potranno pagare la relativa sanzione al 2,75 per cento. In caso di pagamento a rate, la riduzione è subordinata al versamento della prima rata.

Debiti contributivi: aumenta a 60 il numero massimo di rate mensili

Il DDL sul lavoro, inoltre, prevede che a partire dal 2025 i debiti relativi a contributi, premi e accessori INPS e INAIL potranno essere pagati con più rate. I versamenti, infatti, potranno essere consentiti fino ad un massimo di 60 rate mensili, anziché le 24 attuali.

I casi in cui sarà possibile procedere con questa modalità saranno definiti da un apposito decreto del Ministero del Lavoro e del Ministero dell’Economia. I due Istituti, invece, definiranno requisiti, criteri e modalità, anche di pagamento.

Inoltre, il disegno di legge potenzia la capacità di controllo e verifica dell’INPS, che potrà effettuare accertamenti d’ufficio grazie alla consultazione di banche dati non solo dell’Istituto, ma anche di altre pubbliche amministrazioni.

L’Istituto, poi, avrà la possibilità di invitare i contribuenti a:

  • comparire di persona o tramite rappresentanti per fornire dati ed elementi informativi;
  • a esibire o trasmettere atti e documenti rilevanti ai fini dell’accertamento nei loro confronti, indicando il motivo;
  • a compilare questionari relativi a dati e notizie di carattere specifico rilevanti ai fini dell’accertamento nei loro confronti nonché nei confronti di altri contribuenti con i quali abbiano intrattenuto rapporti.

Questi inviti saranno effettuati prioritariamente tramite PEC. Sulla base dei risultati ottenuti con questa attività, l’Istituto potrà notificare avvisi di accertamento ai contribuenti.

Se si procede al pagamento integrale dei contributi dovuti entro 40 giorni dal ricevimento della comunicazione, le relative sanzioni civili sono ridotte del 50 per cento. Entro tale termine è anche possibile inviare la domanda per il pagamento a rate.

Per avere certezza delle novità sarà necessario attendere la pubblicazione del testo del DDL in Gazzetta Ufficiale.

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